Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: azione

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l'  azione  del principio razionale dalla sua attività combinata colla
altra origine è perciò stesso difficile, perchè non si dà  azione  razionale che non tenga dei due termini, l' oggetto e il
rappresentato nei vari effetti prodotti dalla sua  azione  in vari sensorii. Questa sintesi è da noi ancora detta
dei sensorii; ond' è che al corpo agente appartiene un'  azione  sola nel principio sensitivo, ed un' altra nel termine di
come sono quelli che fanno sentire l' immediata  azione  dell' ente nel sentimento, la quale azione a noi lo
l' immediata azione dell' ente nel sentimento, la quale  azione  a noi lo rappresenta; ma gli effetti mediati ed esterni,
esperimenti, il quale bisogno è « l' istinto di compire un'  azione  incominciata ». Nè si può dire che l' uomo dovrebbe tosto
suo proprio godimento. Il primo di questi due principŒ di  azione  e gradi di attività costituisce la vita diretta dell' uomo;
E qui di nuovo ci piace osservare che, essendo la spontanea  azione  dell' anima più che altro quella che dirige la proporzione
della immaginazione e il principio unico, da cui viene l'  azione  vitale del sensorio. Questo principio, adunque, si lascia
Questo principio, adunque, si lascia suscitare all'  azione  dalla concorrenza di quella moltitudine di stimoli, e la
e la sua spontaneità si determina a quella maniera di  azione  complessa, che fra tutte gli è più facile e più piacevole.
che la sensazione non si produca in ragione dell' assoluta  azione  dello stimolo esterno, ma della proporzione fra i varii
quello per cui egli disponesse del corpo, sottraendolo all'  azione  di tutte le altre forze sensifere, o rendendo nulla una
i pori e i meati, ecc.. L' istinto sensuale non è che un'  azione  continuata dell' istinto vitale, e propriamente della terza
atteggiamenti e movimenti del sentimento corrisponde un'  azione  nel corpo animato e nella materia del medesimo, secondo il
in tutte le parti di lui in che ella agisce, e questa  azione  più o meno efficace senza determinata misura; e la
nuovi stimoli, e così via. Rammentiamo la connessione ed  azione  reciproca dei tre visceri principali della macchina umana,
in natura, o certo che se ne forma lo stampo con un' unica  azione  di un unico principio, che in uno esteso molteplice termina
meccanica del sangue, che inaffia il cervello, nè dall'  azione  chimica, che può esercitare su di esso il sangue rosso;
può vivere se non a questa condizione. Infatti, cessata l'  azione  della vita animale, appariscono nei cadaveri incontanente
lungi d' essere forzata nella sua azione, ha in questa  azione  medesima il suo stato naturale e spontaneo; che quindi lo
aiutare un tale movimento, questa dovrà esercitare una tale  azione  sulle molecole, che procuri loro tale una reciproca
e la determina? A ragione d' esempio, se la reciproca  azione  del polmone, del cuore e del cervello procede dall'
del cervello procede dall' attività animale, perchè questa  azione  non è maggiore? Perchè la circolazione non si fa più
seguente: « L' istinto sensuale opera con una quantità di  azione  proporzionata al sentimento onde muove, e continuata fino
il sentimento. Dal piacere che l' animale trova nell'  azione  dell' istinto. Ma che cosa determina il piacere, che l'
che cosa determina il piacere, che l' animale trova nell'  azione  dell' istinto? Non altro che l' organizzazione più o meno
benchè scelga i moti più facili. Quindi, acciocchè la sua  azione  non cessi, è d' uopo che prima ch' egli finisca di operare,
il cervello che trasmette l' eccitamento pei nervi, l'  azione  dei corpi esterni e le sostanze liquide proprie del corpo
all' azione, lo trattiene dall' operare e ne modifica l'  azione  senza che per tutto ciò ne cangi la natura, ovvero
animale, il movimento, che vi producono, comincia ad essere  azione  animale, solo allorquando incomincia la sensazione; sicchè
seguenti. Talora il sentimento, dal quale parte l'  azione  o la passione animale, è una sensazione esterna. - Se si
che la forza unitiva congiunge in uno, e determinano l'  azione  di quel moto. Questa fuga è un atto dell' istinto sensuale
mobilità avversiva . E` da notarsi che ogniqualvolta l'  azione  o funzione animale non viene determinata da una sola
fenomeni. Talora il sentimento, dal quale incomincia l'  azione  o la passione animale, è una sensazione delle pareti
sensitivo si ribella alla molestia che prova, trae in  azione  più organi per liberarsene; l' istinto sensuale anche qui
di liberarsi dalla molestia che egli prova; la sua  azione  e il termine della medesima non eccede l' ordine
nulla ostante avvertire che non manca mai intieramente l'  azione  del sistema cerebro7spinale, anche quando il principio
della natura . Taluno opporrà che non sempre, non in ogni  azione  della sua animalità l' uomo ha coscienza che un sentimento
numerosissimi ed effusi, hanno virtù di trarre in  azione  i più grandi muscoli. E che cosa è la noia, a ragion d'
da lui acquisita. Ma si avvera sempre la condizione che l'  azione  sensibile dei due organi sia identica di forma, e non
acquista tale un' abitudine di così adoperarli che la loro  azione  uniforme sembra poi naturale anzichè abituale . Infatti può
ammette tali capricci e fa sempre ciò che gli conviene. L'  azione  dunque simultanea e uniforme degli organi simmetrici è
all' abitudine; ma è dovuto alla natura che, data questa  azione  simultanea e simmetrica, sorga nell' anima un unico
fondamentale unico, e ad un unico sentimento una unica  azione  animale. Dunque l' atto dell' istinto vitale, che agisce in
non meno fisiologiche che patologiche; giacchè se l'  azione  unica viene modificata ed affetta, forza è che se ne
di simpatiche, appunto perchè procedenti da una medesima  azione  del principio sensitivo. Ma oltre queste simpatie, che si
primo, ne è un effetto adeguato al primo. Ora, quale è l'  azione  propria dell' istinto sensuale? Questa azione sta racchiusa
quale è l' azione propria dell' istinto sensuale? Questa  azione  sta racchiusa nel solo fenomeno soggettivo. L' abbiamo
sensuale adunque non erra mai, se si considera la sua  azione  quale è entro la propria sfera; mantiene sempre la sua
propria legge di dare al sentimento l' atteggiamento e l'  azione  più piacevole fra tutte che gli sono possibili, cioè che il
sapienza del Creatore ha certo precedentemente accordata l'  azione  dell' istinto sensuale coi movimenti muscolari, che servono
giusti limiti, non conviene dimenticare quei mali che l'  azione  del principio sensuale, benchè in sè stesso tendente sempre
un vero errore, a cui soggiace l' istinto sensuale, o se l'  azione  sua, benchè diretta al luogo del dolore simpatico, ivi non
stimolo irritante. Ma quale è la forma, che prende questa  azione  propulsatrice? Una tal forma dipende tutta dall'
fisiche e chimiche, in quanto mantengono qualche  azione  indipendente dal sentimento dell' animale, possono opporre
ragion d' esempio, se l' irritazione è negli intestini, l'  azione  dell' istinto sensuale trae seco l' effetto del movimento
mettere in movimento, e però i movimenti prodotti dalla sua  azione  sono molti e minimi, e hanno sede principalmente nei minimi
alcune parti del continuo animato si sottraggono all'  azione  dell' istinto vitale, dividendosi e disorganizzandosi,
vivente, nè fanno forza per discontinuarla e sottrarla all'  azione  del principio vitale; e però lungi dal distruggere il
e dato il dolore, l' istinto sensuale tosto si pone in  azione  per secondare la prima e sottrarsi al secondo. Questa
per secondare la prima e sottrarsi al secondo. Questa  azione  dell' istinto sensuale trae dietro a sè altri movimenti
eccitamento. In questi movimenti conseguenti all'  azione  dell' istinto sensuale si deve distinguere: La quantità d'
riceve l' istinto sensuale, e perciò la quantità della sua  azione  radicale. Questa non oltrepassa il grado limitato dalla
o minore del corpo umano; 3) più o meno intenso; quindi l'  azione  radicale dell' istinto sensuale può essere più o meno
e precipitosa. La quantità della continuazione dell'  azione  dell' istinto sensuale . L' istinto sensuale, dopo ricevuto
Il vantaggio o il danno dell' animalità, che succede all'  azione  dell' istinto sensuale. Se l' azione dell' istinto sensuale
che succede all' azione dell' istinto sensuale. Se l'  azione  dell' istinto sensuale trae seco dei movimenti nell'
di quelli che sottraggono addirittura la materia bruta all'  azione  del principio vitale, la discontinuano e la disorganizzano,
tutta la vita animale. In essa si alterna perpetuamente l'  azione  dell' istinto vitale e l' azione dell' istinto sensuale. L'
alterna perpetuamente l' azione dell' istinto vitale e l'  azione  dell' istinto sensuale. L' istinto vitale, generando la
sensuale, generando il movimento, dà la materia all'  azione  dell' istinto vitale. In capo a questa continua vicenda
due modi di operare, il vitale e il sensuale, un' alterna  azione  in sè stessa morbosa, e nel suo esito conducente o alla
cosa indubitata che lo stato di sanità è condizionato all'  azione  continua di stimoli, quali sono l' aria, la luce, il cibo,
ogni altro processo morboso; ma sì alle leggi dell' alterna  azione  dell' istinto vitale e dell' istinto sensuale, delle
eccesso di stimolo, altro inopportunità; altro aumento di  azione  vitale, altro azione vitale aberrata dalle leggi della
altro inopportunità; altro aumento di azione vitale, altro  azione  vitale aberrata dalle leggi della sanità. Questo non si può
