davano del "lei„ al babbo e alla mamma, e baciavano loro la mano, e li vedevano sì e no un paio di volte al giorno, affidati com'erano alle cure di
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poi delle ragazze le quali non mettevano il naso oltre l'uscio se non erano accompagnate dalla mamma e dal babbo, magari da tutti e due; e nei giorni di
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levando gli occhi scorsero in lontananza due figure che s'avvicinavano con gesti di saluto. Erano babbo e mamma che avevano scorto i propri figliuoli
STORIA DI CINQUE FIGLIOLI C'era una volta un babbo, che aveva cinque figlioli. Il babbo era vecchio e non poteva più lavorare. Era povero, senza un
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era un pastorello, che passava la giornata custodendo le pecore del babbo. Il babbo le tosava, il babbo le mungeva, il babbo aveva da fare le ricottine
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RITRATTO RIUSCITO BENE «Io ho nove anni. Mi chiamo... I miei capelli sono color castano, lunghi e ricciuti. Ho due occhi bruni come il babbo. La mia
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RUSTICO Alla volontà del babbo Rustico aveva fatto un viso di festa: egli non desiderava di imparare a leggere nei libri. La sua vita era in mezzo ai
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secondo Domestico, e Desiderio il terzo. Essi avevano dai sei ai nove anni, e crescevano senza istruzione, perchè il loro babbo non aveva mai voluto
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DOMESTICO Domestico, il secondo, era un ragazzo ubbidiente e tranquillo, ma senzavolontà. Egli passava il giorno aiutando il babbo e la mamma. Se suo
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consumato la loro vita nell'insegnare. Molti bei libri sono stati scritti e stampati per fanciulli. E non c'è più babbo che non voglia mandare i suoi figli
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la scuola elementare non c'era ancora. Babbo Terenzio e mammaa Venusta non erano più istruiti dei due loro figliuoli. Ebbene, da quei giorni lontani
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babbo nè mamma sanno leggere, ma qualche vicino di buona volontà renderà loro questo favore. Camminano in silenzio, tenendosi per mano, proprio come
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potuto imparare da soli sui libri tante cose, che babbo Terenzio e mamma Venusta non avevano mai sapute. E voi, miei piccoli lettori, pensate che
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SCUOLA E FAMIGLIA Sempronio e Sempronella pregano maestro Saverio di scrivere subito una letterina ai loro genitori, a mamma Venusta e a babbo
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BABBO, MAMMA! I nostri due viaggiatori stavano per giungere al paese. Si scorgeva, tra gli alberi fronzuti, la vetta del campanile: le campane che
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prato 83 Cari ricordi 84 Si chiudono le scuole 85 Chi rimane solo 86 Tornano ai monti 87 La strada nuova 89 Babbo, mamma! 92
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non si sapeva nulla: Uno strano fanciullo, cosi diverso dal babbo e dai fratelli; un fanciullo dagli occhi grandi, profondi come il mare, neri come la
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