l' | azione | del principio razionale dalla sua attività combinata colla |
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altra origine è perciò stesso difficile, perchè non si dà | azione | razionale che non tenga dei due termini, l' oggetto e il |
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rappresentato nei vari effetti prodotti dalla sua | azione | in vari sensorii. Questa sintesi è da noi ancora detta |
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dei sensorii; ond' è che al corpo agente appartiene un' | azione | sola nel principio sensitivo, ed un' altra nel termine di |
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come sono quelli che fanno sentire l' immediata | azione | dell' ente nel sentimento, la quale azione a noi lo |
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l' immediata azione dell' ente nel sentimento, la quale | azione | a noi lo rappresenta; ma gli effetti mediati ed esterni, |
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esperimenti, il quale bisogno è « l' istinto di compire un' | azione | incominciata ». Nè si può dire che l' uomo dovrebbe tosto |
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suo proprio godimento. Il primo di questi due principŒ di | azione | e gradi di attività costituisce la vita diretta dell' uomo; |
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E qui di nuovo ci piace osservare che, essendo la spontanea | azione | dell' anima più che altro quella che dirige la proporzione |
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della immaginazione e il principio unico, da cui viene l' | azione | vitale del sensorio. Questo principio, adunque, si lascia |
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Questo principio, adunque, si lascia suscitare all' | azione | dalla concorrenza di quella moltitudine di stimoli, e la |
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e la sua spontaneità si determina a quella maniera di | azione | complessa, che fra tutte gli è più facile e più piacevole. |
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che la sensazione non si produca in ragione dell' assoluta | azione | dello stimolo esterno, ma della proporzione fra i varii |
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quello per cui egli disponesse del corpo, sottraendolo all' | azione | di tutte le altre forze sensifere, o rendendo nulla una |
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i pori e i meati, ecc.. L' istinto sensuale non è che un' | azione | continuata dell' istinto vitale, e propriamente della terza |
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atteggiamenti e movimenti del sentimento corrisponde un' | azione | nel corpo animato e nella materia del medesimo, secondo il |
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in tutte le parti di lui in che ella agisce, e questa | azione | più o meno efficace senza determinata misura; e la |
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nuovi stimoli, e così via. Rammentiamo la connessione ed | azione | reciproca dei tre visceri principali della macchina umana, |
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in natura, o certo che se ne forma lo stampo con un' unica | azione | di un unico principio, che in uno esteso molteplice termina |
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meccanica del sangue, che inaffia il cervello, nè dall' | azione | chimica, che può esercitare su di esso il sangue rosso; |
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può vivere se non a questa condizione. Infatti, cessata l' | azione | della vita animale, appariscono nei cadaveri incontanente |
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lungi d' essere forzata nella sua azione, ha in questa | azione | medesima il suo stato naturale e spontaneo; che quindi lo |
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aiutare un tale movimento, questa dovrà esercitare una tale | azione | sulle molecole, che procuri loro tale una reciproca |
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e la determina? A ragione d' esempio, se la reciproca | azione | del polmone, del cuore e del cervello procede dall' |
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del cervello procede dall' attività animale, perchè questa | azione | non è maggiore? Perchè la circolazione non si fa più |
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seguente: « L' istinto sensuale opera con una quantità di | azione | proporzionata al sentimento onde muove, e continuata fino |
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il sentimento. Dal piacere che l' animale trova nell' | azione | dell' istinto. Ma che cosa determina il piacere, che l' |
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che cosa determina il piacere, che l' animale trova nell' | azione | dell' istinto? Non altro che l' organizzazione più o meno |
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benchè scelga i moti più facili. Quindi, acciocchè la sua | azione | non cessi, è d' uopo che prima ch' egli finisca di operare, |
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il cervello che trasmette l' eccitamento pei nervi, l' | azione | dei corpi esterni e le sostanze liquide proprie del corpo |
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all' azione, lo trattiene dall' operare e ne modifica l' | azione | senza che per tutto ciò ne cangi la natura, ovvero |
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animale, il movimento, che vi producono, comincia ad essere | azione | animale, solo allorquando incomincia la sensazione; sicchè |
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seguenti. Talora il sentimento, dal quale parte l' | azione | o la passione animale, è una sensazione esterna. - Se si |
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che la forza unitiva congiunge in uno, e determinano l' | azione | di quel moto. Questa fuga è un atto dell' istinto sensuale |
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mobilità avversiva . E` da notarsi che ogniqualvolta l' | azione | o funzione animale non viene determinata da una sola |
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fenomeni. Talora il sentimento, dal quale incomincia l' | azione | o la passione animale, è una sensazione delle pareti |
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sensitivo si ribella alla molestia che prova, trae in | azione | più organi per liberarsene; l' istinto sensuale anche qui |
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di liberarsi dalla molestia che egli prova; la sua | azione | e il termine della medesima non eccede l' ordine |
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nulla ostante avvertire che non manca mai intieramente l' | azione | del sistema cerebro7spinale, anche quando il principio |
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della natura . Taluno opporrà che non sempre, non in ogni | azione | della sua animalità l' uomo ha coscienza che un sentimento |
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numerosissimi ed effusi, hanno virtù di trarre in | azione | i più grandi muscoli. E che cosa è la noia, a ragion d' |
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da lui acquisita. Ma si avvera sempre la condizione che l' | azione | sensibile dei due organi sia identica di forma, e non |
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acquista tale un' abitudine di così adoperarli che la loro | azione | uniforme sembra poi naturale anzichè abituale . Infatti può |
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ammette tali capricci e fa sempre ciò che gli conviene. L' | azione | dunque simultanea e uniforme degli organi simmetrici è |
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all' abitudine; ma è dovuto alla natura che, data questa | azione | simultanea e simmetrica, sorga nell' anima un unico |
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fondamentale unico, e ad un unico sentimento una unica | azione | animale. Dunque l' atto dell' istinto vitale, che agisce in |
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non meno fisiologiche che patologiche; giacchè se l' | azione | unica viene modificata ed affetta, forza è che se ne |
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di simpatiche, appunto perchè procedenti da una medesima | azione | del principio sensitivo. Ma oltre queste simpatie, che si |
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primo, ne è un effetto adeguato al primo. Ora, quale è l' | azione | propria dell' istinto sensuale? Questa azione sta racchiusa |
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quale è l' azione propria dell' istinto sensuale? Questa | azione | sta racchiusa nel solo fenomeno soggettivo. L' abbiamo |
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sensuale adunque non erra mai, se si considera la sua | azione | quale è entro la propria sfera; mantiene sempre la sua |
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propria legge di dare al sentimento l' atteggiamento e l' | azione | più piacevole fra tutte che gli sono possibili, cioè che il |
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sapienza del Creatore ha certo precedentemente accordata l' | azione | dell' istinto sensuale coi movimenti muscolari, che servono |
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giusti limiti, non conviene dimenticare quei mali che l' | azione | del principio sensuale, benchè in sè stesso tendente sempre |
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un vero errore, a cui soggiace l' istinto sensuale, o se l' | azione | sua, benchè diretta al luogo del dolore simpatico, ivi non |
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stimolo irritante. Ma quale è la forma, che prende questa | azione | propulsatrice? Una tal forma dipende tutta dall' |
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fisiche e chimiche, in quanto mantengono qualche | azione | indipendente dal sentimento dell' animale, possono opporre |
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ragion d' esempio, se l' irritazione è negli intestini, l' | azione | dell' istinto sensuale trae seco l' effetto del movimento |
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mettere in movimento, e però i movimenti prodotti dalla sua | azione | sono molti e minimi, e hanno sede principalmente nei minimi |
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alcune parti del continuo animato si sottraggono all' | azione | dell' istinto vitale, dividendosi e disorganizzandosi, |
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vivente, nè fanno forza per discontinuarla e sottrarla all' | azione | del principio vitale; e però lungi dal distruggere il |
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e dato il dolore, l' istinto sensuale tosto si pone in | azione | per secondare la prima e sottrarsi al secondo. Questa |
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per secondare la prima e sottrarsi al secondo. Questa | azione | dell' istinto sensuale trae dietro a sè altri movimenti |
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eccitamento. In questi movimenti conseguenti all' | azione | dell' istinto sensuale si deve distinguere: La quantità d' |
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riceve l' istinto sensuale, e perciò la quantità della sua | azione | radicale. Questa non oltrepassa il grado limitato dalla |
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o minore del corpo umano; 3) più o meno intenso; quindi l' | azione | radicale dell' istinto sensuale può essere più o meno |
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e precipitosa. La quantità della continuazione dell' | azione | dell' istinto sensuale . L' istinto sensuale, dopo ricevuto |
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Il vantaggio o il danno dell' animalità, che succede all' | azione | dell' istinto sensuale. Se l' azione dell' istinto sensuale |
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che succede all' azione dell' istinto sensuale. Se l' | azione | dell' istinto sensuale trae seco dei movimenti nell' |
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di quelli che sottraggono addirittura la materia bruta all' | azione | del principio vitale, la discontinuano e la disorganizzano, |
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tutta la vita animale. In essa si alterna perpetuamente l' | azione | dell' istinto vitale e l' azione dell' istinto sensuale. L' |
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alterna perpetuamente l' azione dell' istinto vitale e l' | azione | dell' istinto sensuale. L' istinto vitale, generando la |
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sensuale, generando il movimento, dà la materia all' | azione | dell' istinto vitale. In capo a questa continua vicenda |
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due modi di operare, il vitale e il sensuale, un' alterna | azione | in sè stessa morbosa, e nel suo esito conducente o alla |
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cosa indubitata che lo stato di sanità è condizionato all' | azione | continua di stimoli, quali sono l' aria, la luce, il cibo, |
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ogni altro processo morboso; ma sì alle leggi dell' alterna | azione | dell' istinto vitale e dell' istinto sensuale, delle |
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eccesso di stimolo, altro inopportunità; altro aumento di | azione | vitale, altro azione vitale aberrata dalle leggi della |
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altro inopportunità; altro aumento di azione vitale, altro | azione | vitale aberrata dalle leggi della sanità. Questo non si può |
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involge il concetto che il detto corso dipenda da un' | azione | dell' animale stesso. Anche qui il Tommasini si vede |
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canone, esaurirsi l' eccitabilità della fibra per l' | azione | degli stimoli. « I fatti confutarono questa teoria, e in |
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l' eccitabilità della fibra accrescersi sempre per l' | azione | degli stimoli ». Il Tommasini volle tenersi in una via |
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attiva. E di vero, presupposto che « la quantità di | azione | dell' istinto sensuale sia in ragione dei minori ostacoli, |
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con ciò che precedentemente dicemmo: « la quantità dell' | azione | dell' istinto sensuale non istare solo in ragione del grado |
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questo incitamento è quello che determina il maximum dell' | azione | ceteris paribus ; ma ricevuta tale impulsione, l' azione |
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azione ceteris paribus ; ma ricevuta tale impulsione, l' | azione | dell' istinto sensuale, dopo il suo primo moto, è diminuita |
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il terrore, l' amore possono sospendere ed accrescere l' | azione | del cuore, e Bichat curò un uomo che, per cagione d' una |
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nel corpo, e del corpo nell' anima (1). Quindi è che ogni | azione | del principio vitale deve influire sullo stato del corpo, |
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che può ricevere lo stato del corpo animale dall' alterna | azione | dei due istinti; il che faremo nei capi seguenti. Dalle |
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dell' istinto vitale viene diminuito od accresciuto dall' | azione | diretta dell' anima intelligente, e così mutato il corso |
