Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Bacon 
tra l’altro Cariuccio che l’opera di  Bacon  non porta messaggi perentori, non è in se stessa profetica,
ma soltanto «che cosa è l’esistenza». Naturalmente  Bacon  si domanda che cosa è la esistenza di oggi, e la sua
d’aria sotto vetro, le sconsolate paure dell’uomo, fa di  Bacon  un pittore attualissimo.
quanto di vero, di corposo, del fatto surreale, quasi che  Bacon  dipinga magie mistiche col gusto pittoresco naturalista. E
personaggi di  Bacon  sono tutti stati d’animo figurati, sono simboli allo stato
per interposta persona, o per ipotesi di ritratto,  Bacon  non scantona dal modo tradizionale di vedere l’uomo, dalla
umanistica: il grado della constatazione cui giunge  Bacon  non è mai affidato soltanto all’urlo o al gesto, al «no»
e scimmiesco, le gambe possenti ma sfasciate in cui Francis  Bacon  ha ritratto George Dyer (fig. 74). L’uomo era stato
mano a mano che l’arte di Francis  Bacon  tocca il 1950, la pittura sua si fa epidermica, quanto a
positive e ora negative nei risultati. Benché la pittura di  Bacon  sia affidata a un profondo istinto, il pittore è, a nostro
immagini più conturbanti ed equivoche della pittura di  Bacon  sono semplici, sottilissime ed avvincenti trasposizioni di
risalgono a due notevoli ma opposte personalità, Francis  Bacon  ed Eduardo Paolozzi. Fra il 1949 e il 1951 Bacon si era
Francis Bacon ed Eduardo Paolozzi. Fra il 1949 e il 1951  Bacon  si era servito di celebri fotogrammi dell’Incrociatore
colorate, provvede va ad unificare. Ma evidentemente  Bacon  e lo stesso Paolozzi rientrano solo nella tangenza del
che, tra i primi, ha fatto conoscere in Italia le opere di  Bacon  e felice interprete dell’arte sua, sopratutto nella
(e sotto questo profilo noi troviamo nell’arte di  Bacon  anche una componente con il meccanicismo di Matta). In
quello spessore di pennellata, quella pienezza, che farà di  Bacon  un più robusto e deciso pittore.
che travalicano quel momento. È infatti in tutta l’arte di  Bacon  una continua emergenza, un non mai scongiurato pericolo, di
del mondo continuino a fare una compagnia tenacissima,  Bacon  non accusa, descrive, anzi perpetua attraverso l’implacato
e non solo inglese, delle nuove correnti figurative. Certo  Bacon  non costituisce un esempio di “nuova figurazione" nel senso
pittorica e su un rifiuto degli schemi tradizionali, in  Bacon  la continuità con la pittura precedente è ancora ben
Ron Underwood con Kevin  Bacon  e Fred Ward. Un paese ai confini del deserto e delle
in tre grandi momenti: quello della non breve preistoria di  Bacon  — che per otto anni non dipinse — dopo i primi avvii
la dissoluzione dell’immagine, tipica nell’opera di Francis  Bacon  che arriva a corrompere e trasfigurare i volti dei suoi
maturità dell’arte di  Bacon  appare finalmente la donna; ma non già come un modo di
come movimento, come apparizione, come animalità, per  Bacon  diventa mostruoso per il solo fatto che esiste. Il sontuoso
di animali e sangue schizzato ovunque, e poi Francis  Bacon  e Alberto Giacometti, e, soprattutto, conobbi Lucian Freud
un pranzo, questi appuntamenti prevedono uova e salsicce,  bacon  fritto, pane tostato, formaggi, caffè e latte, spremute,
per figure alla base della Crocefissione (1944) di Francis  Bacon  non dista molto, anzi è ispirato, dai polittici medievali
senso del nuovo. Anche i critici sbagliano spesso. Francis  Bacon  racconta allo scrittore William Burroughs, in un’intervista
spaziali — macchine spaziali che richiamano quelle di  Bacon  — anche un naso pinocchiesco, a me non sembra che quel naso