involge il concetto che il detto corso dipenda da un'  azione  dell' animale stesso. Anche qui il Tommasini si vede
canone, esaurirsi l' eccitabilità della fibra per l'  azione  degli stimoli. « I fatti confutarono questa teoria, e in
l' eccitabilità della fibra accrescersi sempre per l'  azione  degli stimoli ». Il Tommasini volle tenersi in una via
attiva. E di vero, presupposto che « la quantità di  azione  dell' istinto sensuale sia in ragione dei minori ostacoli,
con ciò che precedentemente dicemmo: « la quantità dell'  azione  dell' istinto sensuale non istare solo in ragione del grado
questo incitamento è quello che determina il maximum dell'  azione  ceteris paribus ; ma ricevuta tale impulsione, l' azione
azione ceteris paribus ; ma ricevuta tale impulsione, l'  azione  dell' istinto sensuale, dopo il suo primo moto, è diminuita
il terrore, l' amore possono sospendere ed accrescere l'  azione  del cuore, e Bichat curò un uomo che, per cagione d' una
nel corpo, e del corpo nell' anima (1). Quindi è che ogni  azione  del principio vitale deve influire sullo stato del corpo,
che può ricevere lo stato del corpo animale dall' alterna  azione  dei due istinti; il che faremo nei capi seguenti. Dalle
dell' istinto vitale viene diminuito od accresciuto dall'  azione  diretta dell' anima intelligente, e così mutato il corso
data una materia avente certe disposizioni, precedenti all'  azione  dell' istinto vitale. Ma poichè una proposizione così
animato, il quale abbia una qualche materia acconcia all'  azione  animatrice dell' istinto vitale, con organizzazione
una materia avente certe disposizioni, precedenti all'  azione  dell' istinto animale. Questa proposizione è evidente a
che la materia è più o meno predisposta a ricevere l'  azione  dell' istinto vitale, e con essa la vita. Descrivere ed
senso negativo, atte cioè ad impedire l' applicazione o l'  azione  degli stimoli, ovvero a distruggere quel moto che produce
moto nell' interno del solido vivente », e perciò non si dà  azione  stimolante senza moto. Supponendo poi il moto prodotto da
alla parte ferita, crescendo ivi in questo modo l'  azione  stimolante. Di più, essendo i solidi quelli che lavorano e
i solidi quelli che lavorano e segregano i fluidi, l'  azione  normale o anormale dei solidi altera in bene o in male la
l' organizzazione, o turbando l' applicazione e l'  azione  degli stimoli opportuni, o provocando dei movimenti opposti
stimolante estranea al corpo, ma nel produrre sul corpo un'  azione  disarmonica a quella delle forze vitali, cioè contraria ad
proprio, e non più comune all' istinto vitale. Allora l'  azione  dell' istinto sensuale, intesa ad aiutare la produzione
la cui varietà in meglio od in peggio dipenderebbe dall'  azione  delle sue forze interne, determinate da quell' unica
gli stimoli negli esterni e negli interni, prodotti dall'  azione  del vivente, così si possono distinguere i movimenti
possono essere l' effetto di movimenti suscitati dall'  azione  dell' istinto sensuale; questo dunque di nuovo influisce
violenza straniera si disorganizza, e così si sottrae all'  azione  dell' istinto vitale. 3 L' istinto sensuale che,
L' istinto sensuale che, prescegliendo di astenersi da ogni  azione  perchè gli riesce più molesta dell' inazione, cessa dal
vitale, che le produce, non è ancora modificato dall'  azione  e dai prodotti dell' istinto sensuale; quindi quelle
suscitato dalle sensioni primitive produce colla sua  azione  quasi delle nuove potenze, cioè l' abitudine , la ritentiva
dopo un certo tratto di tempo cessa dall' esercitarvi un'  azione  nocevole, sia perchè ella venga dalle stesse azioni
della vita. Ella può essere ancora neutralizzata dall'  azione  di altra materia, introdotta insieme con essa nel corpo,
d' eccitamento. Queste sensioni variano: Per la varia  azione  del principio intellettivo, che opera sulla parte animale
e forse è segno di soverchio stimolo, che impedisce l'  azione  vitale, o la restringe al centro! Il quale effetto della
Vedo, a ragion d' esempio, che la digitale diminuisce l'  azione  del cuore e dei vasi, rallenta la circolazione, dispone al
scemati scemano alla lor volta la riproduzione o l'  azione  degli stimoli interni; e però rimarrà sempre argomento
da tre cagioni; cioè dallo stato dell' animo, ossia dall'  azione  del principio razionale ; dall' organizzazione normale o
sensioni di lor propria forma, altra non sia che la diversa  azione  del corpo sul principio sensitivo, dipendente dalla diversa
più pronta, più vivace, più potente. Quanto poi all'  azione  maggiore o minore del principio sensitivo, questo opera con
dunque si mostrano quasi insensibili e resistenti all'  azione  di sì forti rimedi? A me pare che per ispiegare questo
si trae essere un errore il credere che « la quantità d'  azione  dell' istinto animale cresca e diminuisca in ragione
appartenente al sentimento fondamentale; 3 la quantità d'  azione  dell' istinto animale, sia vitale o sia sensuale. Ora ciò
sensuale. Ora ciò che noi dicevamo si è che la quantità di  azione  dell' istinto animale non va in ragione della quantità
ancora di no, per la stessa ragione. « Se la quantità d'  azione  dell' istinto, in quanto produce la sensione o il moto
allo stimolo; e poi quando trattasi di passare all'  azione  dell' istinto, che produce la sensione o il moto, trovi più
a produrlo. « Se in ragione esatta della quantità d'  azione  dell' istinto vitale, o che è il medesimo, in ragione della
di sensione o sensioni da lui prodotte, sia la quantità d'  azione  dell' istinto sensuale, o che è il medesimo, la quantità
delle stelle? Certo si deve attribuire in parte all'  azione  meccanico7animale, che, facendo oscillare tutte le fibrille
alcuna sensazione, perchè la trova scossa dalla maggiore  azione  del sole. Pare dunque che si deva piuttosto dire che le
attività sensitiva è occupata a preferenza a secondare l'  azione  dello stimolo maggiore; benchè a produrre quel fenomeno
all' anima. Per questo l' istinto animale raffrena l'  azione  dei succhi gastrici, adoperandoli a disciogliere gli
gli alimenti, e impedendo probabilmente che la loro  azione  dissolvente nuoccia al ventricolo. All' incontro pare
volte il ventricolo digerito tosto dopo la morte, per l'  azione  dei detti succhi, a cui non osta più l' attività del
difficile a risolversi in astronomia, perchè trattasi d'  azione  reciproca, benchè uniforme, del sole, della terra e della
da innumerevoli moti intestini, e dalla loro reciproca  azione  e fusione. Di più, tanto nell' elemento sensibile, quanto
umana intelligenza. 4) Finalmente si dovrebbe prevedere l'  azione  dei rimedi. Ora come dedurla da così difficili congetture?
il dolore è stimolo e produttore di stimoli, mediante l'  azione  eccitata dell' istinto animale. Dappertutto dove si scorge
come nel caso in cui lo stimolo soverchio impedisca l'  azione  degli organi, quasi istupidendoli. Molto più ogni
ingorgati di sangue altra cagione di debolezza che l'  azione  meccanica del sangue stesso, che vi si introduce con forza
debolezza dei vasellini ingorgati dipenda unicamente dall'  azione  meccanica del fluido, che impetuosamente è sospinto in
quella stessa causa morbosa, qualunque sia, che accresce l'  azione  del cuore e delle arterie, non sia altresì quella che
relativa dei capillari venosi, dovrebbe attribuirsi all'  azione  modificata dell' istinto animale, accresciuta nelle
il contrario (1); giacchè la contrazione suppone maggiore  azione  vitale, la quale prevale certamente nei vasi rossi, quando
può darsi soverchia debolezza; sicchè accresciuta  azione  vitale e diminuita azione vitale stanno insieme; e l' una è
debolezza; sicchè accresciuta azione vitale e diminuita  azione  vitale stanno insieme; e l' una è occasione dell' altra; il
debolezza patologica, m' accorgo che la raccolsero dall'  azione  dei rimedi, ma tosto mi si presentano su di ciò più cose a
delle malattie, e le modificazioni in più o in meno dell'  azione  vitale in tante sue diverse, complicate, e talora opposte
infinitamente più pesante, quello di determinare l'  azione  dei rimedi non già in relazione immediata al morbo, ma in
allo stato di sanità o più se ne allontana, ma se l'  azione  interna di esso metodo restituisca le cause supposte della
a produrlo sempre due cause, l' agente e il reagente . L'  azione  qui s' accompagna di continuo colla reazione , e lo stato
corpo, che ne consegue, non è che il risultamento di questa  azione  e reazione concomitante. Ora se l' azione è correlativa
di questa azione e reazione concomitante. Ora se l'  azione  è correlativa all' attività dell' agente, la reazione è
il liquore, restringendosi il tubo, debba salire. L'  azione  dunque del freddo e del caldo nel primo istante si comunica
può agire con forze diverse. A chi domandasse quale sia l'  azione  dell' aria sul fuoco, che converrebbe rispondere? E`
ecc.. Producono un effetto diverso, secondo che la loro  azione  si considera come modificatrice piuttosto delle forze
vengono prodotte in conseguenza di stimoli generati dall'  azione  dell' istinto, furono dette seconde . Di queste e delle
poco stimolante, la vitalità suppliva ella stessa colla sua  azione  al poco eccitamento esteriore; ma questa azione diviene
colla sua azione al poco eccitamento esteriore; ma questa  azione  diviene soverchia in un' altra atmosfera assai stimolante,
quella di certe altre, che non risentono immediatamente l'  azione  dei nuovi stimoli; e un tale squilibrio di attività fra