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data una materia avente certe disposizioni, precedenti all' | azione | dell' istinto vitale. Ma poichè una proposizione così |
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animato, il quale abbia una qualche materia acconcia all' | azione | animatrice dell' istinto vitale, con organizzazione |
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una materia avente certe disposizioni, precedenti all' | azione | dell' istinto animale. Questa proposizione è evidente a |
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che la materia è più o meno predisposta a ricevere l' | azione | dell' istinto vitale, e con essa la vita. Descrivere ed |
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senso negativo, atte cioè ad impedire l' applicazione o l' | azione | degli stimoli, ovvero a distruggere quel moto che produce |
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moto nell' interno del solido vivente », e perciò non si dà | azione | stimolante senza moto. Supponendo poi il moto prodotto da |
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alla parte ferita, crescendo ivi in questo modo l' | azione | stimolante. Di più, essendo i solidi quelli che lavorano e |
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i solidi quelli che lavorano e segregano i fluidi, l' | azione | normale o anormale dei solidi altera in bene o in male la |
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l' organizzazione, o turbando l' applicazione e l' | azione | degli stimoli opportuni, o provocando dei movimenti opposti |
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stimolante estranea al corpo, ma nel produrre sul corpo un' | azione | disarmonica a quella delle forze vitali, cioè contraria ad |
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proprio, e non più comune all' istinto vitale. Allora l' | azione | dell' istinto sensuale, intesa ad aiutare la produzione |
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la cui varietà in meglio od in peggio dipenderebbe dall' | azione | delle sue forze interne, determinate da quell' unica |
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gli stimoli negli esterni e negli interni, prodotti dall' | azione | del vivente, così si possono distinguere i movimenti |
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possono essere l' effetto di movimenti suscitati dall' | azione | dell' istinto sensuale; questo dunque di nuovo influisce |
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violenza straniera si disorganizza, e così si sottrae all' | azione | dell' istinto vitale. 3 L' istinto sensuale che, |
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L' istinto sensuale che, prescegliendo di astenersi da ogni | azione | perchè gli riesce più molesta dell' inazione, cessa dal |
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vitale, che le produce, non è ancora modificato dall' | azione | e dai prodotti dell' istinto sensuale; quindi quelle |
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suscitato dalle sensioni primitive produce colla sua | azione | quasi delle nuove potenze, cioè l' abitudine , la ritentiva |
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dopo un certo tratto di tempo cessa dall' esercitarvi un' | azione | nocevole, sia perchè ella venga dalle stesse azioni |
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della vita. Ella può essere ancora neutralizzata dall' | azione | di altra materia, introdotta insieme con essa nel corpo, |
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d' eccitamento. Queste sensioni variano: Per la varia | azione | del principio intellettivo, che opera sulla parte animale |
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e forse è segno di soverchio stimolo, che impedisce l' | azione | vitale, o la restringe al centro! Il quale effetto della |
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Vedo, a ragion d' esempio, che la digitale diminuisce l' | azione | del cuore e dei vasi, rallenta la circolazione, dispone al |
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scemati scemano alla lor volta la riproduzione o l' | azione | degli stimoli interni; e però rimarrà sempre argomento |
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da tre cagioni; cioè dallo stato dell' animo, ossia dall' | azione | del principio razionale ; dall' organizzazione normale o |
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sensioni di lor propria forma, altra non sia che la diversa | azione | del corpo sul principio sensitivo, dipendente dalla diversa |
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più pronta, più vivace, più potente. Quanto poi all' | azione | maggiore o minore del principio sensitivo, questo opera con |
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dunque si mostrano quasi insensibili e resistenti all' | azione | di sì forti rimedi? A me pare che per ispiegare questo |
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si trae essere un errore il credere che « la quantità d' | azione | dell' istinto animale cresca e diminuisca in ragione |
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appartenente al sentimento fondamentale; 3 la quantità d' | azione | dell' istinto animale, sia vitale o sia sensuale. Ora ciò |
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sensuale. Ora ciò che noi dicevamo si è che la quantità di | azione | dell' istinto animale non va in ragione della quantità |
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ancora di no, per la stessa ragione. « Se la quantità d' | azione | dell' istinto, in quanto produce la sensione o il moto |
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allo stimolo; e poi quando trattasi di passare all' | azione | dell' istinto, che produce la sensione o il moto, trovi più |
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a produrlo. « Se in ragione esatta della quantità d' | azione | dell' istinto vitale, o che è il medesimo, in ragione della |
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di sensione o sensioni da lui prodotte, sia la quantità d' | azione | dell' istinto sensuale, o che è il medesimo, la quantità |
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delle stelle? Certo si deve attribuire in parte all' | azione | meccanico7animale, che, facendo oscillare tutte le fibrille |
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alcuna sensazione, perchè la trova scossa dalla maggiore | azione | del sole. Pare dunque che si deva piuttosto dire che le |
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attività sensitiva è occupata a preferenza a secondare l' | azione | dello stimolo maggiore; benchè a produrre quel fenomeno |
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all' anima. Per questo l' istinto animale raffrena l' | azione | dei succhi gastrici, adoperandoli a disciogliere gli |
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gli alimenti, e impedendo probabilmente che la loro | azione | dissolvente nuoccia al ventricolo. All' incontro pare |
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volte il ventricolo digerito tosto dopo la morte, per l' | azione | dei detti succhi, a cui non osta più l' attività del |
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difficile a risolversi in astronomia, perchè trattasi d' | azione | reciproca, benchè uniforme, del sole, della terra e della |
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da innumerevoli moti intestini, e dalla loro reciproca | azione | e fusione. Di più, tanto nell' elemento sensibile, quanto |
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umana intelligenza. 4) Finalmente si dovrebbe prevedere l' | azione | dei rimedi. Ora come dedurla da così difficili congetture? |
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il dolore è stimolo e produttore di stimoli, mediante l' | azione | eccitata dell' istinto animale. Dappertutto dove si scorge |
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come nel caso in cui lo stimolo soverchio impedisca l' | azione | degli organi, quasi istupidendoli. Molto più ogni |
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ingorgati di sangue altra cagione di debolezza che l' | azione | meccanica del sangue stesso, che vi si introduce con forza |
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debolezza dei vasellini ingorgati dipenda unicamente dall' | azione | meccanica del fluido, che impetuosamente è sospinto in |
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quella stessa causa morbosa, qualunque sia, che accresce l' | azione | del cuore e delle arterie, non sia altresì quella che |
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relativa dei capillari venosi, dovrebbe attribuirsi all' | azione | modificata dell' istinto animale, accresciuta nelle |
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il contrario (1); giacchè la contrazione suppone maggiore | azione | vitale, la quale prevale certamente nei vasi rossi, quando |
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può darsi soverchia debolezza; sicchè accresciuta | azione | vitale e diminuita azione vitale stanno insieme; e l' una è |
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debolezza; sicchè accresciuta azione vitale e diminuita | azione | vitale stanno insieme; e l' una è occasione dell' altra; il |
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debolezza patologica, m' accorgo che la raccolsero dall' | azione | dei rimedi, ma tosto mi si presentano su di ciò più cose a |
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delle malattie, e le modificazioni in più o in meno dell' | azione | vitale in tante sue diverse, complicate, e talora opposte |
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infinitamente più pesante, quello di determinare l' | azione | dei rimedi non già in relazione immediata al morbo, ma in |
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allo stato di sanità o più se ne allontana, ma se l' | azione | interna di esso metodo restituisca le cause supposte della |
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a produrlo sempre due cause, l' agente e il reagente . L' | azione | qui s' accompagna di continuo colla reazione , e lo stato |
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corpo, che ne consegue, non è che il risultamento di questa | azione | e reazione concomitante. Ora se l' azione è correlativa |
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di questa azione e reazione concomitante. Ora se l' | azione | è correlativa all' attività dell' agente, la reazione è |
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il liquore, restringendosi il tubo, debba salire. L' | azione | dunque del freddo e del caldo nel primo istante si comunica |
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può agire con forze diverse. A chi domandasse quale sia l' | azione | dell' aria sul fuoco, che converrebbe rispondere? E` |
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ecc.. Producono un effetto diverso, secondo che la loro | azione | si considera come modificatrice piuttosto delle forze |
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vengono prodotte in conseguenza di stimoli generati dall' | azione | dell' istinto, furono dette seconde . Di queste e delle |
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poco stimolante, la vitalità suppliva ella stessa colla sua | azione | al poco eccitamento esteriore; ma questa azione diviene |
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colla sua azione al poco eccitamento esteriore; ma questa | azione | diviene soverchia in un' altra atmosfera assai stimolante, |
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quella di certe altre, che non risentono immediatamente l' | azione | dei nuovi stimoli; e un tale squilibrio di attività fra |
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E poichè tali effetti si diffondono secondo la sfera d' | azione | dell' attività vitale, che è diversa dall' organizzazione |
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istinto sensuale, provoca, accresce, diminuisce, altera l' | azione | del fegato (1). La debolezza dell' istinto vitale, che |
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efficiente della malattia possa consistere talora in un' | azione | troppo veemente, talora in un' azione troppo allentata del |
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talora in un' azione troppo veemente, talora in un' | azione | troppo allentata del principio vitale. Dico azione veemente |
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in un' azione troppo allentata del principio vitale. Dico | azione | veemente e azione allentata piuttosto di dire robustezza o |
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allentata del principio vitale. Dico azione veemente e | azione | allentata piuttosto di dire robustezza o debolezza , poichè |
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d' un lieto avvenimento può aumentare momentaneamente l' | azione | del principio vitale, a segno da spingere il sangue con |
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opposto, diminuendo al principio vitale talmente la sua | azione | da rallentare la circolazione, e così, accumulandosi il |
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semplice diminuzione o il semplice aumento di forza nell' | azione | del principio vitale non costituisce dunque la malattia, ma |
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esserne la causa; e lo è di fatto, ogni qualvolta quell' | azione | diminuita o quell' azione accresciuta rechi qualche |
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è di fatto, ogni qualvolta quell' azione diminuita o quell' | azione | accresciuta rechi qualche alterazione nell' organismo, o |
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controstimolo. Facciamovi sopra qualche osservazione. L' | azione | dell' istinto animale non esce dalla sfera del sentimento |
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dall' altra è animata e sentita. Di qui deducevamo che l' | azione | del sentimento, e restringendo il nostro discorso, l' |
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del sentimento, e restringendo il nostro discorso, l' | azione | bellicosa del sentimento può produrre nella materia |
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l' effetto (debolezza soverchia universale dell' | azione | bellicosa senza sproporzione). Che il principio vitale non |
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ricevere il dominio (robustezza soverchia universale dell' | azione | bellicosa senza sproporzione). Che il principio vitale non |
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a ristabilire il suo dominio pacifico, perchè opera con | azione | disuguale e sproporzionata, cioè in certi luoghi o parti |
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glielo contrasti. Che se non si tratta di debolezza dell' | azione | bellicosa, ma di debolezza dell' azione vitale in generale, |
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di debolezza dell' azione bellicosa, ma di debolezza dell' | azione | vitale in generale, questa potrà essere cagione della |
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Lo stesso dicasi della robustezza universale dell' | azione | bellicosa. Per sè non è la malattia; ma se la veemenza |
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Per sè non è la malattia; ma se la veemenza dell' | azione | bellicosa, o anche la forte azione della vitalità |
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ma se la veemenza dell' azione bellicosa, o anche la forte | azione | della vitalità universale eccitata, produce qualche |
