nutrir bene le tue bestie? Taglia e sminuzza il foraggio, come si fa nei paesi, che la sanno più lunga di noi nel buon governo del bestiame. Per
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5.Le stalle. Come le case, così le stalle: le bestie non hanno miglior ricovero dei cristiani. Le stalle ordinariamente sono basse, ristrette, e
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stalla è a vôlta; alta, ampia, in modo che le bestie vi stanno comode; i muri intonacati, e imbiancati; le finestre munite di imposte e invetriate
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maiali, e a crescere il latte alle vacche. Bisogna dunque stregghiare regolarmente ogni giorno le bestie. Nello stregghiarle, o governarle, si usino
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. Non conosce il mestiere chi ha foraggi per tre bestie, e ne tien cinque. Su tre sole ci guadagnerebbe: al contrario, a farne digiunare cinque, perde
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. Ogni mattina, per tempo, visiti le tue bestie, pulisci le mangiatoie; poi somministri la prima porzione di foraggio e, terminata questa, la seconda, e
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28.Trattamento delle bestie. Gli animali domestici non sono per natura viziosi e cattivi; sono anzi dotati di sentimento, e capaci di affezione. A
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29.La buona guardia del bestiame. Chi non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani: lo dice il proverbio, ed è vero. Ma a trattar male le
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ginnastica degli animali . . . 80 28.Trattamento delle bestie . . . . .81 29.La buona guardia del bestiame . . . . . . . . . . . . . . 83 30.Fa che si
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delle bestie . . . » 120 5. Un buon vaccaro vale un buon bifolco . . » 122 6. Lascia vivere i piccoli uccelli » 124 Riassunto . . . » 126 Conclusione
. Non conosce il mestiere chi ha foraggi per tre bestie, e ne tien cinque. Su tre sole ci guadagnerebbe: al contrario, a farne digiunare cinque, perde
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nutrir bene le tue bestie? Taglia e sminuzza il foraggio, come si fa nei paesi, che la sanno più lunga di noi nel buon governo del bestiame. Per
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. Ogni mattina, per tempo, visiti le tue bestie, pulisci le mangiatoie; poi somministri la prima porzione di foraggio e, terminata questa, la seconda, e
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4. Trattamento delle bestie. Gli animali domestici non sono per natura viziosi e cattivi; sono anzi dotati di sentimento, e capaci di affezione. A
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5. Un buon vaccaro vale un buon bifolco. Chi non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani: lo dice il proverbio, ed è vero. Ma a trattar
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per le bestie, come per l'uomo. Quindi il dovere, e la convenienza di trattar bene gli animali, di non esigere da essi un lavoro eccessivo, di
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chi ruba le ciliegie e le mele nell'orto, la legna nei boschi, i pali nelle vigne, ecc. È ladro il vaccaro che lascia andar le bestie a pascolare
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sempre il ritorno ai cari luoghi. E quando vi ritorna davvero, per non lasciarli più, gli sembra di rinascere. Fin le bestie amano il luogo, ove son
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5. Le stalle. Come le case, così le stalle: le bestie non hanno miglior ricovero dei cristiani. Le stalle ordinariamente sono basse, ristrette, e
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stalla è a vôlta; alta, ampia, in modo che le bestie vi stanno comode; i muri intonacati e imbiancati; le finestre munite di imposte e invetriate
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a crescere il latte alle vacche. Stregghia, dunque, regolarmente ogni giorno le tue bestie. Nello stregghiarle, o governarle, usa queste avvertenze
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ciociaro e della ciociara, i quali nascono, vivono, mangiano, dormono, strameggiano al pari delle bestie! Mi venne voglia di chiamare a banco i signori preti
ancora quel trotto di bestie fuggiasche nella testa. I bufali di rado scappano. Anche le capre fissano e orecchiano stupidamente. I bufali si