E poichè tali effetti si diffondono secondo la sfera d'  azione  dell' attività vitale, che è diversa dall' organizzazione
istinto sensuale, provoca, accresce, diminuisce, altera l'  azione  del fegato (1). La debolezza dell' istinto vitale, che
efficiente della malattia possa consistere talora in un'  azione  troppo veemente, talora in un' azione troppo allentata del
talora in un' azione troppo veemente, talora in un'  azione  troppo allentata del principio vitale. Dico azione veemente
in un' azione troppo allentata del principio vitale. Dico  azione  veemente e azione allentata piuttosto di dire robustezza o
allentata del principio vitale. Dico azione veemente e  azione  allentata piuttosto di dire robustezza o debolezza , poichè
d' un lieto avvenimento può aumentare momentaneamente l'  azione  del principio vitale, a segno da spingere il sangue con
opposto, diminuendo al principio vitale talmente la sua  azione  da rallentare la circolazione, e così, accumulandosi il
semplice diminuzione o il semplice aumento di forza nell'  azione  del principio vitale non costituisce dunque la malattia, ma
esserne la causa; e lo è di fatto, ogni qualvolta quell'  azione  diminuita o quell' azione accresciuta rechi qualche
è di fatto, ogni qualvolta quell' azione diminuita o quell'  azione  accresciuta rechi qualche alterazione nell' organismo, o
controstimolo. Facciamovi sopra qualche osservazione. L'  azione  dell' istinto animale non esce dalla sfera del sentimento
dall' altra è animata e sentita. Di qui deducevamo che l'  azione  del sentimento, e restringendo il nostro discorso, l'
del sentimento, e restringendo il nostro discorso, l'  azione  bellicosa del sentimento può produrre nella materia
l' effetto (debolezza soverchia universale dell'  azione  bellicosa senza sproporzione). Che il principio vitale non
ricevere il dominio (robustezza soverchia universale dell'  azione  bellicosa senza sproporzione). Che il principio vitale non
a ristabilire il suo dominio pacifico, perchè opera con  azione  disuguale e sproporzionata, cioè in certi luoghi o parti
glielo contrasti. Che se non si tratta di debolezza dell'  azione  bellicosa, ma di debolezza dell' azione vitale in generale,
di debolezza dell' azione bellicosa, ma di debolezza dell'  azione  vitale in generale, questa potrà essere cagione della
Lo stesso dicasi della robustezza universale dell'  azione  bellicosa. Per sè non è la malattia; ma se la veemenza
Per sè non è la malattia; ma se la veemenza dell'  azione  bellicosa, o anche la forte azione della vitalità
ma se la veemenza dell' azione bellicosa, o anche la forte  azione  della vitalità universale eccitata, produce qualche
E si consideri che ogni irritazione, che determina l'  azione  bellicosa, è sempre locale. Ora dove si trova località, ivi
succede ad un altro pure locale; e ciò in conseguenza dell'  azione  bellicosa del principio della vita, sollevata dalla prima
terzo accidente, pel quale « il principio vitale opera con  azione  disuguale e sproporzionata, di modo che in certi luoghi del
conviene porre l' occhio alla località, dove incomincia l'  azione  bellicosa, e a tutte le altre località alle quali ella
quali ella estende i suoi effetti, considerando: Che l'  azione  bellicosa di sua natura affatica e spossa il principio
di colui, a cui cessano le fatiche e gli sforzi. Che l'  azione  bellicosa, esaurendo le forze del principio vitale, produce
di un' apparente robustezza in quelle parti dove l'  azione  bellicosa si spiega, e d' una manifesta debolezza ed
si osserva grande azione, che non è punto robustezza, ma  azione  bellicosa e sforzo eccedente. Che l' azione bellicosa,
robustezza, ma azione bellicosa e sforzo eccedente. Che l'  azione  bellicosa, nascendo da una primitiva irritazione, o non
e per restituire la sanità conviene modificare la stessa  azione  bellicosa (malattie di diatesi). Talora l' azione bellicosa
la stessa azione bellicosa (malattie di diatesi). Talora l'  azione  bellicosa locale produce modificazioni irritatrici della
vitale; e in tal caso v' è eccedenza rispettiva d'  azione  bellicosa locale, unita a debolezza rispettiva di vitalità
di malattie, che essi chiamarono di diatesi stenica . Se l'  azione  bellicosa locale è più debole dell' irritazione che la
qualora la vitalità è più robusta, è altresì maggiore l'  azione  bellicosa. Onde accade che ogniqualvolta si crede utile
Onde accade che ogniqualvolta si crede utile diminuire l'  azione  bellicosa locale, si ricorre a quegli espedienti che
della vitalità; e qualora si crede utile d' accrescere l'  azione  bellicosa, pare che s' ottenga coll' accrescere la forza
che sia questa l' unica via di diminuire e di accrescere l'  azione  bellicosa; non è dimostrato che l' unica via sia quella di
del principio vitale. Resta dunque a cercarsi: Se forse l'  azione  bellicosa, producente una diatesi stenica, non si possa
che qualche volta si possa, quando e come si possa. Se l'  azione  bellicosa, producente una diatesi astenica, si possa
(1); e in questo caso quali sono le cagioni perchè l'  azione  bellicosa non risponda vivamente allo stimolo, e si sta
Oltracciò, nell' uomo il principio senziente soggiace all'  azione  del principio intelligente, col quale pure può lottare, o
L' istinto, benchè più forte, produce nondimeno, colla sua  azione  violenta, nuovi sconcerti nell' extrasoggettivo, e si crea
le malattie più violenti. La terza cagione, che debilita l'  azione  dell' istinto animale, è la diminuzione degli stimoli
venuto, venoso e inattivo, o se si lega un nervo, ecc.. L'  azione  dell' istinto animale s' addebilita in quarto luogo
Finalmente, se per qualsivoglia cagione accade che l'  azione  dell' istinto si concentri e quasi esaurisca in qualche
questi recano sovente più danno al corpo che non farebbe l'  azione  degli stessi stimoli esterni, che egli s' affatica a
E` principio indubitato che « in quella località dove l'  azione  vitale è comparativamente maggiore, ivi concorrono i fluidi
il freddo è debilitante, dove egli s' applica, ivi l'  azione  vitale diminuisce. Ora questo può spiegare perchè, venendo
effetto pare doversi attribuire a due cagioni, cioè: 1 all'  azione  fisiologica, per la quale indebolendosi comparativamente le
a prendere la direzione contraria, a retrocedere; 2 all'  azione  chimica, restringente le estremità dei vasi, il che
Questi sono altrettanti mezzi, coi quali si accresce l'  azione  del principio senziente alla cute, e quindi si diminuisce
nell' albero venoso consistere in uno stato di tensione o  azione  maggiore dei vasi; là dove la reazione del cuore e delle
Se in una data località s' accumula il sangue per un'  azione  comparativamente in essa accresciuta, questo sangue ivi
, i nervi sono gli stimolati. I nervi stimolati, colla loro  azione  più o meno prolungata, ed anche simpaticamente diffusa,
è conseguente che cada in esse una disuguaglianza di  azione  vitale, cagione di località. Gli stimoli che si applicano
proporzionatamente varia ancora di qualità e di quantità l'  azione  del senziente nei diversi punti della sfera sentita. Vi è
da noi indicate, e si possono ricapitolare così: 1) L'  azione  spontanea del senziente, ossia dell' istinto, è tanta,
nel non operare. Questa legge determina la quantità dell'  azione  . 2) Il modo dell' azione consiste nel volgere tutta la
legge determina la quantità dell' azione . 2) Il modo dell'  azione  consiste nel volgere tutta la quantità d' azione, di cui fa
spontaneità del principio senziente a volgere la propria  azione  a perfezionare l' animale nei suoi tre elementi (sentito
cioè quella forza extrasoggettiva, che fa sentire la sua  azione  nel sentito. Questa esperienza extrasoggettiva ci
opera variamente in tutto il corpo, e lo altera. Ora questa  azione  in tutto il corpo, e le alterazioni che vi produce, sono
un altro dolore precedente in altro luogo, basta che per l'  azione  universale del principio senziente vengano in quel luogo
nelle parti doppie simmetriche vi è una passione e un'  azione  unica. Pure nel rene, dove stava il calcolo, non si
località terapeutiche, cioè dell' applicazione e dell'  azione  delle sostanze terapeutiche in determinate parti del corpo,
mai nulla di sensibile; ovvero avrebbero una sfera d'  azione  continua intorno a sè, ed allora il continuo si supporrebbe
ideale ; mentre il senso non contiene il simile, ma l'  azione  delle cose corporee. III) La differenza, che Platone
esterni non li sentiamo se non uniti al nostro, per l'  azione  che esercitano nel nostro; la quale azione ha sua sede nel
nostro, per l' azione che esercitano nel nostro; la quale  azione  ha sua sede nel nostro proprio corpo e non nei corpi
si dica di ogni altra idea. Ora se noi diamo all' Idea un'  azione  qualunque per modo che la rendiamo un agente, noi le
Alle forme particolari attribuisce l' atto, e quindi l'  azione  e la generazione; ma nega che producano forme, producano
ideale oggetto della sua mente. Perchè s' abbia dunque una  azione  reale sopra di noi, conviene che v' abbia un Ente reale ,
l' idea della realità da altro se non dal sofferire un'  azione  della cosa sui proprii sensi, un' azione di un genere suo
dal sofferire un' azione della cosa sui proprii sensi, un'  azione  di un genere suo proprio, un' azione che chiamerei
sui proprii sensi, un' azione di un genere suo proprio, un'  azione  che chiamerei sostanziale , in quanto indica e dimostra
cognizione ideale7negativa . Pratica «praxis» vuol dire  azione  : teoria «theoria» vuol dire contemplazione, cognizione .