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E si consideri che ogni irritazione, che determina l' | azione | bellicosa, è sempre locale. Ora dove si trova località, ivi |
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succede ad un altro pure locale; e ciò in conseguenza dell' | azione | bellicosa del principio della vita, sollevata dalla prima |
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terzo accidente, pel quale « il principio vitale opera con | azione | disuguale e sproporzionata, di modo che in certi luoghi del |
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conviene porre l' occhio alla località, dove incomincia l' | azione | bellicosa, e a tutte le altre località alle quali ella |
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quali ella estende i suoi effetti, considerando: Che l' | azione | bellicosa di sua natura affatica e spossa il principio |
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di colui, a cui cessano le fatiche e gli sforzi. Che l' | azione | bellicosa, esaurendo le forze del principio vitale, produce |
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di un' apparente robustezza in quelle parti dove l' | azione | bellicosa si spiega, e d' una manifesta debolezza ed |
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si osserva grande azione, che non è punto robustezza, ma | azione | bellicosa e sforzo eccedente. Che l' azione bellicosa, |
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robustezza, ma azione bellicosa e sforzo eccedente. Che l' | azione | bellicosa, nascendo da una primitiva irritazione, o non |
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e per restituire la sanità conviene modificare la stessa | azione | bellicosa (malattie di diatesi). Talora l' azione bellicosa |
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la stessa azione bellicosa (malattie di diatesi). Talora l' | azione | bellicosa locale produce modificazioni irritatrici della |
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vitale; e in tal caso v' è eccedenza rispettiva d' | azione | bellicosa locale, unita a debolezza rispettiva di vitalità |
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di malattie, che essi chiamarono di diatesi stenica . Se l' | azione | bellicosa locale è più debole dell' irritazione che la |
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qualora la vitalità è più robusta, è altresì maggiore l' | azione | bellicosa. Onde accade che ogniqualvolta si crede utile |
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Onde accade che ogniqualvolta si crede utile diminuire l' | azione | bellicosa locale, si ricorre a quegli espedienti che |
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della vitalità; e qualora si crede utile d' accrescere l' | azione | bellicosa, pare che s' ottenga coll' accrescere la forza |
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che sia questa l' unica via di diminuire e di accrescere l' | azione | bellicosa; non è dimostrato che l' unica via sia quella di |
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del principio vitale. Resta dunque a cercarsi: Se forse l' | azione | bellicosa, producente una diatesi stenica, non si possa |
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che qualche volta si possa, quando e come si possa. Se l' | azione | bellicosa, producente una diatesi astenica, si possa |
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(1); e in questo caso quali sono le cagioni perchè l' | azione | bellicosa non risponda vivamente allo stimolo, e si sta |
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Oltracciò, nell' uomo il principio senziente soggiace all' | azione | del principio intelligente, col quale pure può lottare, o |
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L' istinto, benchè più forte, produce nondimeno, colla sua | azione | violenta, nuovi sconcerti nell' extrasoggettivo, e si crea |
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le malattie più violenti. La terza cagione, che debilita l' | azione | dell' istinto animale, è la diminuzione degli stimoli |
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venuto, venoso e inattivo, o se si lega un nervo, ecc.. L' | azione | dell' istinto animale s' addebilita in quarto luogo |
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Finalmente, se per qualsivoglia cagione accade che l' | azione | dell' istinto si concentri e quasi esaurisca in qualche |
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questi recano sovente più danno al corpo che non farebbe l' | azione | degli stessi stimoli esterni, che egli s' affatica a |
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E` principio indubitato che « in quella località dove l' | azione | vitale è comparativamente maggiore, ivi concorrono i fluidi |
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il freddo è debilitante, dove egli s' applica, ivi l' | azione | vitale diminuisce. Ora questo può spiegare perchè, venendo |
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effetto pare doversi attribuire a due cagioni, cioè: 1 all' | azione | fisiologica, per la quale indebolendosi comparativamente le |
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a prendere la direzione contraria, a retrocedere; 2 all' | azione | chimica, restringente le estremità dei vasi, il che |
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Questi sono altrettanti mezzi, coi quali si accresce l' | azione | del principio senziente alla cute, e quindi si diminuisce |
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nell' albero venoso consistere in uno stato di tensione o | azione | maggiore dei vasi; là dove la reazione del cuore e delle |
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Se in una data località s' accumula il sangue per un' | azione | comparativamente in essa accresciuta, questo sangue ivi |
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, i nervi sono gli stimolati. I nervi stimolati, colla loro | azione | più o meno prolungata, ed anche simpaticamente diffusa, |
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è conseguente che cada in esse una disuguaglianza di | azione | vitale, cagione di località. Gli stimoli che si applicano |
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proporzionatamente varia ancora di qualità e di quantità l' | azione | del senziente nei diversi punti della sfera sentita. Vi è |
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da noi indicate, e si possono ricapitolare così: 1) L' | azione | spontanea del senziente, ossia dell' istinto, è tanta, |
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nel non operare. Questa legge determina la quantità dell' | azione | . 2) Il modo dell' azione consiste nel volgere tutta la |
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legge determina la quantità dell' azione . 2) Il modo dell' | azione | consiste nel volgere tutta la quantità d' azione, di cui fa |
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spontaneità del principio senziente a volgere la propria | azione | a perfezionare l' animale nei suoi tre elementi (sentito |
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cioè quella forza extrasoggettiva, che fa sentire la sua | azione | nel sentito. Questa esperienza extrasoggettiva ci |
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opera variamente in tutto il corpo, e lo altera. Ora questa | azione | in tutto il corpo, e le alterazioni che vi produce, sono |
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un altro dolore precedente in altro luogo, basta che per l' | azione | universale del principio senziente vengano in quel luogo |
Psicologia Vol.III -
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nelle parti doppie simmetriche vi è una passione e un' | azione | unica. Pure nel rene, dove stava il calcolo, non si |
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località terapeutiche, cioè dell' applicazione e dell' | azione | delle sostanze terapeutiche in determinate parti del corpo, |
Psicologia Vol.III -
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mai nulla di sensibile; ovvero avrebbero una sfera d' | azione | continua intorno a sè, ed allora il continuo si supporrebbe |
Psicologia Vol.III -
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ideale ; mentre il senso non contiene il simile, ma l' | azione | delle cose corporee. III) La differenza, che Platone |
Psicologia Vol.III -
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esterni non li sentiamo se non uniti al nostro, per l' | azione | che esercitano nel nostro; la quale azione ha sua sede nel |
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nostro, per l' azione che esercitano nel nostro; la quale | azione | ha sua sede nel nostro proprio corpo e non nei corpi |
Psicologia Vol.III -
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si dica di ogni altra idea. Ora se noi diamo all' Idea un' | azione | qualunque per modo che la rendiamo un agente, noi le |
Psicologia Vol.III -
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Alle forme particolari attribuisce l' atto, e quindi l' | azione | e la generazione; ma nega che producano forme, producano |
Psicologia Vol.III -
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ideale oggetto della sua mente. Perchè s' abbia dunque una | azione | reale sopra di noi, conviene che v' abbia un Ente reale , |
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l' idea della realità da altro se non dal sofferire un' | azione | della cosa sui proprii sensi, un' azione di un genere suo |
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dal sofferire un' azione della cosa sui proprii sensi, un' | azione | di un genere suo proprio, un' azione che chiamerei |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sui proprii sensi, un' azione di un genere suo proprio, un' | azione | che chiamerei sostanziale , in quanto indica e dimostra |
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cognizione ideale7negativa . Pratica «praxis» vuol dire | azione | : teoria «theoria» vuol dire contemplazione, cognizione . |
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teoria «theoria» vuol dire contemplazione, cognizione . L' | azione | appartiene al modo reale dell' essere, perchè è solamente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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d' una cosa è il primo atto della cosa stessa, e l' | azione | è il secondo che suppone quel primo. La ragione dunque |
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e pratica viene a dire, non teoria, non scienza, ma | azione | . Già ho mostrato che la cognizione (teoria) consiste |
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solo essere ideale; l' essere reale (l' agente, e quindi l' | azione | o pratica) non è oggetto di concezione intellettiva, non è |
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colla mente, ma solo co' sensi nostri, esercitando un' | azione | reale su di essi: l' unica azione razionale che noi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nostri, esercitando un' azione reale su di essi: l' unica | azione | razionale che noi possiamo fare sull' essere reale, è |
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osservazioni soprabastano a fare notare la differenza dell' | azione | dalla cognizione , della pratica dalla teoria . La Teologia |
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per lui perfettamente incogniti, perchè non ne riceve l' | azione | reale nel suo senso, che sola può produrre le idee |
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superiore al medesimo, se Dio in una parola entra colla sua | azione | in quest' ordine, con una azione dico di tal fatta che non |
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una parola entra colla sua azione in quest' ordine, con una | azione | dico di tal fatta che non è l' azione di nessuna delle |
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ordine, con una azione dico di tal fatta che non è l' | azione | di nessuna delle forze degli esseri creati; quest' azione |
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azione di nessuna delle forze degli esseri creati; quest' | azione | di Dio introdotta nell' universo è un elemento |
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ha mosso. E converso, se noi, la nostra volontà subisce l' | azione | di uno stimolo diverso da tutti quelli degli oggetti |
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» E conviene osservare, che se non si trattasse qui di un' | azione | interna di Dio nell' anima dell' uomo, di un' azione reale |
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di un' azione interna di Dio nell' anima dell' uomo, di un' | azione | reale ; mai dentro l' uomo esser ci potrebbe niente di |
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che il nome vuoto di significato, perocchè toglieva via l' | azione | interna di Dio nelle anime. « Hanc debet Pelagius , » dice |
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d' una religione soprannaturale dell' uomo è la reale | azione | della grazia nell' anima umana (4). Che diremo dunque del |
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risoluto a negare i misteri cristiani, e a negare qualunque | azione | soprannaturale nell' interiore dell' uomo, riducendo tutto |
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di questa tessera:« Chi dà fede ad una non ideale ma reale | azione | di Dio nell' anima per la quale questa sia mossa alla fede, |
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religione soprannaturale, come si oppone il naturale (l' | azione | naturale) al soprannaturale (all' azione soprannaturale). |
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il naturale (l' azione naturale) al soprannaturale (all' | azione | soprannaturale). Stabilendo noi questo concetto della |
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la perfeziona e compisce, riducendola alla pratica, come l' | azione | reale compisce il disegno mentale, e l' idea di una casa |
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altre naturali si divide e distingue: e questa è quella | azione | reale che Dio stesso opera nello spirito dell' uomo. Il |
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cerimonie, per le quali nasce il culto esterno (2). 4. Un' | azione | divina , che congiunge lo spirito umano ad intima e reale |
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in questa immobilità, per legge di sua natura (2). L' | azione | adunque della grazia nell' anima è un' azione nella parte |
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(2). L' azione adunque della grazia nell' anima è un' | azione | nella parte sua intellettiva, è l' intelletto che nell' |
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come un raggio della stessa divinità (2). Sebbene l' | azione | della grazia si operi nella parte intellettiva dell' anima, |
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nella parte intellettiva dell' anima, tuttavia essa è un' | azione | non ideale , ma reale . La distinzione dell' azione ideale |
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è un' azione non ideale , ma reale . La distinzione dell' | azione | ideale dalla reale è quella stessa che passa tra l' idea e |
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reale è quella stessa che passa tra l' idea e la cosa : l' | azione | ideale è quella che accompagna le idee nella mente, la |
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è quella che accompagna le idee nella mente, la reale è l' | azione | delle cose sussistenti. L' idea è fredda e non è un agente |
