di bicchierini con indiavolato baccano. Nel bu- gigattolo, che portava il sonoro nome di Caffè della Gloria e che stava tra una bottega di
baccano india- volato, un pandemonio allegro e indescrivibile. Ma ecco princi- piano in un battello i canti: già gli accordi si odono dai più vicini
gettare nel fuoco la mia chitarra. Sentii ribollirmi il sangue. Nel baccano e nella confusione, appena la chitarra fu sul rogo, io, al rischio di
, coi calzoni stretti al ginocchio e il cappelletto sulle ventitré, facevano adesso grande baccano nello stanzone inferiore, forse perché il pranzo non