teoria «theoria» vuol dire contemplazione, cognizione . L'  azione  appartiene al modo reale dell' essere, perchè è solamente
d' una cosa è il primo atto della cosa stessa, e l'  azione  è il secondo che suppone quel primo. La ragione dunque
e pratica viene a dire, non teoria, non scienza, ma  azione  . Già ho mostrato che la cognizione (teoria) consiste
solo essere ideale; l' essere reale (l' agente, e quindi l'  azione  o pratica) non è oggetto di concezione intellettiva, non è
colla mente, ma solo co' sensi nostri, esercitando un'  azione  reale su di essi: l' unica azione razionale che noi
nostri, esercitando un' azione reale su di essi: l' unica  azione  razionale che noi possiamo fare sull' essere reale, è
osservazioni soprabastano a fare notare la differenza dell'  azione  dalla cognizione , della pratica dalla teoria . La Teologia
per lui perfettamente incogniti, perchè non ne riceve l'  azione  reale nel suo senso, che sola può produrre le idee
superiore al medesimo, se Dio in una parola entra colla sua  azione  in quest' ordine, con una azione dico di tal fatta che non
una parola entra colla sua azione in quest' ordine, con una  azione  dico di tal fatta che non è l' azione di nessuna delle
ordine, con una azione dico di tal fatta che non è l'  azione  di nessuna delle forze degli esseri creati; quest' azione
azione di nessuna delle forze degli esseri creati; quest'  azione  di Dio introdotta nell' universo è un elemento
ha mosso. E converso, se noi, la nostra volontà subisce l'  azione  di uno stimolo diverso da tutti quelli degli oggetti
» E conviene osservare, che se non si trattasse qui di un'  azione  interna di Dio nell' anima dell' uomo, di un' azione reale
di un' azione interna di Dio nell' anima dell' uomo, di un'  azione  reale ; mai dentro l' uomo esser ci potrebbe niente di
che il nome vuoto di significato, perocchè toglieva via l'  azione  interna di Dio nelle anime. « Hanc debet Pelagius , » dice
d' una religione soprannaturale dell' uomo è la reale  azione  della grazia nell' anima umana (4). Che diremo dunque del
risoluto a negare i misteri cristiani, e a negare qualunque  azione  soprannaturale nell' interiore dell' uomo, riducendo tutto
di questa tessera:« Chi dà fede ad una non ideale ma reale  azione  di Dio nell' anima per la quale questa sia mossa alla fede,
religione soprannaturale, come si oppone il naturale (l'  azione  naturale) al soprannaturale (all' azione soprannaturale).
il naturale (l' azione naturale) al soprannaturale (all'  azione  soprannaturale). Stabilendo noi questo concetto della
la perfeziona e compisce, riducendola alla pratica, come l'  azione  reale compisce il disegno mentale, e l' idea di una casa
altre naturali si divide e distingue: e questa è quella  azione  reale che Dio stesso opera nello spirito dell' uomo. Il
cerimonie, per le quali nasce il culto esterno (2). 4. Un'  azione  divina , che congiunge lo spirito umano ad intima e reale
in questa immobilità, per legge di sua natura (2). L'  azione  adunque della grazia nell' anima è un' azione nella parte
(2). L' azione adunque della grazia nell' anima è un'  azione  nella parte sua intellettiva, è l' intelletto che nell'
come un raggio della stessa divinità (2). Sebbene l'  azione  della grazia si operi nella parte intellettiva dell' anima,
nella parte intellettiva dell' anima, tuttavia essa è un'  azione  non ideale , ma reale . La distinzione dell' azione ideale
è un' azione non ideale , ma reale . La distinzione dell'  azione  ideale dalla reale è quella stessa che passa tra l' idea e
reale è quella stessa che passa tra l' idea e la cosa : l'  azione  ideale è quella che accompagna le idee nella mente, la
è quella che accompagna le idee nella mente, la reale è l'  azione  delle cose sussistenti. L' idea è fredda e non è un agente
le reliquie della sua reale azione; e da questo residuo di  azione  reale si deriva la potenza che sembrano avere su di noi le
alle percezioni sensitive. Or anche questa della fantasia è  azione  reale e non ideale, e si aggiunge alle idee, nascendo
l' esser noi congiunti con loro, nè il soffrire da loro un'  azione  sostanziale, cioè che venga dalla loro sostanza in noi
azione, ma il termine di un' azione: nell' idea quindi l'  azione  è finita, il moto non si propaga di più. Tutt' all' opposto
per produrre il suo termine. Or dunque distinta così l'  azione  ideale dall' azione reale, e veduta la inefficacia di
suo termine. Or dunque distinta così l' azione ideale dall'  azione  reale, e veduta la inefficacia di quella e la viva
grazia, sebbene si compia nell' intelletto, tuttavia è un'  azione  reale . Questa differenza fra l' azione ideale e l' azione
tuttavia è un' azione reale . Questa differenza fra l'  azione  ideale e l' azione reale, è quella stessa che pone la
azione reale . Questa differenza fra l' azione ideale e l'  azione  reale, è quella stessa che pone la divina Scrittura tra la
fondamentale dell' Evangelio. Il non aver distinta l'  azione  ideale dall' azione reale travolse i Pelagiani nel loro
Evangelio. Il non aver distinta l' azione ideale dall'  azione  reale travolse i Pelagiani nel loro errore, che loro impedì
avidi e più perduti dietro ai beni), esercitano in noi un'  azione  tutta reale , tutta efficace, contro la quale non ha
e, in una parola, esercitanti nel sentimento dell' uomo un'  azione  realissima? Come l' amore di questi beni, così vicini e
potenza che esercita su di essi la continua percezione e  azione  delle cose reali esteriori e che li strappa e travolge da
Ogni qualvolta tutto ciò che vi ha di bello in un'  azione  non è altro che la giustizia, e l' azione contiene tutte le
di bello in un' azione non è altro che la giustizia, e l'  azione  contiene tutte le altre parti contrarie e ripugnanti ai
parti contrarie e ripugnanti ai nostri sentimenti, quell'  azione  per l' uomo naturale ha un' arduità insuperabile. Non è già
il veder le norme coll' intelletto, al qual fine basta l'  azione  ideale (l' idea in noi), e il seguirle colla volontà, al
al quale fine la volontà ha bisogno di essere mossa da un'  azione  reale , da uno stimolo che realmente la solletichi e
senza incorporarsi stabilmente in noi. Iddio, con quell'  azione  che si chiama grazia, si unisce realmente con noi e permane
colla essenza dell' anima nostra. [...OMISSIS...] Questa  azione  divina, continua e immanente della grazia nell' anima, dà
con degli attuali eccitamenti, o anche con una continua  azione  sopra di lui, ma tale che in lui non fosse creata per
animale e la volontà (1). Ora, operando Iddio con un'  azione  reale nella essenza dell' anima, vi produce un sentimento
tuttavia egli produce sempre nell' uomo una corrispondente  azione  : il sentimento è il generatore dell' istinto , e questa
nobile, infinitamente più possente. Indi il principio di  azione  , che aggiunge la grazia nell' uomo, forza è che sia
l' ho chiamato fondamentale . Ho detto pure che l'  azione  della grazia è reale; e ho definita l' azione reale che
pure che l' azione della grazia è reale; e ho definita l'  azione  reale che viene esercitata in noi, quella che viene operata
operata nella nostra facoltà del senso , a differenza dell'  azione  ideale che non è che il presentarsi dell' idea all'
è che il presentarsi dell' idea all' intelletto. Quindi l'  azione  divina opera nel sentimento . Ho detto che solo il senso
detto che solo il senso intellettivo è atto a ricevere l'  azione  divina in noi: quindi ho detto che la grazia opera
come anche il sentimento primo che in noi suscita l'  azione  divina, deve essere per sè stesso privo di consapevolezza
sentire alla potenza soprannaturale, creata in noi dall'  azione  divina. Coll' azione divina viene creata in noi una nuova
soprannaturale, creata in noi dall' azione divina. Coll'  azione  divina viene creata in noi una nuova potenza: questa
non vi può essere senso alcuno di quella specie. Quell'  azione  adunque della grazia, colla quale si genera in noi la
tanto gli tarda lo scoprimento. Quest' uomo, tocco dall'  azione  della grazia, è divenuto il diletto « che sta dietro la
suo erigere veramente un tempio a quella divinità, la cui  azione  sente in sè stesso, e preferire il sommo Essere, anche
gli esseri lusinghevoli della terra. Sebbene adunque l'  azione  divina sia reale, tuttavia ella non è tale che comunichi
Dio sè stesso all' uomo del tutto svelatamente ; ma è un'  azione  esercitata mediante le idee negative , somministrate all'
e annunziano, senza che il manifestino. Con quest'  azione  vengono rinforzate quelle idee negative e vien
riassumendo le cose dette sin qui. Iddio opera, con un'  azione  reale ed occulta, nella essenza dell' anima: fin qui tutto
dell' anima: fin qui tutto nasce senza di noi. Questa  azione  produce, crea nella nostra essenza, senza che noi n'
del credere, prodotta in noi soprannaturalmente dall'  azione  della grazia. Essendo nostra questa potenza, uscendo dall'
grado dell' amore , è determinata conseguentemente anche l'  azione  esterna, tutta consenziente alla efficacia di quell' amore.
morale, il giudizio pratico o stima dell' oggetto dell'  azione  morale (che qui è Dio) è la fede. Or se è che la
(1). » Ma tutto questo non fa sì ancora che tale intima  azione  di Dio nelle creature si possa chiamare deiforme (2). Per
sopra il nostro spirito termina realmente colla sua  azione  nel nostro spirito; sicchè il termine della nostra passione
sicchè il termine della nostra passione e della sua  azione  è uno e il medesimo. Indi quella unione , fra il paziente
oro, e non già qualche altra cosa, solamente prodotta dall'  azione  dell' oro. E veramente se Iddio non fosse formalmente
a tale da essere forma del nostro spirito, tuttavia questa  azione  di Dio non ha nessuna reazione sopra Dio: sicchè il nostro
prova la similitudine del suggello adoperata a spiegare l'  azione  di Dio nell' anima giusta: solamente che nel suggello si
si contiene un' analogia coll' altro modo di spiegare l'  azione  della grazia in noi tolto dalla partecipazione delle
Chiesa: L' intelletto non viene formato e non riceve altra  azione  che da' suoi oggetti: Iddio opera immediatamente nell'
percezioni, giacchè con esse noi soffriamo dalle cose un'  azione  reale. Ecco il luogo assai notabile del santo Dottore:
di natura, sotto nessun rispetto divisa, ivi pure l'  azione  non può esser divisa, eziandio che s' intenda farsi quell'
non può esser divisa, eziandio che s' intenda farsi quell'  azione  da alcuno in modi varii e diversi« (3) ». Se l' universo è
di ciò, che le tre persone concorrono a questa unica loro  azione  del creare in modo diverso , pari al modo del loro
col quale abbiamo detto cominciare la grazia in noi e che è  azione  della nostra volontà. Quelli che non hanno questa
nella volontà appunto che il divino Spirito esercita la sua  azione  (3), movendola al riconoscimento del Verbo; egli è
Verbo non entra nell' uomo nè vi fa sua sede se non per un'  azione  che convenevolmente allo Spirito Santo si attribuisce.
e gli affetti e gli istinti che continuamente sono in  azione  nel fondo e talor, può dirsi, nell' abisso dell' anima sua?