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le reliquie della sua reale azione; e da questo residuo di | azione | reale si deriva la potenza che sembrano avere su di noi le |
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alle percezioni sensitive. Or anche questa della fantasia è | azione | reale e non ideale, e si aggiunge alle idee, nascendo |
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l' esser noi congiunti con loro, nè il soffrire da loro un' | azione | sostanziale, cioè che venga dalla loro sostanza in noi |
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azione, ma il termine di un' azione: nell' idea quindi l' | azione | è finita, il moto non si propaga di più. Tutt' all' opposto |
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per produrre il suo termine. Or dunque distinta così l' | azione | ideale dall' azione reale, e veduta la inefficacia di |
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suo termine. Or dunque distinta così l' azione ideale dall' | azione | reale, e veduta la inefficacia di quella e la viva |
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grazia, sebbene si compia nell' intelletto, tuttavia è un' | azione | reale . Questa differenza fra l' azione ideale e l' azione |
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tuttavia è un' azione reale . Questa differenza fra l' | azione | ideale e l' azione reale, è quella stessa che pone la |
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azione reale . Questa differenza fra l' azione ideale e l' | azione | reale, è quella stessa che pone la divina Scrittura tra la |
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fondamentale dell' Evangelio. Il non aver distinta l' | azione | ideale dall' azione reale travolse i Pelagiani nel loro |
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Evangelio. Il non aver distinta l' azione ideale dall' | azione | reale travolse i Pelagiani nel loro errore, che loro impedì |
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avidi e più perduti dietro ai beni), esercitano in noi un' | azione | tutta reale , tutta efficace, contro la quale non ha |
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e, in una parola, esercitanti nel sentimento dell' uomo un' | azione | realissima? Come l' amore di questi beni, così vicini e |
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potenza che esercita su di essi la continua percezione e | azione | delle cose reali esteriori e che li strappa e travolge da |
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Ogni qualvolta tutto ciò che vi ha di bello in un' | azione | non è altro che la giustizia, e l' azione contiene tutte le |
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di bello in un' azione non è altro che la giustizia, e l' | azione | contiene tutte le altre parti contrarie e ripugnanti ai |
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parti contrarie e ripugnanti ai nostri sentimenti, quell' | azione | per l' uomo naturale ha un' arduità insuperabile. Non è già |
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il veder le norme coll' intelletto, al qual fine basta l' | azione | ideale (l' idea in noi), e il seguirle colla volontà, al |
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al quale fine la volontà ha bisogno di essere mossa da un' | azione | reale , da uno stimolo che realmente la solletichi e |
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senza incorporarsi stabilmente in noi. Iddio, con quell' | azione | che si chiama grazia, si unisce realmente con noi e permane |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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colla essenza dell' anima nostra. [...OMISSIS...] Questa | azione | divina, continua e immanente della grazia nell' anima, dà |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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con degli attuali eccitamenti, o anche con una continua | azione | sopra di lui, ma tale che in lui non fosse creata per |
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animale e la volontà (1). Ora, operando Iddio con un' | azione | reale nella essenza dell' anima, vi produce un sentimento |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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tuttavia egli produce sempre nell' uomo una corrispondente | azione | : il sentimento è il generatore dell' istinto , e questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nobile, infinitamente più possente. Indi il principio di | azione | , che aggiunge la grazia nell' uomo, forza è che sia |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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l' ho chiamato fondamentale . Ho detto pure che l' | azione | della grazia è reale; e ho definita l' azione reale che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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pure che l' azione della grazia è reale; e ho definita l' | azione | reale che viene esercitata in noi, quella che viene operata |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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operata nella nostra facoltà del senso , a differenza dell' | azione | ideale che non è che il presentarsi dell' idea all' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è che il presentarsi dell' idea all' intelletto. Quindi l' | azione | divina opera nel sentimento . Ho detto che solo il senso |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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detto che solo il senso intellettivo è atto a ricevere l' | azione | divina in noi: quindi ho detto che la grazia opera |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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come anche il sentimento primo che in noi suscita l' | azione | divina, deve essere per sè stesso privo di consapevolezza |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sentire alla potenza soprannaturale, creata in noi dall' | azione | divina. Coll' azione divina viene creata in noi una nuova |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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soprannaturale, creata in noi dall' azione divina. Coll' | azione | divina viene creata in noi una nuova potenza: questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non vi può essere senso alcuno di quella specie. Quell' | azione | adunque della grazia, colla quale si genera in noi la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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tanto gli tarda lo scoprimento. Quest' uomo, tocco dall' | azione | della grazia, è divenuto il diletto « che sta dietro la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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suo erigere veramente un tempio a quella divinità, la cui | azione | sente in sè stesso, e preferire il sommo Essere, anche |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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gli esseri lusinghevoli della terra. Sebbene adunque l' | azione | divina sia reale, tuttavia ella non è tale che comunichi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Dio sè stesso all' uomo del tutto svelatamente ; ma è un' | azione | esercitata mediante le idee negative , somministrate all' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e annunziano, senza che il manifestino. Con quest' | azione | vengono rinforzate quelle idee negative e vien |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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riassumendo le cose dette sin qui. Iddio opera, con un' | azione | reale ed occulta, nella essenza dell' anima: fin qui tutto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dell' anima: fin qui tutto nasce senza di noi. Questa | azione | produce, crea nella nostra essenza, senza che noi n' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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del credere, prodotta in noi soprannaturalmente dall' | azione | della grazia. Essendo nostra questa potenza, uscendo dall' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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grado dell' amore , è determinata conseguentemente anche l' | azione | esterna, tutta consenziente alla efficacia di quell' amore. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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morale, il giudizio pratico o stima dell' oggetto dell' | azione | morale (che qui è Dio) è la fede. Or se è che la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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(1). » Ma tutto questo non fa sì ancora che tale intima | azione | di Dio nelle creature si possa chiamare deiforme (2). Per |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sopra il nostro spirito termina realmente colla sua | azione | nel nostro spirito; sicchè il termine della nostra passione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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sicchè il termine della nostra passione e della sua | azione | è uno e il medesimo. Indi quella unione , fra il paziente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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oro, e non già qualche altra cosa, solamente prodotta dall' | azione | dell' oro. E veramente se Iddio non fosse formalmente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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a tale da essere forma del nostro spirito, tuttavia questa | azione | di Dio non ha nessuna reazione sopra Dio: sicchè il nostro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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prova la similitudine del suggello adoperata a spiegare l' | azione | di Dio nell' anima giusta: solamente che nel suggello si |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si contiene un' analogia coll' altro modo di spiegare l' | azione | della grazia in noi tolto dalla partecipazione delle |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Chiesa: L' intelletto non viene formato e non riceve altra | azione | che da' suoi oggetti: Iddio opera immediatamente nell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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percezioni, giacchè con esse noi soffriamo dalle cose un' | azione | reale. Ecco il luogo assai notabile del santo Dottore: |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di natura, sotto nessun rispetto divisa, ivi pure l' | azione | non può esser divisa, eziandio che s' intenda farsi quell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non può esser divisa, eziandio che s' intenda farsi quell' | azione | da alcuno in modi varii e diversi« (3) ». Se l' universo è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di ciò, che le tre persone concorrono a questa unica loro | azione | del creare in modo diverso , pari al modo del loro |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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col quale abbiamo detto cominciare la grazia in noi e che è | azione | della nostra volontà. Quelli che non hanno questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nella volontà appunto che il divino Spirito esercita la sua | azione | (3), movendola al riconoscimento del Verbo; egli è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Verbo non entra nell' uomo nè vi fa sua sede se non per un' | azione | che convenevolmente allo Spirito Santo si attribuisce. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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e gli affetti e gli istinti che continuamente sono in | azione | nel fondo e talor, può dirsi, nell' abisso dell' anima sua? |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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. E qual è questa vita? Una vita fondata nell' | azione | stessa di Cristo, una vita che noi riceviamo da Cristo, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si trae da quel vero posto da noi già innanzi, che l' | azione | ideale non ha virtù di muovere gran fatto la volontà |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di muovere gran fatto la volontà nostra, ma sì bene solo l' | azione | in noi di cosa reale (6). Ora quali sono gli effetti della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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altro principio attivo più elevato, eccitato in lei dall' | azione | del Santo Spirito e che s' identifica col principio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si ha per la rivelazione esterna, non è ancora l' immensa | azione | interiore e il positivo sentimento delle persone divine. Ma |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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si percepisce, e tosto già comincia quella perpetua | azione | e circolare rivolgimento dei[trini]forme che è una cotale |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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composta di idee negative , questa effetto di una reale | azione | sull' uomo, composta di sentimenti, di percezioni; quella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di Dio, che si dà loro a percepire mediante una sua reale | azione | che fa in essi. Una parola esprime una sola idea , ma se |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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molto meno a farla intendere. Se il Verbo stesso colla sua | azione | reale non operasse nelle anime, le sole parole esteriori |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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(2) ». Perocchè lo Spirito e il Verbo sono che fanno l' | azione | reale nell' anima e la collustrano. Al filosofo, cioè all' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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egli nel far consistere la rivelazione miracolosa in un' | azione | immediata di Dio. Sarà difficile che egli possa provare |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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un giusto concetto di ciò che si debba intendere per | azione | immediata di Dio; io mi farò brevemente a esporglielo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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allora un vero sentimento, non più una tenue idea; prova l' | azione | dell' essere reale che si manifesta in tal modo a lui |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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altro se non vedere il rapporto di quella cosa (cioè dell' | azione | fatta da essa ne' miei sensi) coll' essere a me innato. E |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Non è altro se non accorgersi che vi ha convenienza fra l' | azione | da me sofferita nel senso e l' essere a me innato; cioè |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nel senso e l' essere a me innato; cioè accorgersi che l' | azione | da me sofferita suppone un essere che la faccia, e quindi è |
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cosa contingente io non faccio che ravvisare nella sua | azione | sopra di me un atto dell' essere che io già conosco; non è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cosa qualsiasi, egli è necessario che noi riceviamo la sua | azione | e impressione nel nostro sentimento, ed è questa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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impressione rimasta nel nostro sentimento dalla loro | azione | su di noi. Questo discorso è così generale che vale per Dio |
