Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: bello

Numero di risultati: 64 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Galateo ad uso dei giovietti

183991
Matteo Gatta 1 occorrenze
  • 1877
  • Paolo Carrara
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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d'ogni senso gentile e delicato del bello. Veniamo agli atti non imposti dal dovere, ma consigliati dalla urbanità e dalla pulitezza. Tu, Modesto, sei

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Scultura e pittura d'oggi. Ricerche

266122
Boito, Camillo 38 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Bocca
  • Roma-Torino- Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
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iscoraggirsi nel bene. Ma dove la città stessa non basta a porgere un sufficiente alimento alle arti del bello, non c’è istituto artificiale il quale possa

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; è pieno di fede nel bello, di entusiasmo per l’arte. Questa vecchiezza giovanile ci pare invidiabile e augusta. I modelli che quel pittore studiò

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, che è bello quel che piace, piuttosto che l’andare misurando e pesando sottilmente di tutte quante le minuzie il come e il perchè.

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contrastano coi muscoli irritati delle altre due figure, e le linee del corpo si legano perfettamente all’insieme del gruppo. Il secondo ragazzo, men bello

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vento deiroggi non soffia a cacciar Via quell’aria vecchia, ma pura; dove nuotano le particelle del bello. Ci si nutrisce di bellezza. Peccato che

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socchiusi mormora — divertitemi? Non è egli giusto che ci si debba conquistare questo diletto del bello con un poco del sudore della nostra fronte? Avremo

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per bellissimo uomo, e da Giovanni Villani per bello cavaliere di sua persona e grazioso, è ferito, ma senza il corpo disfatto; ha nel volto i segni

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stesso quasi repentinamente, quasi bello e maturo. Esigere che uno scolaro in un soggetto improvviso, dopo la lettura ansiosa e rapida di una faccia d

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L’ardire nei giovani, anche soverchio, ci pare bello. L’ardire, che non giova spesso a chi lo ha, giova quasi sempre all’arte ed a coloro medesimi

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’insieme un certo carattere di singolarità piacente. L’arco nel primo periodo dell’architettura Cosmatesca, che è il più bello, rimane semicircolare; e

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l'idea del bello è relativa a tante differenti cose fa ch’egli, dopo avere parlato, si morda spesso la lingua.

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, poco inclinato per natura e per educazione alle discipline del bello, non s’impanca a giudicare dell’arte, non pretende di imporre agli artefici il

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lagnino forte. Ci vuole infatti un certo sforzo per iscoprire il bello nelle sue tele: il disegno scompare nello sfumato, il chiaroscuro scompare nel

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Delitti e sulle Pene, la fantasia si forma un tipo ideale tutto energico e generoso: un tipo bello, ardente, forte, sulla fronte del quale splende l’amore

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Credete al vostro Rosa, Che senza versi e quadri il mondo è bello, E la più sana cosa In questi tempi è ’l non aver cervello. Ve la dirò più chiara

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pentola. Siamo eclettici e scettici. Ne’ Greci dominava V idea del bello. Empedocle di Girgenti crea l’immagine di una donzella che si trastulla al fonte

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una statua, la quale s’invisceri nel monumento così che paia nata con esso. Allora il campo del bello, che a prima giunta sembra ristretto, s’allarga

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Duomo nessun bello esempio. Nel cader del Trecento la scultura monumentale era di là dai monti quasi caduta. Già in sul principio del XIII secolo l’arte

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il criterio di una scuola speciale. È realismo bello, ma pretto, la Cieca che legge del Grita, la quale abbiamo già lodata; è realismo una Ragazza

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contorno senza riscontro, di là una massa senza equilibrio: il gruppo, che può essere bello a vedersi isolato, è così male inquadrato nelle linee del

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dimande da uomini saggi: contentatevi di sentire dentro di voi la gioia pura e ridente del bello, che dagli occhi scende al cuore, senza seguire la via

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La Francia, che tuttavia è tanto innanzi nelle discipline del bello, non ha un solo pittore nazionale, nel senso che diamo a questa parola, poichè

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maniera un quadro storico dello Stone,un Re Edoardo II, assai bello, due quadretti di soggetto shakespeariano dell’Orchardson e del Pettie, qualche