. E qual è questa vita? Una vita fondata nell'  azione  stessa di Cristo, una vita che noi riceviamo da Cristo,
si trae da quel vero posto da noi già innanzi, che l'  azione  ideale non ha virtù di muovere gran fatto la volontà
di muovere gran fatto la volontà nostra, ma sì bene solo l'  azione  in noi di cosa reale (6). Ora quali sono gli effetti della
altro principio attivo più elevato, eccitato in lei dall'  azione  del Santo Spirito e che s' identifica col principio
si ha per la rivelazione esterna, non è ancora l' immensa  azione  interiore e il positivo sentimento delle persone divine. Ma
si percepisce, e tosto già comincia quella perpetua  azione  e circolare rivolgimento dei[trini]forme che è una cotale
composta di idee negative , questa effetto di una reale  azione  sull' uomo, composta di sentimenti, di percezioni; quella
di Dio, che si dà loro a percepire mediante una sua reale  azione  che fa in essi. Una parola esprime una sola idea , ma se
molto meno a farla intendere. Se il Verbo stesso colla sua  azione  reale non operasse nelle anime, le sole parole esteriori
(2) ». Perocchè lo Spirito e il Verbo sono che fanno l'  azione  reale nell' anima e la collustrano. Al filosofo, cioè all'
egli nel far consistere la rivelazione miracolosa in un'  azione  immediata di Dio. Sarà difficile che egli possa provare
un giusto concetto di ciò che si debba intendere per  azione  immediata di Dio; io mi farò brevemente a esporglielo
allora un vero sentimento, non più una tenue idea; prova l'  azione  dell' essere reale che si manifesta in tal modo a lui
altro se non vedere il rapporto di quella cosa (cioè dell'  azione  fatta da essa ne' miei sensi) coll' essere a me innato. E
Non è altro se non accorgersi che vi ha convenienza fra l'  azione  da me sofferita nel senso e l' essere a me innato; cioè
nel senso e l' essere a me innato; cioè accorgersi che l'  azione  da me sofferita suppone un essere che la faccia, e quindi è
cosa contingente io non faccio che ravvisare nella sua  azione  sopra di me un atto dell' essere che io già conosco; non è
cosa qualsiasi, egli è necessario che noi riceviamo la sua  azione  e impressione nel nostro sentimento, ed è questa
impressione rimasta nel nostro sentimento dalla loro  azione  su di noi. Questo discorso è così generale che vale per Dio
tutte noi non sentiamo già l' essere, ma puramente la loro  azione  e che solamente per lo percepire che facciamo questa loro
e che solamente per lo percepire che facciamo questa loro  azione  noi attribuiamo poi loro l' essere di nostro proprio moto:
all' essere stesso e non lo considerasse come un'  azione  sua, come un suo termine (2), e così lo illustrasse. Egli è
data altresì la favella, colla qual solo vien tratta all'  azione  la sua potenza di riflettere e di astrarre, e quindi esce
Perocchè sebbene i beni presenti esercitassero una reale  azione  sull' appetito dell' uomo, e i beni futuri solo un' azione
azione sull' appetito dell' uomo, e i beni futuri solo un'  azione  ideale , e sebbene questa fosse minore di quella (2);
ragionevole poteva sempre dominare e frenare la reale  azione  che esercitavano i beni presenti sul movimento dell'
un renderglisi presenti e l' eccitare in sè quella stessa  azione  reale, che, se presenti fossero, per la via degli organi
di natura sua è morale; e si richiede che Dio per un'  azione  esterna e sua propria vi porti riparo, non potendosi più
intieramente l' intelletto; i quali due elementi dell'  azione  umana e morale non possono mai mancare: ma intendo dire che
acconciate a modo di sistema. Ed esse hanno bensì subita l'  azione  della meditazione filosofica, ma nel loro fondo sono più
ritirato dall' uomo, non fece più nella sua mente quell'  azione  deiforme che abbiamo di sopra descritta; gli tolse la sua
3 l' istinto animale: per modo che ciascuno esercita un'  azione  corruttrice sull' altro, che aggrava il male della umana
ciò non vi è imputabilità dove il principio da cui muove l'  azione  non sia la persona. Ma il peccato originale abbiamo veduto
prendere egli parte nella operazione, senza mettere in  azione  la forza propria a vantaggio di quell' istinto e senza
e non vi eserciti se non una minima azione: un'  azione  che noi abbiamo chiamata ideale per distinguerla dall'
che noi abbiamo chiamata ideale per distinguerla dall'  azione  che fanno su di noi le cose reali, cioè le cose di cui
del momento, che qui e ora sia più bene per noi l'  azione  onesta, che la sua contraria: conciossiacchè, come abbiamo
il quale dice così: è vero che io perdo facendo questa  azione  il bene onesto, ma dall' altra parte il diletto che ha
nè racchiude un' azione, ma un cotal principio di  azione  che non va più là, che non si compisce. Or a un tal
questo sentimento; nelle quali parole viene descritta una  azione  incessante e che, per così dire, continuamente si rinnova e
dire, continuamente si rinnova e si finisce. Or perchè l'  azione  che produce o della quale è il sentimento sia compita,
indeterminato e ideale, ma è necessario che soffra l'  azione  di un essere reale, dalla quale azione l' anima riceve un
che soffra l' azione di un essere reale, dalla quale  azione  l' anima riceve un sentimento compito e comincia da questo
e dal sentimento all' idea. Ora cessando nell' anima l'  azione  degli esseri finiti e materiali colla morte del corpo, ove
accidenti che potevano naturalmente intervenire dall'  azione  simultanea di tutte le innumerabili forze degli
la quale è eterna, perchè Iddio che la produce colla sua  azione  nell' anima è eterno; ed essendo vita eterna, è sola vera
dalla vita. QUINTO. - L' anima in tale stato è esposta all'  azione  delle creature, come dicevamo, anche le più malefiche, ma
essere universale, non pare dover essere suscettiva dell'  azione  delle forze a lei nemiche. Perocchè il sentimento materiale
appartenga alla vita anche animale, il deve ricevere dall'  azione  dell' anima intellettiva, che ha in sè anco la virtù
nulla può adunque soffrire se non dal corpo, giacchè l'  azione  del corpo è appunto quella che le dà la sussistenza.
suo corpo; perocchè questo corpo animato continua nella sua  azione  medesima, se egli non si disorganizza e guasta. Egli è qui
ma tutto al più possiamo venir viziati in virtù dell'  azione  che sopra di noi esercita una materia bruta, che essa, e
una potenza che serve d' impaccio, impedimento, e la cui  azione  gli conviene contrariare e sospendere con dei continui
contenuto nella natura umana che va a pervertire colla sua  azione  la volontà, converrà cercare appunto nel nascimento dell'
quel seme propagata, tuttavia egli non fu sottoposto all'  azione  di quel seme, non venendo da viril seme concetto, e libero
dello stesso spirito. Tutte le creature hanno bensì un'  azione  sulle altre parti e potenze dell' uomo, ma non
l' attività dello spirito (data la condizione esterna dell'  azione  delle creature) è la causa della perfettibilità, o anzi
nè pure riformati. Ora questa maniera di spiegare l'  azione  de' Sacramenti sull' anima, che è il gran quesito di S.
scempio e rovina della infedele Gerusalemme (3). Or quest'  azione  del giustissimo sdegno dell' Eterno era pure un tratto di
2. un fatto avvenuto; 3. una cerimonia sacra; 4. un'  azione  cerimoniale o significativa; 5. una visione avutasi. In
qualche altro mezzo o segno sensibile, acciocchè per l'  azione  di cose sensibili l' uomo racquistasse la salute, e questo
essere acconciato e disposto all' ultima e tutta spirituale  azione  che contemporaneamente e congiuntamente viene operata dalla
» I Sacramenti di Cristo adunque operano nell' uomo con un'  azione  reale e necessaria. Conviene rammentarsi de' due principii
anima prima che nelle potenze (2) ed è perciò che la sua  azione  è da parte di sè necessaria (3). Egli è per questo che S.