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tutte noi non sentiamo già l' essere, ma puramente la loro | azione | e che solamente per lo percepire che facciamo questa loro |
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e che solamente per lo percepire che facciamo questa loro | azione | noi attribuiamo poi loro l' essere di nostro proprio moto: |
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all' essere stesso e non lo considerasse come un' | azione | sua, come un suo termine (2), e così lo illustrasse. Egli è |
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data altresì la favella, colla qual solo vien tratta all' | azione | la sua potenza di riflettere e di astrarre, e quindi esce |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Perocchè sebbene i beni presenti esercitassero una reale | azione | sull' appetito dell' uomo, e i beni futuri solo un' azione |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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azione sull' appetito dell' uomo, e i beni futuri solo un' | azione | ideale , e sebbene questa fosse minore di quella (2); |
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ragionevole poteva sempre dominare e frenare la reale | azione | che esercitavano i beni presenti sul movimento dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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un renderglisi presenti e l' eccitare in sè quella stessa | azione | reale, che, se presenti fossero, per la via degli organi |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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di natura sua è morale; e si richiede che Dio per un' | azione | esterna e sua propria vi porti riparo, non potendosi più |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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intieramente l' intelletto; i quali due elementi dell' | azione | umana e morale non possono mai mancare: ma intendo dire che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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acconciate a modo di sistema. Ed esse hanno bensì subita l' | azione | della meditazione filosofica, ma nel loro fondo sono più |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ritirato dall' uomo, non fece più nella sua mente quell' | azione | deiforme che abbiamo di sopra descritta; gli tolse la sua |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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3 l' istinto animale: per modo che ciascuno esercita un' | azione | corruttrice sull' altro, che aggrava il male della umana |
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ciò non vi è imputabilità dove il principio da cui muove l' | azione | non sia la persona. Ma il peccato originale abbiamo veduto |
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prendere egli parte nella operazione, senza mettere in | azione | la forza propria a vantaggio di quell' istinto e senza |
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e non vi eserciti se non una minima azione: un' | azione | che noi abbiamo chiamata ideale per distinguerla dall' |
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che noi abbiamo chiamata ideale per distinguerla dall' | azione | che fanno su di noi le cose reali, cioè le cose di cui |
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del momento, che qui e ora sia più bene per noi l' | azione | onesta, che la sua contraria: conciossiacchè, come abbiamo |
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il quale dice così: è vero che io perdo facendo questa | azione | il bene onesto, ma dall' altra parte il diletto che ha |
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nè racchiude un' azione, ma un cotal principio di | azione | che non va più là, che non si compisce. Or a un tal |
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questo sentimento; nelle quali parole viene descritta una | azione | incessante e che, per così dire, continuamente si rinnova e |
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dire, continuamente si rinnova e si finisce. Or perchè l' | azione | che produce o della quale è il sentimento sia compita, |
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indeterminato e ideale, ma è necessario che soffra l' | azione | di un essere reale, dalla quale azione l' anima riceve un |
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che soffra l' azione di un essere reale, dalla quale | azione | l' anima riceve un sentimento compito e comincia da questo |
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e dal sentimento all' idea. Ora cessando nell' anima l' | azione | degli esseri finiti e materiali colla morte del corpo, ove |
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accidenti che potevano naturalmente intervenire dall' | azione | simultanea di tutte le innumerabili forze degli |
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la quale è eterna, perchè Iddio che la produce colla sua | azione | nell' anima è eterno; ed essendo vita eterna, è sola vera |
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dalla vita. QUINTO. - L' anima in tale stato è esposta all' | azione | delle creature, come dicevamo, anche le più malefiche, ma |
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essere universale, non pare dover essere suscettiva dell' | azione | delle forze a lei nemiche. Perocchè il sentimento materiale |
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appartenga alla vita anche animale, il deve ricevere dall' | azione | dell' anima intellettiva, che ha in sè anco la virtù |
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nulla può adunque soffrire se non dal corpo, giacchè l' | azione | del corpo è appunto quella che le dà la sussistenza. |
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suo corpo; perocchè questo corpo animato continua nella sua | azione | medesima, se egli non si disorganizza e guasta. Egli è qui |
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ma tutto al più possiamo venir viziati in virtù dell' | azione | che sopra di noi esercita una materia bruta, che essa, e |
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una potenza che serve d' impaccio, impedimento, e la cui | azione | gli conviene contrariare e sospendere con dei continui |
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contenuto nella natura umana che va a pervertire colla sua | azione | la volontà, converrà cercare appunto nel nascimento dell' |
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quel seme propagata, tuttavia egli non fu sottoposto all' | azione | di quel seme, non venendo da viril seme concetto, e libero |
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dello stesso spirito. Tutte le creature hanno bensì un' | azione | sulle altre parti e potenze dell' uomo, ma non |
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l' attività dello spirito (data la condizione esterna dell' | azione | delle creature) è la causa della perfettibilità, o anzi |
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nè pure riformati. Ora questa maniera di spiegare l' | azione | de' Sacramenti sull' anima, che è il gran quesito di S. |
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scempio e rovina della infedele Gerusalemme (3). Or quest' | azione | del giustissimo sdegno dell' Eterno era pure un tratto di |
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2. un fatto avvenuto; 3. una cerimonia sacra; 4. un' | azione | cerimoniale o significativa; 5. una visione avutasi. In |
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qualche altro mezzo o segno sensibile, acciocchè per l' | azione | di cose sensibili l' uomo racquistasse la salute, e questo |
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essere acconciato e disposto all' ultima e tutta spirituale | azione | che contemporaneamente e congiuntamente viene operata dalla |
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» I Sacramenti di Cristo adunque operano nell' uomo con un' | azione | reale e necessaria. Conviene rammentarsi de' due principii |
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anima prima che nelle potenze (2) ed è perciò che la sua | azione | è da parte di sè necessaria (3). Egli è per questo che S. |
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paragonato alla creazione, e l' uomo che riceve una tanta | azione | è una nuova creatura, nel qual senso disse l' Apostolo: « |
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operare de' Sacramenti della nuova legge, se la loro è un' | azione | reale, se il poter fare quest' azione reale viene loro |
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se la loro è un' azione reale, se il poter fare quest' | azione | reale viene loro comunicato dalla reale umanità di Cristo, |
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perciò non potea da lui derivarsi una tanta virtù? Nessuna | azione | reale poteva ad essi derivarsi, come più sopra abbiam |
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erano salvati, se mi è lecito così esprimermi, dalla sua | azione | ideale . Che cosa è l' idea di una cosa? egli è il |
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qual ombra il corpo è Cristo (3). L' idea non ha alcuna | azione | reale sull' uomo, e la grazia consiste in una azione reale |
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alcuna azione reale sull' uomo, e la grazia consiste in una | azione | reale (4). Gli antichi Sacramenti adunque non potevano |
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Dio; ma nel nuovo Testamento essi diventano i veicoli dell' | azione | reale, che il Verbo esercita su di noi e colla quale si |
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impronta che in noi si fa del carattere indelebile. E all' | azione | dello Spirito Santo nell' anima l' attribuiscono pure |
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che imprime il Battesimo dice: [...OMISSIS...] . Ma l' | azione | che esercita in noi il carattere che riceviamo in alcuni |
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un principio d' azione, e anzi il più sublime principio d' | azione | che sia nell' umana natura (3), apparisce che in alcun modo |
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e nel principio volitivo è solo il principio d' | azione | compito. L' uomo che ha solo il carattere si potrebbe |
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anzichè la nascita stessa (1). Perocchè il principio d' | azione | soprannaturale dell' uomo non è ancora posto in atto. Solo |
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Sacramento colla divina Risurrezione? La specie poi dell' | azione | nacque al Battesimo dall' aver in quel dì fatta Cristo |
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Il Verbo si percepisce quando esso si comunica con un' | azione | diretta all' anima. Lo Spirito Santo è quello che muove la |
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Conveniva egli che il Redentore facesse una tale | azione | del prender cibo in bocca, masticarlo, mandarlo nello |
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che anzi il corpo glorioso abbia un movimento ed un' | azione | infinitamente maggiore che non il corruttibile mortale; e |
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e non mai di quel primo. In questa supposizione, l' | azione | di Dio non sarebbe già limitata a quel solo fatto dell' |
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operare abbia un fine solo e semplicissimo e con una sola | azione | operi ciò che fa; tuttavia l' effetto che questa azione |
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azione operi ciò che fa; tuttavia l' effetto che questa | azione | ottiene in quell' ente che verrebbe annichilato, si |
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come dicevo, non involge alcuna relazione col modo dell' | azione | dell' agente, ma si restringe a dimostrare l' effetto quale |
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è ugualmente certo che se Iddio annichilasse un ente la sua | azione | non si limiterebbe nè finirebbe in questo solo effetto, |
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dell' annichilamento non è necessario imaginare un' | azione | limitata, la quale termini e si restringa nel suo operare |
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questo grand' uomo che l' annichilamento esiga che l' | azione | che fa cessare l' essere di una cosa debba cessare in |
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di una cosa debba cessare in questo effetto; e che se l' | azione | stessa, dopo avere annichilato un ente, ne crea un altro, |
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di una cosa non sia annichilamento per questo solo che l' | azione | che fa cessare l' essere non termini in questa cessazione, |
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cercare il modo onde fu annichilata, e se avvenne con un' | azione | terminante in tale distruzione o procedente a qualche altro |
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avervi qui una sottigliezza, e nulla più? Sia pure che l' | azione | non termini al niente; ma il pane ed il vino non rimane |
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agente nell' operare? che fa mai al pane e al vino quell' | azione | che continua, dopo che essi non sono più? L' effetto che |
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che avviene nel pane e nel vino è il medesimo o sia che l' | azione | continui, o che ivi termini: questo effetto è la cessazione |
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ridotta al niente, tuttavia non è annichilata, perchè l' | azione | che la ridusse al niente continua, terminando in un' altra |
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che il cangiamento dell' acqua in aria si farebbe per una | azione | sola, da un solo agente e rimanendo le stesse disposizioni; |
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degli avversari nella consecrazione interverrebbe una | azione | sola o due: il Bellarmino ne sente tutta la difficoltà, ed |
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la conversione in quanto distrugge il pane non è tanto un' | azione | quanto negazione di azione. Perocchè Dio distrugge il pane |
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il pane cessando dal conservarlo« (2). » Ora negazione di | azione | ed azione sono opposti come il sì e il no: come due |
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cessando dal conservarlo« (2). » Ora negazione di azione ed | azione | sono opposti come il sì e il no: come due contrarii si |
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azioni, perocchè in Dio tutte le azioni ch' egli fa è un' | azione | sola, ed ha un solo semplicissimo fine di suo operare? ma |
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basterà questo a provare che la transustanziazione sia un' | azione | sola? Supponiamo che il pane sostenesse mille trasmutazioni |
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perchè il suo argomento non solo proverebbe, che si dà un' | azione | sola nella consecrazione, ma in tutto l' universo, e che |
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in tutto l' universo, e che non si può dare di più che un' | azione | sola. Non è adunque dal fine di Dio, e dal modo dell' |
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dal modo dell' operar suo, che noi dobbiamo rilevare se l' | azione | sia una o più. Dobbiamo considerarla in sè stessa quest' |
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dell' altro. Conciossiachè, quando si parla dell' unità di | azione | che si trova nella transustanziazione non si fa questo |
