Sia A un corpo luminoso, B un obice, ossia corpo opaco posto avanti al corpo A.
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Il corpo illuminato B lascia dietro di sè un’ombra e ai lati di questa due penombre d d. La penombra cresce crescendo l'estensione del corpo luminoso
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Sia o il punto luminoso, b la prima sfera illuminata, c la seconda, d la terza sfera; siano i raggi di queste tre sfere nel rapporto di 1 a 2 a 4. La
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sarà ad una distanza dallo specchio eguale a quella del punto luminoso stesso, e la distanza dell’immagine e del punto luminoso dai punti b c sarà
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Sia A il punto luminoso, i raggi o pennelli divergenti, che partono da esso, incontrano lo specchio in b c, e vengono riflessi regolarmente verso l
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nuovi angoli di incidenza e di rifrazione, si troverà che essi conservano ancora tra loro lo stesso rapporto di prima, per cui aa/a’a’ = bb/b’b’
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I raggi assorbiti sono indicati a sinistra dalle lettere g, r, b, che sono le iniziali dei nomi dei raggi gialli, rossi, blù. Sommando a destra e a
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dalle lettere r, b, che indicano rosso e blù.
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hanno agli orli. Havvi tre specie di lenti convergenti e tre di lenti divergenti. Le lenti convergenti sono: a lente bi-convessa, b lente piano
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Se ora si considera posta davanti alla lente la retta A B (Figura 23), egli è chiaro che, se si tira l’asse secondario B b dal punto estremo B, ogni
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La linea a m b, immagine della retta A M B, non è una linea retta. Infatti, se MC è minore di AC, si sa che deve essere invece m C maggiore di a C, e
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D la distanza dell’oggetto dalla lente (rappresentata da C B, o da qualsiasi altra retta tirata da C alla retta A B, che si suppone tanto lontana da
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essendo simili i due triangoli A C B, a C b (Figura 24), avremo:
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d la distanza della sua immagine (rappresentata anche da C b, per esempio):
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Primieramente si tolga la lente, e si renda l'apertura presso H piccolissima. Allora le immagini A B C dei punti P Q R saranno formate nel vetro
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riunirsi nel punto a; similmente i pennelli luminosi provenienti da QR hanno i loro fochi in b, c. L’immagine data dalla lente è perciò il triangolo
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Questo triangolo è più piccolo che A B C; ma, se le distanze Aa, Bb, Cc sono proporzionali ad OA, OB, OC, i due triangoli sono simili, e non vi può
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quelli che partono dalla porzione A' B', perchè per tutta la retta il diaframma è troppo distante; all’opposto il diaframma è troppo vicino alla
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. La lente di dietro b di questo oggettivo è una lente divergente che ha per effetto di diminuire la convergenza
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coprire una piccola area in a nel vetro spulito, producendo ivi l’immagine di A. I pennelli luminosi divergenti dal punto B nel penetrare nella camera
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fotografia, sono descritte nelle due seguenti divisioni di questo capitolo, a camera oscura estensibile, b camera oscura piegabile.
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b. Camera oscura piegabile. — La forma di questa camera è conveniente pel fotografo viaggiatore, che ha bisogno di avere una camera oscura che sia
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(b) Questa camera trovasi descritta nel Guide to Photography by W. H. Thorntwaite, London 1857. e si deve copiare colla luce riflessa dall’oggetto
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questo riflette la luce sul condensatore B, da cui la luce viene concentrata sull’oggetto trasparente posto in V. Avanti a questo oggetto, che è
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Uno specchio piano A (fig. 42) riflette i raggi del sole nel condensatore B, che è una lente piano-convessa posta colla sua parte convessa vicino
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(b) Soggettivo a ritratti essendo calcolato in modo da produrre una immagine molto vicina ad esso di un modello posto a maggior distanza da esso, ne
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b. Cornea trasparente. — Immediatamente attaccata alla sclerotica trovasi la cornea trasparente, che chiude il bulbo dell’occhio l’occhio sul davanti
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punto B vanno nello stesso modo a riunirsi in un punto b a formare l’immagine di B. Perciò l’immagine ab, che risulta da un simile andamento di tutti
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’occhio alle estremità opposte dell’oggetto, si troverà che se l’oggetto si avvicina l’angolo cresce, e decresce se l’oggetto si allontana sino ad A’ B
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un punto a posto nell’incontro della retta o A col piano del disegno. Un secondo punto B si rappresenterebbe parimenti nel disegno col punto b, in cui
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retta A B del corpo sarebbe a b per un occhio, e ben diversa da a’ b’ prospettiva della stessa linea conveniente all’altro occhio. Inoltre se si
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b Proprietà fotografiche.
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Questo istrumento consiste essenzialmente in due tubi di vetro A, B, dell’altezza di 30 centimetri per 3 centimetri di diametro interno; i quali due
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Pongasi un volume di questa soluzione normale nel tubo A e si ponga 1 volume della soluzione a determinarsi nel tubo B. Le due soluzioni si
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Si versi una parte di ambe le soluzioni nei bicchierini a b, quindi in questi si introducano contemporaneamente due liste della carta reagente
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: a, Corpi microscopici nell’albumina. b Modo di evitare questi corpi. c, Misurare l’albumina.
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b) Modo di evitare i corpi microscopici. — Per liberare l’albumina da questi corpi, così nocivi ad una perfetta riuscita, non basta il filtrarla per
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fulminante. B. Collodio semplice. C. Collodio fotografico.
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B COLLODIO SEMPLICE.
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(a) Sitzungsberichte der mathematisch-naturwissenschaftlichen klasse der K. Akademie der Wissenschaften. B. 21. del foco, ma anche se il campo è
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Infatti, il vetro manovra i raggi luminosi che partono da un punto qualunque come B in modo che vadano a convergere tutti in un punto b posto ad una
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(b) The Photographic News almanac, or the year-Book of photography for 1863, edited by G. B. SIMPSON,published by T. Piper. London. il metodo più
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carta. Si potrebbe anche diminuire la proporzione del cloruro nel preparare l'albumina; il signor W. Simpson nel suo trattato già accennato (b
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positiva si eseguisce: A col mezzo di una soluzione di iposolfito di soda; B col mezzo di una soluzione di cloruro d’oro.
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B. Soluzione di Cloruro d'oro.
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B. Colla Gelatina. — La gelatina è la sostanza che sin’ora venne più generalmente usata per coprire le prove positive. Essa, come l'albumina, può
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(b) A Dictionary of photography by Thomas Sutton, B. A., London, 47 Ludgate Hill, 1858.
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fotografia di Sutton (b).
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(b) Photographe sur métal, sur papier et sur verre, par E. DE-VALICOURT. Paris, 1851.
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, oppure per azione galvanica (b).
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