paragonato alla creazione, e l' uomo che riceve una tanta  azione  è una nuova creatura, nel qual senso disse l' Apostolo: «
operare de' Sacramenti della nuova legge, se la loro è un'  azione  reale, se il poter fare quest' azione reale viene loro
se la loro è un' azione reale, se il poter fare quest'  azione  reale viene loro comunicato dalla reale umanità di Cristo,
perciò non potea da lui derivarsi una tanta virtù? Nessuna  azione  reale poteva ad essi derivarsi, come più sopra abbiam
erano salvati, se mi è lecito così esprimermi, dalla sua  azione  ideale . Che cosa è l' idea di una cosa? egli è il
qual ombra il corpo è Cristo (3). L' idea non ha alcuna  azione  reale sull' uomo, e la grazia consiste in una azione reale
alcuna azione reale sull' uomo, e la grazia consiste in una  azione  reale (4). Gli antichi Sacramenti adunque non potevano
Dio; ma nel nuovo Testamento essi diventano i veicoli dell'  azione  reale, che il Verbo esercita su di noi e colla quale si
impronta che in noi si fa del carattere indelebile. E all'  azione  dello Spirito Santo nell' anima l' attribuiscono pure
che imprime il Battesimo dice: [...OMISSIS...] . Ma l'  azione  che esercita in noi il carattere che riceviamo in alcuni
un principio d' azione, e anzi il più sublime principio d'  azione  che sia nell' umana natura (3), apparisce che in alcun modo
e nel principio volitivo è solo il principio d'  azione  compito. L' uomo che ha solo il carattere si potrebbe
anzichè la nascita stessa (1). Perocchè il principio d'  azione  soprannaturale dell' uomo non è ancora posto in atto. Solo
Sacramento colla divina Risurrezione? La specie poi dell'  azione  nacque al Battesimo dall' aver in quel dì fatta Cristo
Il Verbo si percepisce quando esso si comunica con un'  azione  diretta all' anima. Lo Spirito Santo è quello che muove la
Conveniva egli che il Redentore facesse una tale  azione  del prender cibo in bocca, masticarlo, mandarlo nello
che anzi il corpo glorioso abbia un movimento ed un'  azione  infinitamente maggiore che non il corruttibile mortale; e
e non mai di quel primo. In questa supposizione, l'  azione  di Dio non sarebbe già limitata a quel solo fatto dell'
operare abbia un fine solo e semplicissimo e con una sola  azione  operi ciò che fa; tuttavia l' effetto che questa azione
azione operi ciò che fa; tuttavia l' effetto che questa  azione  ottiene in quell' ente che verrebbe annichilato, si
come dicevo, non involge alcuna relazione col modo dell'  azione  dell' agente, ma si restringe a dimostrare l' effetto quale
è ugualmente certo che se Iddio annichilasse un ente la sua  azione  non si limiterebbe nè finirebbe in questo solo effetto,
dell' annichilamento non è necessario imaginare un'  azione  limitata, la quale termini e si restringa nel suo operare
questo grand' uomo che l' annichilamento esiga che l'  azione  che fa cessare l' essere di una cosa debba cessare in
di una cosa debba cessare in questo effetto; e che se l'  azione  stessa, dopo avere annichilato un ente, ne crea un altro,
di una cosa non sia annichilamento per questo solo che l'  azione  che fa cessare l' essere non termini in questa cessazione,
cercare il modo onde fu annichilata, e se avvenne con un'  azione  terminante in tale distruzione o procedente a qualche altro
avervi qui una sottigliezza, e nulla più? Sia pure che l'  azione  non termini al niente; ma il pane ed il vino non rimane
agente nell' operare? che fa mai al pane e al vino quell'  azione  che continua, dopo che essi non sono più? L' effetto che
che avviene nel pane e nel vino è il medesimo o sia che l'  azione  continui, o che ivi termini: questo effetto è la cessazione
ridotta al niente, tuttavia non è annichilata, perchè l'  azione  che la ridusse al niente continua, terminando in un' altra
che il cangiamento dell' acqua in aria si farebbe per una  azione  sola, da un solo agente e rimanendo le stesse disposizioni;
degli avversari nella consecrazione interverrebbe una  azione  sola o due: il Bellarmino ne sente tutta la difficoltà, ed
la conversione in quanto distrugge il pane non è tanto un'  azione  quanto negazione di azione. Perocchè Dio distrugge il pane
il pane cessando dal conservarlo« (2). » Ora negazione di  azione  ed azione sono opposti come il sì e il no: come due
cessando dal conservarlo« (2). » Ora negazione di azione ed  azione  sono opposti come il sì e il no: come due contrarii si
azioni, perocchè in Dio tutte le azioni ch' egli fa è un'  azione  sola, ed ha un solo semplicissimo fine di suo operare? ma
basterà questo a provare che la transustanziazione sia un'  azione  sola? Supponiamo che il pane sostenesse mille trasmutazioni
perchè il suo argomento non solo proverebbe, che si dà un'  azione  sola nella consecrazione, ma in tutto l' universo, e che
in tutto l' universo, e che non si può dare di più che un'  azione  sola. Non è adunque dal fine di Dio, e dal modo dell'
dal modo dell' operar suo, che noi dobbiamo rilevare se l'  azione  sia una o più. Dobbiamo considerarla in sè stessa quest'
dell' altro. Conciossiachè, quando si parla dell' unità di  azione  che si trova nella transustanziazione non si fa questo
non si fa questo discorso per sapere come l'  azione  avvenga in Dio, ma come si faccia nel soggetto stesso in
essere; perocchè dice: « il soggetto nel quale si riceve l'  azione  divina di questa conversione parte è il pane, parte il
all' essere comune, come sentiva la necessità che una sola  azione  v' intervenisse. Mi dica ciascuno con semplice e retta
l' altro positivo cioè l' adducimento; dica ciascuno se l'  azione  in quanto si fa e si compie ne' soggetti può essere una
questi due soggetti cangiati, cioè l' essere, fa sì che l'  azione  possa essere unica e semplicissima. Ma udiamo come il
[...OMISSIS...] Ora che forza hanno queste parole « quell'  azione  come conversione si riceve nel pane?« » Io non trovo in
non trovo in esse un significato. Intendo bensì che quell'  azione  come annichilamento si riceva nel pane, ma non come
la intenzione non basta, il dirò ancora, a costituire una  azione  che sia ricevuta nel pane. Da tutte le cose dette è facile
come osserva lo stesso Bellarmino, una cessazione dell'  azione  di Dio che conserva il pane per annichilarlo, e un' opera
parole: « Questo è il mio corpo«: » elle esprimono una sola  azione  positiva di Dio, e non mai nessuna azione negativa, nessuna
una sola azione positiva di Dio, e non mai nessuna  azione  negativa, nessuna cessazione di azione: l' uomo adunque non
che« l' essenza del corpo umano« non consista nella sua  azione  al di fuori, ma nella sua congiunzione individua collo
la natura del corpo solo in un principio di passione o di  azione  è troppo poco; perchè è troppo generale, conciossiachè
detto che l' essenza del corpo consiste in un principio di  azione  e di passione, in una facoltà attuale o entelechia
che ho spiegato nel Nuovo Saggio , e non per altro. Or l'  azione  sopra uno spirito e l' azione sopra un corpo sono azioni
, e non per altro. Or l' azione sopra uno spirito e l'  azione  sopra un corpo sono azioni essenzialmente diverse, e però
ne' corpi sì come sono nello stato loro naturale; ma l'  azione  però del corpo sopra il nostro spirito è anteriore all'
però del corpo sopra il nostro spirito è anteriore all'  azione  de' corpi esterni sopra il corpo nostro; e quella basta a
alcuna abitudine nè di luogo, nè di azione, cioè di quell'  azione  che costituisce l' estensione oggettiva [ estrasoggettiva ]
di ricompensa, le seconde di castigo. Insegnava che niuna  azione  è buona o rea di sua natura, e che si salvavano gli uomini
della perfetta virtù, cioè un bene morale che viene dall'  azione  che Iddio fa nell' anima nostra senza la nostra libera
essere la causa pienamente sufficiente a compiere quell'  azione  (o complesso di azioni). Altrimenti nell' uomo vi avrebbe
con un movimento finale , quando termina e riposa la sua  azione  nell' oggetto e subordina al detto oggetto tutti gli altri
passione personale, sia che si faccia per un atto libero, o  azione  personale; la passione o l' azione della persona è sempre
per un atto libero, o azione personale; la passione o l'  azione  della persona è sempre con esso lei connessa fisicamente.