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non si fa questo discorso per sapere come l' | azione | avvenga in Dio, ma come si faccia nel soggetto stesso in |
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essere; perocchè dice: « il soggetto nel quale si riceve l' | azione | divina di questa conversione parte è il pane, parte il |
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all' essere comune, come sentiva la necessità che una sola | azione | v' intervenisse. Mi dica ciascuno con semplice e retta |
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l' altro positivo cioè l' adducimento; dica ciascuno se l' | azione | in quanto si fa e si compie ne' soggetti può essere una |
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questi due soggetti cangiati, cioè l' essere, fa sì che l' | azione | possa essere unica e semplicissima. Ma udiamo come il |
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[...OMISSIS...] Ora che forza hanno queste parole « quell' | azione | come conversione si riceve nel pane?« » Io non trovo in |
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non trovo in esse un significato. Intendo bensì che quell' | azione | come annichilamento si riceva nel pane, ma non come |
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la intenzione non basta, il dirò ancora, a costituire una | azione | che sia ricevuta nel pane. Da tutte le cose dette è facile |
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come osserva lo stesso Bellarmino, una cessazione dell' | azione | di Dio che conserva il pane per annichilarlo, e un' opera |
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parole: « Questo è il mio corpo«: » elle esprimono una sola | azione | positiva di Dio, e non mai nessuna azione negativa, nessuna |
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una sola azione positiva di Dio, e non mai nessuna | azione | negativa, nessuna cessazione di azione: l' uomo adunque non |
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che« l' essenza del corpo umano« non consista nella sua | azione | al di fuori, ma nella sua congiunzione individua collo |
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la natura del corpo solo in un principio di passione o di | azione | è troppo poco; perchè è troppo generale, conciossiachè |
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detto che l' essenza del corpo consiste in un principio di | azione | e di passione, in una facoltà attuale o entelechia |
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che ho spiegato nel Nuovo Saggio , e non per altro. Or l' | azione | sopra uno spirito e l' azione sopra un corpo sono azioni |
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, e non per altro. Or l' azione sopra uno spirito e l' | azione | sopra un corpo sono azioni essenzialmente diverse, e però |
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ne' corpi sì come sono nello stato loro naturale; ma l' | azione | però del corpo sopra il nostro spirito è anteriore all' |
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però del corpo sopra il nostro spirito è anteriore all' | azione | de' corpi esterni sopra il corpo nostro; e quella basta a |
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alcuna abitudine nè di luogo, nè di azione, cioè di quell' | azione | che costituisce l' estensione oggettiva [ estrasoggettiva ] |
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di ricompensa, le seconde di castigo. Insegnava che niuna | azione | è buona o rea di sua natura, e che si salvavano gli uomini |
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della perfetta virtù, cioè un bene morale che viene dall' | azione | che Iddio fa nell' anima nostra senza la nostra libera |
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essere la causa pienamente sufficiente a compiere quell' | azione | (o complesso di azioni). Altrimenti nell' uomo vi avrebbe |
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con un movimento finale , quando termina e riposa la sua | azione | nell' oggetto e subordina al detto oggetto tutti gli altri |
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passione personale, sia che si faccia per un atto libero, o | azione | personale; la passione o l' azione della persona è sempre |
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per un atto libero, o azione personale; la passione o l' | azione | della persona è sempre con esso lei connessa fisicamente. |
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poichè altro è esser proprio d' una persona come una sua | azione | libera, ed altro esser proprio della persona come una sua |
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che ella non sia propria d' una persona intendendo come | azione | personale . E con questa distinzione si conciliano delle |
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umana possa mettersi in essere, non da una loro propria | azione | o passione, ma dall' azione di un' altra persona; come chi |
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essere, non da una loro propria azione o passione, ma dall' | azione | di un' altra persona; come chi patteggiasse che se un' |
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ogni pensiero risulta da due elementi distinti, cioè dall' | azione | dello spirito che pensa (nel che sta propriamente la natura |
Principio supremo della metodica -
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intelletto e la volontà per gustarla; ma la sensazione come | azione | veniente da' corpi esterni al suo è quella, ch' egli |
Principio supremo della metodica -
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e fedele servitù molti animali. Al principio stesso di un' | azione | secreta, scambievole delle anime convien forse attribuire |
Principio supremo della metodica -
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Ma oltre i parziali piaceri fisici, che tengono dietro all' | azione | conveniente, vi ha un piacere inerente all' azione stessa; |
Principio supremo della metodica -
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all' azione conveniente, vi ha un piacere inerente all' | azione | stessa; perocchè a chi più opera, par di più vivere. Laonde |
Principio supremo della metodica -
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ed ai participŒ che sono veri nomi che segnano i primi l' | azione | e i secondi l' agente (1). E qui cade in acconcio tornare a |
Principio supremo della metodica -
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a lui ». Egli è certo, che la natura nel bambino ha un' | azione | benefica, la quale deve rispettare l' educatore e ben |
Principio supremo della metodica -
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Ora, ella è cosa veramente ardua il conoscere quest' | azione | della natura e la sapienza dei suoi fini, e pochi sono |
Principio supremo della metodica -
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quelli, che sentano intimamente con quanta religione quest' | azione | voglia essere rispettata. Si vuole sempre far troppo; la |
Principio supremo della metodica -
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è corto l' intendimento dell' educatore; e colla sua | azione | positiva ottiene il contrario, cioè agitazione, turbazione, |
Principio supremo della metodica -
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sono indiscrete e non intervengono a mutare e alterare l' | azione | naturale del bambino, come sogliono far queste. 3 Le |
Principio supremo della metodica -
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che ciò che è veramente animato eserciti sul fanciullo un' | azione | veniente dall' anima, benchè per mezzo del corpo e |
Principio supremo della metodica -
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un fatto che si verifichi ed accerti, l' effetto di quest' | azione | nel bambino è un sentimento , e non dee confondersi col |
Principio supremo della metodica -
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affermati con questa percezione in conseguenza della | azione | esercitata da essi nel suo senso. Tale è la ragione onde il |
Principio supremo della metodica -
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è un bene dato in merito e premio dell' altrui buon' | azione | da chi l' ha ricevuta (2). In tutti questi casi l' amor del |
Principio supremo della metodica -
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altre volte da lui provato e gli suscita l' affezione e l' | azione | corrispondente (1). Giudizio non si dà, se non in un essere |
Principio supremo della metodica -
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il linguaggio, cioè mediante i verbi che segnano appunto l' | azione | delle cose. Mi si permetta qui d' aggiungere ancora le |
Principio supremo della metodica -
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per dire, che « « le idee di collezioni si formano dall' | azione | degli oggetti sensibili sui nostri organi, come si |
Principio supremo della metodica -
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all' azione; 2 suscitata poi, il produrre ella un' | azione | maggiore di quella che sarebbe proporzionata allo stimolo |
Principio supremo della metodica -
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essere guidate come conviene. Quanto alla quantità d' | azione | , non dee già esser soppressa l' azione naturale del |
Principio supremo della metodica -
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alla quantità d' azione , non dee già esser soppressa l' | azione | naturale del fanciullo, nè eccitata; ma soltanto moderata |
Principio supremo della metodica -
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e, per quanto si può, ad ogni bisogno per soccorso, ad ogni | azione | per aiuto, ad ogni cagione di letizia per rendimento di |
Principio supremo della metodica -
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come se io al solo vedere il fuoco gli attribuisco l' | azione | del riscaldare; come rispetto agli oggetti meramente |
Principio supremo della metodica -
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intellezioni, perocchè chi scrive non fa che aggiungere l' | azione | delle mani a disegnare quel carattere che già conosce, onde |
Principio supremo della metodica -
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onde non ha debito d' aggiungere conoscenza, ma solo | azione | esterna, che va tanto bene unita all' azione intellettuale, |
Principio supremo della metodica -
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ma solo azione esterna, che va tanto bene unita all' | azione | intellettuale, colla quale l' unì quasi individualmente la |
Principio supremo della metodica -
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il soggetto. Tale sarebbe trattandosi di predicare un' | azione | d' un agente. Noi abbiamo veduto che gli astratti di azioni |
Principio supremo della metodica -
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l' agente dall' atto suo, considerar l' agente e l' | azione | come parti o elementi d' un solo soggetto, il che è l' |
Principio supremo della metodica -
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sì intellettivo che morale del fanciullo. L' attribuire un' | azione | a un soggetto non è ancor che riconoscere un fatto per se |
Principio supremo della metodica -
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di porre in un ente l' azione. Ma se dopo avere io unito l' | azione | e il soggetto e così formatone un tutto solo, l' agente, di |
Principio supremo della metodica -
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agente, di nuovo considero l' agente e distinguo in lui l' | azione | e il soggetto come due elementi d' un solo tutto; io con |
Principio supremo della metodica -
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con ciò m' apro il campo a trovare la relazione tra quell' | azione | e quel soggetto, ogni relazione. Non mi mancherà che un |
Principio supremo della metodica -
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stimare tanto più il soggetto quant' è più stimabile l' | azione | ». Questo passo lo farò all' ordine seguente: nel sesto |
Principio supremo della metodica -
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è necessità fisica. Che il fanciullo per una data sua | azione | debba trarre o premio o castigo è necessità libero7fisica; |
Principio supremo della metodica -
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un corrispondente orrore e dolore, ogni qualvolta pone l' | azione | contraria all' esigenza delle cose. Questo è un principio |
Principio supremo della metodica -
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col quale giudichi e condanni se stesso qual reo. Fra l' | azione | ch' egli pone e concepisce, e le cose di cui egli sente l' |
Principio supremo della metodica -
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dirigersi a favore dell' una o dell' altra più tosto per | azione | istintiva e spontanea, che per una preferenza razionale. Ma |
Principio supremo della metodica -
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prima d' ora; che egli si è formato gli astratti di | azione | e della bontà ed eccellenza delle azioni; ch' egli di più |
Principio supremo della metodica -
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nel secondo stadio l' uomo non può venir tosto all' | azione | cedendo all' impulso morale della natura, ma per operar |
Principio supremo della metodica -
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di questo fatto si è, che per conoscere colpevole un' | azione | che non fa dolore a nessuno, il fanciullo dee usare di una |
Principio supremo della metodica -
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di una norma ideale, là dove per conoscere colpevole un' | azione | che reca dolore, egli non ha bisogno di far uso, che di una |
Principio supremo della metodica -
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da qualche reale azione. Ora quando noi soffriamo qualche | azione | nel sentimento nostro concludiamo, che un reale esiste; nè |
Principio supremo della metodica -
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perchè la loro rappresentazione, cioè la loro | azione | nel sentimento nostro è perfetta. Nella veglia stessa se l' |
Principio supremo della metodica -
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le illusioni. Alle illusioni adunque sono cacciati dall' | azione | d' incitamenti esterni. Ma alle illusioni libere, a quegli |
Principio supremo della metodica -
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avere in tali fenomeni, talora improvisi e momentanei, l' | azione | dell' angelo delle tenebre è cosa segreta e nascosta all' |
Principio supremo della metodica -
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una seconda mente, diversa da quella prima che con un' | azione | permanente, e senza discorso, ogni cosa abbraccia. Ora è |
Sulle categorie e la dialettica -
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in che modo. La prima mente produce le altre coll' | azione | colla quale determina i generi sommi ad essa essenziali in |
Sulle categorie e la dialettica -
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azione, secondo Plotino, il qual teme che dandogli qualche | azione | già svanirebbe il concetto del puro uno ( «to haplos en») |
Sulle categorie e la dialettica -
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quando continuando ad operare ed andando quindi colla sua | azione | fuori di sè, fuori da quello che la costituisce secondo la |
Sulle categorie e la dialettica -
