principe mi invitò a seguirlo nel salottino che precedeva il suo palco. Si mordeva le labbra, si stiracchiava i baffetti impomatati come ogni volta
baffetti, muovendosi continuaniente su le gambe come se avesse l'argento vivo addosso o un esercito di formiche all'assalto su pei regali polpacci. Lo
baffetti. N'ebbi la conferma quando fummo al caffè e quando, ordinato al maggiordomo di lasciarci, cominciò a parlare. Capii sùbito che voleva