poichè altro è esser proprio d' una persona come una sua  azione  libera, ed altro esser proprio della persona come una sua
che ella non sia propria d' una persona intendendo come  azione  personale . E con questa distinzione si conciliano delle
umana possa mettersi in essere, non da una loro propria  azione  o passione, ma dall' azione di un' altra persona; come chi
essere, non da una loro propria azione o passione, ma dall'  azione  di un' altra persona; come chi patteggiasse che se un'
ogni pensiero risulta da due elementi distinti, cioè dall'  azione  dello spirito che pensa (nel che sta propriamente la natura
intelletto e la volontà per gustarla; ma la sensazione come  azione  veniente da' corpi esterni al suo è quella, ch' egli
e fedele servitù molti animali. Al principio stesso di un'  azione  secreta, scambievole delle anime convien forse attribuire
Ma oltre i parziali piaceri fisici, che tengono dietro all'  azione  conveniente, vi ha un piacere inerente all' azione stessa;
all' azione conveniente, vi ha un piacere inerente all'  azione  stessa; perocchè a chi più opera, par di più vivere. Laonde
ed ai participŒ che sono veri nomi che segnano i primi l'  azione  e i secondi l' agente (1). E qui cade in acconcio tornare a
a lui ». Egli è certo, che la natura nel bambino ha un'  azione  benefica, la quale deve rispettare l' educatore e ben
Ora, ella è cosa veramente ardua il conoscere quest'  azione  della natura e la sapienza dei suoi fini, e pochi sono
quelli, che sentano intimamente con quanta religione quest'  azione  voglia essere rispettata. Si vuole sempre far troppo; la
è corto l' intendimento dell' educatore; e colla sua  azione  positiva ottiene il contrario, cioè agitazione, turbazione,
sono indiscrete e non intervengono a mutare e alterare l'  azione  naturale del bambino, come sogliono far queste. 3 Le
che ciò che è veramente animato eserciti sul fanciullo un'  azione  veniente dall' anima, benchè per mezzo del corpo e
un fatto che si verifichi ed accerti, l' effetto di quest'  azione  nel bambino è un sentimento , e non dee confondersi col
affermati con questa percezione in conseguenza della  azione  esercitata da essi nel suo senso. Tale è la ragione onde il
è un bene dato in merito e premio dell' altrui buon'  azione  da chi l' ha ricevuta (2). In tutti questi casi l' amor del
altre volte da lui provato e gli suscita l' affezione e l'  azione  corrispondente (1). Giudizio non si dà, se non in un essere
il linguaggio, cioè mediante i verbi che segnano appunto l'  azione  delle cose. Mi si permetta qui d' aggiungere ancora le
per dire, che « « le idee di collezioni si formano dall'  azione  degli oggetti sensibili sui nostri organi, come si
all' azione; 2 suscitata poi, il produrre ella un'  azione  maggiore di quella che sarebbe proporzionata allo stimolo
essere guidate come conviene. Quanto alla quantità d'  azione  , non dee già esser soppressa l' azione naturale del
alla quantità d' azione , non dee già esser soppressa l'  azione  naturale del fanciullo, nè eccitata; ma soltanto moderata
e, per quanto si può, ad ogni bisogno per soccorso, ad ogni  azione  per aiuto, ad ogni cagione di letizia per rendimento di
come se io al solo vedere il fuoco gli attribuisco l'  azione  del riscaldare; come rispetto agli oggetti meramente
intellezioni, perocchè chi scrive non fa che aggiungere l'  azione  delle mani a disegnare quel carattere che già conosce, onde
onde non ha debito d' aggiungere conoscenza, ma solo  azione  esterna, che va tanto bene unita all' azione intellettuale,
ma solo azione esterna, che va tanto bene unita all'  azione  intellettuale, colla quale l' unì quasi individualmente la
il soggetto. Tale sarebbe trattandosi di predicare un'  azione  d' un agente. Noi abbiamo veduto che gli astratti di azioni
l' agente dall' atto suo, considerar l' agente e l'  azione  come parti o elementi d' un solo soggetto, il che è l'
sì intellettivo che morale del fanciullo. L' attribuire un'  azione  a un soggetto non è ancor che riconoscere un fatto per se
di porre in un ente l' azione. Ma se dopo avere io unito l'  azione  e il soggetto e così formatone un tutto solo, l' agente, di
agente, di nuovo considero l' agente e distinguo in lui l'  azione  e il soggetto come due elementi d' un solo tutto; io con
con ciò m' apro il campo a trovare la relazione tra quell'  azione  e quel soggetto, ogni relazione. Non mi mancherà che un
stimare tanto più il soggetto quant' è più stimabile l'  azione  ». Questo passo lo farò all' ordine seguente: nel sesto
è necessità fisica. Che il fanciullo per una data sua  azione  debba trarre o premio o castigo è necessità libero7fisica;
un corrispondente orrore e dolore, ogni qualvolta pone l'  azione  contraria all' esigenza delle cose. Questo è un principio
col quale giudichi e condanni se stesso qual reo. Fra l'  azione  ch' egli pone e concepisce, e le cose di cui egli sente l'
dirigersi a favore dell' una o dell' altra più tosto per  azione  istintiva e spontanea, che per una preferenza razionale. Ma
prima d' ora; che egli si è formato gli astratti di  azione  e della bontà ed eccellenza delle azioni; ch' egli di più
nel secondo stadio l' uomo non può venir tosto all'  azione  cedendo all' impulso morale della natura, ma per operar
di questo fatto si è, che per conoscere colpevole un'  azione  che non fa dolore a nessuno, il fanciullo dee usare di una
di una norma ideale, là dove per conoscere colpevole un'  azione  che reca dolore, egli non ha bisogno di far uso, che di una
da qualche reale azione. Ora quando noi soffriamo qualche  azione  nel sentimento nostro concludiamo, che un reale esiste; nè
perchè la loro rappresentazione, cioè la loro  azione  nel sentimento nostro è perfetta. Nella veglia stessa se l'
le illusioni. Alle illusioni adunque sono cacciati dall'  azione  d' incitamenti esterni. Ma alle illusioni libere, a quegli
avere in tali fenomeni, talora improvisi e momentanei, l'  azione  dell' angelo delle tenebre è cosa segreta e nascosta all'
una seconda mente, diversa da quella prima che con un'  azione  permanente, e senza discorso, ogni cosa abbraccia. Ora è
in che modo. La prima mente produce le altre coll'  azione  colla quale determina i generi sommi ad essa essenziali in
azione, secondo Plotino, il qual teme che dandogli qualche  azione  già svanirebbe il concetto del puro uno ( «to haplos en»)
quando continuando ad operare ed andando quindi colla sua  azione  fuori di sè, fuori da quello che la costituisce secondo la
coll' accennata incoerenza, ma anche il conato e l'  azione  d' introdursi nell' anima, producendo così la generazione ,
si stringono in uno il principio del pensare ( «o nus»), l'  azione  del pensare ( «noesis»), e il termine od oggetto del
d' altro ordine più elevato, la quale, esercitando l'  azione  sopra l' oggetto così lavorato, separa in essa la stessa
accade quando gli enti inclinano l' uno all' altro, o hanno  azione  o passione tra loro (3). Quindi è che talora la relazione
Ancora, la nona categoria dimostra il pregiudizio che l'  azione  e la passione siano reciproche; quando ci sono passioni ed
argomento della Cosmologia; quanto alla terza di reciproca  azione  o d' enumerazione de' possibili, perviene all' unità
l' argomento da questo principio: « « Ogni cominciamento d'  azione  suppone uno stato anteriore della causa non ancor operante,
non è applicabile, perchè si può concepire benissimo un'  azione  che non sia cominciata, e che faccia cominciare l' effetto:
sicchè vi abbia il cominciamento nell' effetto e non nell'  azione  della causa. Così Iddio può e dee aver creato il mondo con
causa. Così Iddio può e dee aver creato il mondo con un'  azione  che non ha mai cominciato, con un' azione eterna: e con
il mondo con un' azione che non ha mai cominciato, con un'  azione  eterna: e con quest' azione eterna produsse il
non ha mai cominciato, con un' azione eterna: e con quest'  azione  eterna produsse il cominciamento delle cose che sono l'
. La libertà non è certamente determinata ad agire dall'  azione  d' una causa efficiente che la distruggerebbe; ma non opera
ha però un suo secreto fine in far ciò, e dispiega un'  azione  oltremodo benefica, la quale consiste in conservare appunto
che l' Io, ossia la consapevolezza d' un principio d'  azione  intellettiva che pronunzia sè stesso, non può spiegarsi se
d' essere fattizia, e d' aver bisogno d' una causa e di un'  azione  che la ponesse in essere. La verità del principio della
solo in quanto egli si pone ed in quanto egli è attivo: l'  azione  è il carattere fondamentale dell' Io » », non hanno valore,
in me con un atto mio proprio di riflessione, e però l'  azione  è il suo carattere fondamentale, perchè la riflessione è
potuto dire di più, che il carattere di ogni ente è un'  azione  , presa questa parola in senso generalissimo, perchè l'
dunque concludere esser falso il principio, « che l'  azione  di porre sè stesso supponga un Io puro ed assoluto »;
porre sè stesso supponga un Io puro ed assoluto »; quest'  azione  altro non suppone, che uno spirito che afferma sè stesso,
E` falso anche il principio presupposto da Fichte « che l'  azione  non si possa concepire senza una resistenza »; così si
la creazione che è la massima azione; 7 Quand' anco l'  azione  avesse bisogno d' una resistenza per esercitarsi, ciò non
ammettere che l' Io ponga il mondo, non si può spiegare l'  azione  che l' Io esercita sul mondo. [...OMISSIS...] Giudizio
dedotta la necessità della resistenza come condizione dell'  azione  e della coscienza che l' Io vuol porre. E quanto poi non è
poi attribuisce al suo porre in sè e per sè , che è l'  azione  essenziale della ragione, un altro senso; dal quale prende
degli enti intellettivi; c ) nella quantità di potenza e d'  azione  attuale di tali enti. Niuna ripugnanza vi ha a concepire
uno di meno: niuna ripugnanza che le doti, la potenza e l'  azione  complessiva fosse maggiore o minore di quello che è.
è l' atto dello spirito, essa è reale; giacchè ogni  azione  di cosa reale è reale. Ma l' essenza pura è l' oggetto di
un complesso di singoli reali, i quali hanno de' vincoli d'  azione  e di passioni reali tra loro; e la varietà non esiste
a ulteriori ordini d'idee, sia necessaria la reciproca  azione  di più menti associate; il che verrebbe ad essere oggetto
Rivoluzione e dell'Impero avevano suscitato e chiamato in  azione  un elemento fino allora appartato, l'elemento Slavo. Voi
una inordinazione della volontà , un male morale in un'  azione  contraria alla legge, può ammettere l' obbligo di evitarla
COLPEVOLE se non gli adopera; ma chi non vede in tale  azione  alcun male, non può riconoscere nè pur COLPA in colui che
essi sempre dire a propria scusa, che se fanno qualche  azione  opposta alla legge per impotenza dell' opposto, non è
significa un libero7positivo , un atto, vera causa dell'  azione  peccaminosa [...OMISSIS...] ; e talora significa un
uso della ragione, di cui parla S. Tommaso, che rende l'  azione  involontaria e, come noi diciamo, non libera, e quindi
sono contentato d' esigere universalmente a costituire un'  azione  necessaria, che la passione sia urgentissima e repentina,
si rende ancora più difficile ad avverarsi il caso dell'  azione  necessaria; e mentre il comune de' teologi si limita a
pressante. Ora quelle condizioni, che io posi acciocchè una  azione  si possa credere necessaria , il sig. C. asserisce che
, il sig. C. asserisce che furono apposte acciocchè l'  azione  si possa dir libera, capovolgendo tutto il mio sentimento.