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coll' accennata incoerenza, ma anche il conato e l' | azione | d' introdursi nell' anima, producendo così la generazione , |
Sulle categorie e la dialettica -
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si stringono in uno il principio del pensare ( «o nus»), l' | azione | del pensare ( «noesis»), e il termine od oggetto del |
Sulle categorie e la dialettica -
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d' altro ordine più elevato, la quale, esercitando l' | azione | sopra l' oggetto così lavorato, separa in essa la stessa |
Sulle categorie e la dialettica -
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accade quando gli enti inclinano l' uno all' altro, o hanno | azione | o passione tra loro (3). Quindi è che talora la relazione |
Sulle categorie e la dialettica -
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Ancora, la nona categoria dimostra il pregiudizio che l' | azione | e la passione siano reciproche; quando ci sono passioni ed |
Sulle categorie e la dialettica -
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argomento della Cosmologia; quanto alla terza di reciproca | azione | o d' enumerazione de' possibili, perviene all' unità |
Sulle categorie e la dialettica -
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l' argomento da questo principio: « « Ogni cominciamento d' | azione | suppone uno stato anteriore della causa non ancor operante, |
Sulle categorie e la dialettica -
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non è applicabile, perchè si può concepire benissimo un' | azione | che non sia cominciata, e che faccia cominciare l' effetto: |
Sulle categorie e la dialettica -
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sicchè vi abbia il cominciamento nell' effetto e non nell' | azione | della causa. Così Iddio può e dee aver creato il mondo con |
Sulle categorie e la dialettica -
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causa. Così Iddio può e dee aver creato il mondo con un' | azione | che non ha mai cominciato, con un' azione eterna: e con |
Sulle categorie e la dialettica -
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il mondo con un' azione che non ha mai cominciato, con un' | azione | eterna: e con quest' azione eterna produsse il |
Sulle categorie e la dialettica -
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non ha mai cominciato, con un' azione eterna: e con quest' | azione | eterna produsse il cominciamento delle cose che sono l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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. La libertà non è certamente determinata ad agire dall' | azione | d' una causa efficiente che la distruggerebbe; ma non opera |
Sulle categorie e la dialettica -
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ha però un suo secreto fine in far ciò, e dispiega un' | azione | oltremodo benefica, la quale consiste in conservare appunto |
Sulle categorie e la dialettica -
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che l' Io, ossia la consapevolezza d' un principio d' | azione | intellettiva che pronunzia sè stesso, non può spiegarsi se |
Sulle categorie e la dialettica -
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d' essere fattizia, e d' aver bisogno d' una causa e di un' | azione | che la ponesse in essere. La verità del principio della |
Sulle categorie e la dialettica -
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solo in quanto egli si pone ed in quanto egli è attivo: l' | azione | è il carattere fondamentale dell' Io » », non hanno valore, |
Sulle categorie e la dialettica -
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in me con un atto mio proprio di riflessione, e però l' | azione | è il suo carattere fondamentale, perchè la riflessione è |
Sulle categorie e la dialettica -
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potuto dire di più, che il carattere di ogni ente è un' | azione | , presa questa parola in senso generalissimo, perchè l' |
Sulle categorie e la dialettica -
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dunque concludere esser falso il principio, « che l' | azione | di porre sè stesso supponga un Io puro ed assoluto »; |
Sulle categorie e la dialettica -
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porre sè stesso supponga un Io puro ed assoluto »; quest' | azione | altro non suppone, che uno spirito che afferma sè stesso, |
Sulle categorie e la dialettica -
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E` falso anche il principio presupposto da Fichte « che l' | azione | non si possa concepire senza una resistenza »; così si |
Sulle categorie e la dialettica -
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la creazione che è la massima azione; 7 Quand' anco l' | azione | avesse bisogno d' una resistenza per esercitarsi, ciò non |
Sulle categorie e la dialettica -
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ammettere che l' Io ponga il mondo, non si può spiegare l' | azione | che l' Io esercita sul mondo. [...OMISSIS...] Giudizio |
Sulle categorie e la dialettica -
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dedotta la necessità della resistenza come condizione dell' | azione | e della coscienza che l' Io vuol porre. E quanto poi non è |
Sulle categorie e la dialettica -
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poi attribuisce al suo porre in sè e per sè , che è l' | azione | essenziale della ragione, un altro senso; dal quale prende |
Sulle categorie e la dialettica -
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degli enti intellettivi; c ) nella quantità di potenza e d' | azione | attuale di tali enti. Niuna ripugnanza vi ha a concepire |
Sulle categorie e la dialettica -
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uno di meno: niuna ripugnanza che le doti, la potenza e l' | azione | complessiva fosse maggiore o minore di quello che è. |
Sulle categorie e la dialettica -
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è l' atto dello spirito, essa è reale; giacchè ogni | azione | di cosa reale è reale. Ma l' essenza pura è l' oggetto di |
Sulle categorie e la dialettica -
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un complesso di singoli reali, i quali hanno de' vincoli d' | azione | e di passioni reali tra loro; e la varietà non esiste |
Sulle categorie e la dialettica -
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a ulteriori ordini d'idee, sia necessaria la reciproca | azione | di più menti associate; il che verrebbe ad essere oggetto |
Psicologia delle menti associate -
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Rivoluzione e dell'Impero avevano suscitato e chiamato in | azione | un elemento fino allora appartato, l'elemento Slavo. Voi |
Doveri dell'uomo -
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una inordinazione della volontà , un male morale in un' | azione | contraria alla legge, può ammettere l' obbligo di evitarla |
Il razionalismo -
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COLPEVOLE se non gli adopera; ma chi non vede in tale | azione | alcun male, non può riconoscere nè pur COLPA in colui che |
Il razionalismo -
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essi sempre dire a propria scusa, che se fanno qualche | azione | opposta alla legge per impotenza dell' opposto, non è |
Il razionalismo -
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significa un libero7positivo , un atto, vera causa dell' | azione | peccaminosa [...OMISSIS...] ; e talora significa un |
Il razionalismo -
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uso della ragione, di cui parla S. Tommaso, che rende l' | azione | involontaria e, come noi diciamo, non libera, e quindi |
Il razionalismo -
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sono contentato d' esigere universalmente a costituire un' | azione | necessaria, che la passione sia urgentissima e repentina, |
Il razionalismo -
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si rende ancora più difficile ad avverarsi il caso dell' | azione | necessaria; e mentre il comune de' teologi si limita a |
Il razionalismo -
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pressante. Ora quelle condizioni, che io posi acciocchè una | azione | si possa credere necessaria , il sig. C. asserisce che |
Il razionalismo -
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, il sig. C. asserisce che furono apposte acciocchè l' | azione | si possa dir libera, capovolgendo tutto il mio sentimento. |
Il razionalismo -
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tutto il mio sentimento. Sicchè mentre io dico, che l' | azione | non è mai necessaria, se la passione non sia urgentissima |
Il razionalismo -
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che l' abito buono non fu da me posto qual condizione dell' | azione | libera, ma quale aiuto, pel quale l' azione diviene libera |
Il razionalismo -
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dell' azione libera, ma quale aiuto, pel quale l' | azione | diviene libera anche quando ella tale non sarebbe per l' |
Il razionalismo -
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enumerare le condizioni da me richieste, acciocchè un' | azione | possa credersi necessaria, la principale di tutte, senza la |
Il razionalismo -
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condizioni e circostanze abbiano luogo in questa o quell' | azione | particolare. A ragion d' esempio alcuno dirà, che la |
Il razionalismo -
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stata realmente così urgente e così pressante in una data | azione | da trascinare la spontaneità ed impedire l' arbitrio della |
Il razionalismo -
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stessa potenza che già esce e realmente si separa colla sua | azione | quando emette le sue appetizioni, o volizioni; 3 E questi |
Il razionalismo -
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uomo abbia tempo a considerar la legge e a confrontare l' | azione | oggettivamente malvagia con essa, e questo accade ne' primi |
Il razionalismo -
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mortale, a costituire il quale non basta che intervenga l' | azione | personale o la libera, ma si esige che l' oggetto stesso |
Il razionalismo -
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o la libera, ma si esige che l' oggetto stesso dell' | azione | sia personale , e però che abbia ragione di fine ultimo. Di |
Il razionalismo -
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non totale: e dato che intervenga qualche disordine nell' | azione | personale non sarà tale da staccar la persona dall' oggetto |
Il razionalismo -
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dal lume di sua ragione, che per se solo non esercita un' | azione | su di lui realmente sensibile (cioè al modo che è sensibile |
Il razionalismo -
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di lui realmente sensibile (cioè al modo che è sensibile l' | azione | delle cose reali di cui ha percezione); ed è attratto |
Il razionalismo -
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condizione delle cose è ben altra. Se da una parte v' ha l' | azione | reale del bene animale, che a sè l' attira, dall' altra v' |
Il razionalismo -
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nell' anima non solo idealmente ma anche realmente. L' | azione | del qual bene, che è Dio, di sua natura (se il libero |
Il razionalismo -
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far credere quasi che non passi una gran differenza tra l' | azione | viziosa e la virtuosa. E avvertite bene che nominando la |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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dalla Chiesa, il quale non mette nessun limite all' | azione | esterna de' suoi membri, ma vuole che quest' azione sia |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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all' azione esterna de' suoi membri, ma vuole che quest' | azione | sia regolata in tutto dall' ubbidienza. Nè Iddio lasciò mai |
Epistolario ascetico - Vol. IV -
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un ente reale sensibile, se non in quanto egli esercita un' | azione | nel mio sentimento. Questo è tutto ciò che io posso |
Gioberti e il panteismo -
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un' altra sostanza: egli è questo il fatto. Si dà dunque l' | azione | sostanziale tra le cose; poichè l' agente è sostanza. Se |
Gioberti e il panteismo -
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cioè un reale agisce sull' altro, un reale riceve l' | azione | dell' altro, ma niente può agire sopra di Dio, il quale è |
Gioberti e il panteismo -
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sentimento, dal sentimento che ci costituisce, e poi dall' | azione | delle cose stesse reali su di noi, la quale da noi si |
Gioberti e il panteismo -
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ricorrevamo col Rosmini non meno che col senso comune, all' | azione | che esse esercitano immediatamente sopra di noi |
Gioberti e il panteismo -
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sopra di noi producendoci i sentimenti. Ma poichè quest' | azione | e questi sentimenti non possono esser più che materia di |
Gioberti e il panteismo -
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dice, « « la materia creata non si può disgiungere dall' | azione | creatrice » ». La qual ragione acciocchè sia efficace a |
Gioberti e il panteismo -
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dee voler dire che la materia creata è così congiunta coll' | azione | creatrice che forma con essa una cosa sola pensabile; |
Gioberti e il panteismo -
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Che se la materia creata forma una cosa sola coll' | azione | creatrice, in modo da costituire un solo ed unico oggetto |
Gioberti e il panteismo -
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la materia creata formi una cosa sola con Dio, perocchè l' | azione | creatrice è Dio stesso, e d' altra parte Dio appunto, a |
Gioberti e il panteismo -
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la ragione appunto, che questa non si può disgiungere dall' | azione | creatrice, la quale azione è Dio stesso. E in fatti egli |
Gioberti e il panteismo -
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non si può disgiungere dall' azione creatrice, la quale | azione | è Dio stesso. E in fatti egli dovea precipitare a questo |
Gioberti e il panteismo -
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non sono in Dio loro causa, ma sono il termine dell' | azione | di questa causa. Dunque se noi vedessimo Iddio solo, senza |
Gioberti e il panteismo -
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Perocchè prendono la parola liberamente per indicare un' | azione | spontanea non legata, non determinata da alcun principio |
Gioberti e il panteismo -
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creature. Dunque, secondo la sua dottrina, Iddio coll' | azione | creatrice trapassa nelle cose create, ed è per questo che |
Gioberti e il panteismo -
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che fa lo spirito come pensiero a Dio, mediante l' | azione | creatrice. Il pensiero dunque dell' uomo che ascende a Dio, |
Gioberti e il panteismo -
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da noi percepita, quando noi ne sentiamo in noi stessi l' | azione | sua propria, cioè un' azione tale che non può venirci |
Gioberti e il panteismo -
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ne sentiamo in noi stessi l' azione sua propria, cioè un' | azione | tale che non può venirci altronde, e però atta a |
