! Ebbe vergogna del suo furto e gli pareva che tutti dovessero leggergli in fronte la sua mala azione. In quel giorno non poté entrare in chiesa, non lo
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senza impensierirsi per la cattiva azione che commetteva, ripose la busta nel farsetto, gettò manate e manate di neve sulla mula, affinché nessuno la
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turbato da quella risoluzione del capo, ma dovette rimanere nella grotta. Già sentiva cocente il rimorso della sua mala azione, e più volte, mentre il
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fosse strappato dal rimorso della cattiva azione, lo condannarono a esser cacciato dalla caverna ed eseguirono subito la sentenza. Infatti andarono
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