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Poi il Napoletano ha l’indole dell’artista. Pronto a cogliere il bello o il ridicolo delle cose; perspicace e mobile; impetuoso nell’espressione dei

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diciamo il più bello, dipinto della Mostra di Napoli, quello di un giovinotto abruzzese, napoletano d’arte, il Michetti; nè la più singolare, non diciamo

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vuole spadroneggiare in queste discipline del bello, le quali si dicono libere, e devono sentirsi libere in certi casi davvero così dalla guida della

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fervida di moralità; e il genio, che c’è voluto per incarnare così un concetto degno di Giovenale, fa che si discerna il bello nuovo nella bruttezza

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altre sue statue, sa come egli, volendo il bello nel vero, cercasse, stentando e faticando settimane, mesi, il bello e il vero più schietti.

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lente due lagrime sulle sue guance, perchè egli vedeva con gli occhi della fantasia il bello così alto, che le ali del suo nobile genio non bastavano a

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più nemico al bello, più pitoccamente prosaico. S’hanno dunque a fare le statue delle donne e degli uomini contemporanei col peplo, col pallio, con

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bello di messer Forese da Rabatta, il quale fu un miracolo di bruttezza, nè quanto dice Benedetto da Imola in quella sua storiella sui figliuoli del

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, e non sappiamo trovarlo. Ma insomma, salvo questa benedetta arte greca, la quale, mentre noi si afferma pedantescamente che il bello non è assoluto

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, che non nei canoni ai quali si assoggetta, il lavoro dello scultore veneziano è certamente assai bello.

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Si ha un bel dire che il genio dell’artefice deve trovare fra il naturale ed il bello quel termine di mezzo, in cui bellezza e natura si uniscono

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sulla parete di una delle absidi nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, e che rappresenta il capitano Wlten, veneziano, morto a Custoza: giovine, bello

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ad altro che alle arti del bello, contribuì dopo morto, più di quanto possa fare un re mecenate vivo, al vantaggio degli statuarii. Dal Duprè, dal

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bello, che fu tanto lodato e che tutti quanti conoscono — il Socrate dello scultore è un uomo di viso rincagnato, ritto in piedi, con una mano

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persona — dice un manoscritto della prima metà del 1500, pubblicato ch’è poco dal Milanesi — di bella persona, proportionata, grattata et bello aspetto

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Gazzetta Piemontese

367752
AA. VV. 1 occorrenze

È giusto? è conveniente? è bello? Ma per bacco: perfino l'amministrazione dell'Alta Italia quando non ha più posti di seconda classe fa salire i

Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

476495
Angelo Secchi 7 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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nelle nostre latitudini medie sono invisibili, ma formano il più bello ornamento del cielo australe. Esso confinando colla Nave, chiude la zona delle

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certamente di aver posto in cielo, ma che poco si collega alle antiche forme. Il gruppo più bello del cielo australe è la Croce, ma essa non è pari alla sua

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(5.6) Bleu bello deciso.

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formare una luce bianca. Le fig. 39 e seg. ne danno una Fig. 39. Gruppo di Ercole. idea. Il più bello del nostro emisfero è quello di Ercole in A. R

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Nella Libra ve n’è un altro non meno bello e più largo e più risolubile di lui. Alcuni di questi gruppi sono irresolubili Fig. 40. M. 2. Gruppo dell

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bello avviso di Herschel, che si devono evitare i due estremi; il primo di fabbricar mondi a nostra fantasia, perchè così non arriveremo mai a

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gruppo non meno bello in forma di M allungato detto Cassiopea. In mezzo a queste la bella croce tracciata sul latteo chiarore del fondo del cielo

Pagina 4

Racconti 1

662673
Capuana, Luigi 3 occorrenze
  • 1877
  • Salerno Editrice
  • prosa letteraria
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: - È troppo bello, Signore! Non vorrei piú svegliarmi, Signore! - Ella lo aveva spinto, tutt'a a un tratto, nella stanza illuminata, arrestandosi

metteva conto confondersi con le donne un uomo serio come lui. - Ti fai troppo bello - gli disse Fasma che entrava in quel punto. - È per quell'altra

punta di piedi fra la mota della piazza fino al ponte che accavalcia l'Adda. Com'era bello, come era magnifico l'Adda spumante, che veniva giú sonoro fra