Gioberti e il panteismo -
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o giudizio pratico, col quale dica internamente che l' | azione | che farà è a lui buona. Questo secondo verbo volontario è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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buona con questo verbo pratico dell' uomo è un' | azione | spettante a qualche altra potenza inferiore, in tal caso l' |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Figlio (3), tuttavia questo traimento è nell' ordine dell' | azione | e non in quello della cognizione, e però resta nascosto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a considerare che la grazia , la quale consiste in un' | azione | deiforme che Iddio immediatamente esercita nelle anime |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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soprannaturale è anche reale , perocchè in questo vi ha un' | azione | della sussistenza divina nell' anima umana: di maniera che |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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di essa. Altro è dunque la sapienza e virtù adoperata nell' | azione | di Dio creante, e questa è l' essenza di Dio semplice ed |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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partecipazione limitata di essere relativo, che colla sua | azione | non può uscire dai limiti e dalla relatività dell' essere; |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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è l' essere per se stesso, assoluto, infinito, onde l' | azione | sua termina sempre all' essere, non è limitato all' essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fuori del Verbo, relativamente poi a Dio ed alla sua | azione | creante nel Verbo. E poichè noi esprime una relazione |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non può passare dal non essere all' essere se non per un' | azione | creante, per la volontà creante, senza che l' idea ancora |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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la materia sussista come termine, e dai quali riceva l' | azione | ed il movimento che in essa si scorge. Il che è |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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d' oggetto. La moralità di forma è quella che rende l' | azione | buona ed ordinata, quantunque l' azione abbia per oggetto |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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quella che rende l' azione buona ed ordinata, quantunque l' | azione | abbia per oggetto cosa materiale e non morale, come il |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e invece di percorrere indivisamente i tre gradi dell' | azione | animale, intellettuale e morale, si arrestò a' due primi, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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a ciò che ella ha per natura sua, senz' altra aggiunta o | azione | esteriore: 2 Che cosa s' intende per la risurrezione, opera |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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alcuna giunta dal di fuori, non venga fatta in lei alcuna | azione | da qualche agente a lei straniero, l' anima umana separata, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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spiriti puri, ma essi hanno nulladimeno una relazione e un' | azione | sui corpi. Come i corpi sono il termine attivo della vita |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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le ordinarie leggi fisiche che presiedono alla mutua | azione | dei corpi fra loro: ma non così il corpo eucaristico di |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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azione, che è tutt' altro che una trasmutazione, con un' | azione | la cui natura non ha niente di simile alle azioni della |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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perfettissima di tutte, che rimane nondimeno priva d' ogni | azione | propria fuori di sè medesima, nè può conoscere altro, nè |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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è detto da Aristotele fattivo : quel pensiero poi la cui | azione | non esce dal subietto pensante o è speculativo se è una |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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specie sensibili non sono punto nè poco ne' corpi, ma coll' | azione | de' corpi sull' organo sensorio del vivente si suscitano in |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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che in questo sono in atto, ne' corpi in potenza, perchè l' | azione | di questi le suscita (3). Sia, ma in tal caso si vuol dire |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la materia, o termine dell' atto, senza avere nessuna | azione | nè sulla potenza che produce l' atto, nè sull' atto |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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dottrina aristotelica. Avendo Aristotele tolto a Dio ogni | azione | sul mondo e lasciatogli solo l' essere appetibile, molti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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la vita, la forma dalla natura. Ma come si derivi quest' | azione | non lo dice chiaramente. Al primo cielo, che contiene tutti |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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primo cielo, e anche questo non l' eccita operando, ma l' | azione | sta tutta nelle nature finite, cioè nell' appetito del |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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moto o in quiete »: e mostra che colla quiete può stare un' | azione | immanente, e questa come cosa più onorabile appartiene a' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. II -
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poichè in questo caso di disunione comincierebbe l' | azione | del Tribunale, e dall' istante che comincia quest' azione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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azione del Tribunale, e dall' istante che comincia quest' | azione | le persone legate insieme diventano relativamente alla |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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istituzione si cauteli contro la propria azione, la propria | azione | dunque è diversa dall' azione con cui si cautela, e questa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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la propria azione, la propria azione dunque è diversa dall' | azione | con cui si cautela, e questa viene dopo di quella: questa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di calcolarne l' azione; ma che però vede essere quest' | azione | di una forza irresistibile quando prendesse una direzione |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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quale dei due sistemi s' ottiene tale scopo con una | azione | minore? Certo con quello della rappresentazione politica: |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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del sistema dell' utilità? egli non ne ha veruno. La sua | azione | è infinita come l' arbitrio: egli suppone, che far si possa |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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esige una mutazione minore, e che ottiene lo scopo con una | azione | minore? Tutti s' accordarono pertanto a queste ragioni, che |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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di quest' ultima Assemblea, ed hanno esercitata tutta l' | azione | che potevano esercitare. D' altro lato la non |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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della società e degli uomini che la compongono con una | azione | incessante avere sospinti verso della medesima i civili |
Filosofia della politica. Della naturale costituzione della società civile -
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poichè in questo caso di disunione comincierebbe l' | azione | del Tribunale, e dall' istante che comincia quest' azione |
Filosofia politica naturale -
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azione del Tribunale, e dall' istante che comincia quest' | azione | le persone legate insieme diventano relativamente alla |
Filosofia politica naturale -
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istituzione si cauteli contro la propria azione, la propria | azione | dunque è diversa dall' azione con cui si cautela, e questa |
Filosofia politica naturale -
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la propria azione, la propria azione dunque è diversa dall' | azione | con cui si cautela, e questa viene dopo di quella: questa |
Filosofia politica naturale -
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di calcolarne l' azione; ma che però vede essere quest' | azione | di una forza irresistibile quando prendesse una direzione |
Filosofia politica naturale -
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quale dei due sistemi s' ottiene tale scopo con una | azione | minore? Certo con quello della rappresentazione politica: |
Filosofia politica naturale -
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del sistema dell' utilità? egli non ne ha veruno. La sua | azione | è infinita come l' arbitrio: egli suppone, che far si possa |
Filosofia politica naturale -
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esige una mutazione minore, e che ottiene lo scopo con una | azione | minore? Tutti s' accordarono pertanto a queste ragioni, che |
Filosofia politica naturale -
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di quest' ultima Assemblea, ed hanno esercitata tutta l' | azione | che potevano esercitare. D' altro lato la non |
Filosofia politica naturale -
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della società e degli uomini che la compongono con una | azione | incessante avere sospinti verso della medesima i civili |
Filosofia politica naturale -
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viene in essa qualche cosa creata quand' essa intende: l' | azione | della prima verità sopra di lui è ciò che forma la sua |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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verità sopra di lui è ciò che forma la sua intelligenza: l' | azione | degli altri esseri è ciò che produce le sue cognizioni (1). |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il toglie da ogni ozio, e lo stimola ad una operosa | azione | non solo in beneficio di se medesimo, ma in beneficio di |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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i governati come anteriori a' suoi propri, e che la sua | azione | non usurpi su di quelli cosa alcuna, ma li seguiti. |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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che in esso si trovi. Le facoltà sono certi principii d' | azione | che contengono virtualmente una specie astratta di atti , e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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evitare colla previdenza, e tutto ciò manco sia fatto con | azione | diretta e faticosa, di quello che sia con indiretta e |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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cristiani a dover sapere, che il pregio vero di qualunque | azione | nostra è quello d' essere volta a Dio, e d' essere |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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il quale è nulla per la vita eterna. Mostrate, che un' | azione | fatta in nome di Gesù Cristo vuol dire fatta per dare |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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di essa viene, non avere già più per l' uomo cristiano | azione | veruna onesta in questo mondo, la quale sia veramente bassa |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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In primo luogo persuadetele, che il mangiare per sè è | azione | che non aggiunge dignità veruna all' uomo, poichè anche gli |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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negata. Se si suppone che dalla passione sofferta dall' | azione | della sostanza reale resti qualche cosa nell' intelletto, a |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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possa essere intelligibile. Dice che la forma, in quest' | azione | della sostanza reale sull' intelletto, si separa, e |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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Non c' è bisogno di cercare il termine passivo della sua | azione | fuori dell' anima. Oltre questo agire poi e patire dell' |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che il moto, secondo l' uso di Platone, si prende per | azione | in genere, senza che involga di necessità il concetto di |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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ed efficiente nell' anima, ivi ripose Platone un' intima | azione | vitale o moto continuo, e l' origine del moto all' altre |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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che si fa senza strepito e suono, [...OMISSIS...] , ed è l' | azione | dell' interna sua vita di sentimento e d' intelligenza |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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dell' anima intellettiva coll' essenza involge un' | azione | reciproca, perchè dice che il conoscere , che appartiene |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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generi di cause relativamente all' ultimo termine della sua | azione | in basso, e viceversa relativamente al suo primo principio |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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se stessa non si dà al male, non si perde più per nessuna | azione | esterna. Convien sapere che quella potenza, la quale |
Epistolario ascetico Vol.III -
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tutte le cose proprie, e un campo vasto, anzi illimitato di | azione | quant' è illimitato l' amor di Dio per gli uomini e la sua |
Epistolario ascetico Vol.III -
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Intanto non conviene nulla ommettere per attemperare l' | azione | di queste, e dare luogo all' azione di que' motivi. La |
Epistolario ascetico Vol.I -
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per attemperare l' azione di queste, e dare luogo all' | azione | di que' motivi. La grazia viene in soccorso: ella fa |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e senza che possiamo rimproverare a noi stessi nessuna | azione | particolare gravemente peccaminosa; e quindi diminuisce la |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e la disutilità nelle azioni umane, non ci può essere | azione | alcuna che non sia essenzialmente licenziosa e |
Questioni politico religiose -
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