tutto il mio sentimento. Sicchè mentre io dico, che l'  azione  non è mai necessaria, se la passione non sia urgentissima
che l' abito buono non fu da me posto qual condizione dell'  azione  libera, ma quale aiuto, pel quale l' azione diviene libera
dell' azione libera, ma quale aiuto, pel quale l'  azione  diviene libera anche quando ella tale non sarebbe per l'
enumerare le condizioni da me richieste, acciocchè un'  azione  possa credersi necessaria, la principale di tutte, senza la
condizioni e circostanze abbiano luogo in questa o quell'  azione  particolare. A ragion d' esempio alcuno dirà, che la
stata realmente così urgente e così pressante in una data  azione  da trascinare la spontaneità ed impedire l' arbitrio della
stessa potenza che già esce e realmente si separa colla sua  azione  quando emette le sue appetizioni, o volizioni; 3 E questi
uomo abbia tempo a considerar la legge e a confrontare l'  azione  oggettivamente malvagia con essa, e questo accade ne' primi
mortale, a costituire il quale non basta che intervenga l'  azione  personale o la libera, ma si esige che l' oggetto stesso
o la libera, ma si esige che l' oggetto stesso dell'  azione  sia personale , e però che abbia ragione di fine ultimo. Di
non totale: e dato che intervenga qualche disordine nell'  azione  personale non sarà tale da staccar la persona dall' oggetto
dal lume di sua ragione, che per se solo non esercita un'  azione  su di lui realmente sensibile (cioè al modo che è sensibile
di lui realmente sensibile (cioè al modo che è sensibile l'  azione  delle cose reali di cui ha percezione); ed è attratto
condizione delle cose è ben altra. Se da una parte v' ha l'  azione  reale del bene animale, che a sè l' attira, dall' altra v'
nell' anima non solo idealmente ma anche realmente. L'  azione  del qual bene, che è Dio, di sua natura (se il libero
far credere quasi che non passi una gran differenza tra l'  azione  viziosa e la virtuosa. E avvertite bene che nominando la
dalla Chiesa, il quale non mette nessun limite all'  azione  esterna de' suoi membri, ma vuole che quest' azione sia
all' azione esterna de' suoi membri, ma vuole che quest'  azione  sia regolata in tutto dall' ubbidienza. Nè Iddio lasciò mai
un ente reale sensibile, se non in quanto egli esercita un'  azione  nel mio sentimento. Questo è tutto ciò che io posso
un' altra sostanza: egli è questo il fatto. Si dà dunque l'  azione  sostanziale tra le cose; poichè l' agente è sostanza. Se
cioè un reale agisce sull' altro, un reale riceve l'  azione  dell' altro, ma niente può agire sopra di Dio, il quale è
sentimento, dal sentimento che ci costituisce, e poi dall'  azione  delle cose stesse reali su di noi, la quale da noi si
ricorrevamo col Rosmini non meno che col senso comune, all'  azione  che esse esercitano immediatamente sopra di noi
sopra di noi producendoci i sentimenti. Ma poichè quest'  azione  e questi sentimenti non possono esser più che materia di
dice, « « la materia creata non si può disgiungere dall'  azione  creatrice » ». La qual ragione acciocchè sia efficace a
dee voler dire che la materia creata è così congiunta coll'  azione  creatrice che forma con essa una cosa sola pensabile;
Che se la materia creata forma una cosa sola coll'  azione  creatrice, in modo da costituire un solo ed unico oggetto
la materia creata formi una cosa sola con Dio, perocchè l'  azione  creatrice è Dio stesso, e d' altra parte Dio appunto, a
la ragione appunto, che questa non si può disgiungere dall'  azione  creatrice, la quale azione è Dio stesso. E in fatti egli
non si può disgiungere dall' azione creatrice, la quale  azione  è Dio stesso. E in fatti egli dovea precipitare a questo
non sono in Dio loro causa, ma sono il termine dell'  azione  di questa causa. Dunque se noi vedessimo Iddio solo, senza
Perocchè prendono la parola liberamente per indicare un'  azione  spontanea non legata, non determinata da alcun principio
creature. Dunque, secondo la sua dottrina, Iddio coll'  azione  creatrice trapassa nelle cose create, ed è per questo che
che fa lo spirito come pensiero a Dio, mediante l'  azione  creatrice. Il pensiero dunque dell' uomo che ascende a Dio,
da noi percepita, quando noi ne sentiamo in noi stessi l'  azione  sua propria, cioè un' azione tale che non può venirci
ne sentiamo in noi stessi l' azione sua propria, cioè un'  azione  tale che non può venirci altronde, e però atta a
o giudizio pratico, col quale dica internamente che l'  azione  che farà è a lui buona. Questo secondo verbo volontario è
buona con questo verbo pratico dell' uomo è un'  azione  spettante a qualche altra potenza inferiore, in tal caso l'
Figlio (3), tuttavia questo traimento è nell' ordine dell'  azione  e non in quello della cognizione, e però resta nascosto
a considerare che la grazia , la quale consiste in un'  azione  deiforme che Iddio immediatamente esercita nelle anime
soprannaturale è anche reale , perocchè in questo vi ha un'  azione  della sussistenza divina nell' anima umana: di maniera che
di essa. Altro è dunque la sapienza e virtù adoperata nell'  azione  di Dio creante, e questa è l' essenza di Dio semplice ed
partecipazione limitata di essere relativo, che colla sua  azione  non può uscire dai limiti e dalla relatività dell' essere;
è l' essere per se stesso, assoluto, infinito, onde l'  azione  sua termina sempre all' essere, non è limitato all' essere
fuori del Verbo, relativamente poi a Dio ed alla sua  azione  creante nel Verbo. E poichè noi esprime una relazione
non può passare dal non essere all' essere se non per un'  azione  creante, per la volontà creante, senza che l' idea ancora
la materia sussista come termine, e dai quali riceva l'  azione  ed il movimento che in essa si scorge. Il che è
d' oggetto. La moralità di forma è quella che rende l'  azione  buona ed ordinata, quantunque l' azione abbia per oggetto
quella che rende l' azione buona ed ordinata, quantunque l'  azione  abbia per oggetto cosa materiale e non morale, come il
e invece di percorrere indivisamente i tre gradi dell'  azione  animale, intellettuale e morale, si arrestò a' due primi,
a ciò che ella ha per natura sua, senz' altra aggiunta o  azione  esteriore: 2 Che cosa s' intende per la risurrezione, opera
alcuna giunta dal di fuori, non venga fatta in lei alcuna  azione  da qualche agente a lei straniero, l' anima umana separata,
spiriti puri, ma essi hanno nulladimeno una relazione e un'  azione  sui corpi. Come i corpi sono il termine attivo della vita
le ordinarie leggi fisiche che presiedono alla mutua  azione  dei corpi fra loro: ma non così il corpo eucaristico di
azione, che è tutt' altro che una trasmutazione, con un'  azione  la cui natura non ha niente di simile alle azioni della
perfettissima di tutte, che rimane nondimeno priva d' ogni  azione  propria fuori di sè medesima, nè può conoscere altro, nè
è detto da Aristotele fattivo : quel pensiero poi la cui  azione  non esce dal subietto pensante o è speculativo se è una
specie sensibili non sono punto nè poco ne' corpi, ma coll'  azione  de' corpi sull' organo sensorio del vivente si suscitano in
che in questo sono in atto, ne' corpi in potenza, perchè l'  azione  di questi le suscita (3). Sia, ma in tal caso si vuol dire
la materia, o termine dell' atto, senza avere nessuna  azione  nè sulla potenza che produce l' atto, nè sull' atto
dottrina aristotelica. Avendo Aristotele tolto a Dio ogni  azione  sul mondo e lasciatogli solo l' essere appetibile, molti
la vita, la forma dalla natura. Ma come si derivi quest'  azione  non lo dice chiaramente. Al primo cielo, che contiene tutti
primo cielo, e anche questo non l' eccita operando, ma l'  azione  sta tutta nelle nature finite, cioè nell' appetito del
moto o in quiete »: e mostra che colla quiete può stare un'  azione  immanente, e questa come cosa più onorabile appartiene a'
poichè in questo caso di disunione comincierebbe l'  azione  del Tribunale, e dall' istante che comincia quest' azione
azione del Tribunale, e dall' istante che comincia quest'  azione  le persone legate insieme diventano relativamente alla
istituzione si cauteli contro la propria azione, la propria  azione  dunque è diversa dall' azione con cui si cautela, e questa
la propria azione, la propria azione dunque è diversa dall'  azione  con cui si cautela, e questa viene dopo di quella: questa
di calcolarne l' azione; ma che però vede essere quest'  azione  di una forza irresistibile quando prendesse una direzione
quale dei due sistemi s' ottiene tale scopo con una  azione  minore? Certo con quello della rappresentazione politica:
del sistema dell' utilità? egli non ne ha veruno. La sua  azione  è infinita come l' arbitrio: egli suppone, che far si possa
esige una mutazione minore, e che ottiene lo scopo con una  azione  minore? Tutti s' accordarono pertanto a queste ragioni, che
di quest' ultima Assemblea, ed hanno esercitata tutta l'  azione  che potevano esercitare. D' altro lato la non
della società e degli uomini che la compongono con una  azione  incessante avere sospinti verso della medesima i civili
poichè in questo caso di disunione comincierebbe l'  azione  del Tribunale, e dall' istante che comincia quest' azione
azione del Tribunale, e dall' istante che comincia quest'  azione  le persone legate insieme diventano relativamente alla
istituzione si cauteli contro la propria azione, la propria  azione  dunque è diversa dall' azione con cui si cautela, e questa
la propria azione, la propria azione dunque è diversa dall'  azione  con cui si cautela, e questa viene dopo di quella: questa
di calcolarne l' azione; ma che però vede essere quest'  azione  di una forza irresistibile quando prendesse una direzione
quale dei due sistemi s' ottiene tale scopo con una  azione  minore? Certo con quello della rappresentazione politica:
del sistema dell' utilità? egli non ne ha veruno. La sua  azione  è infinita come l' arbitrio: egli suppone, che far si possa
esige una mutazione minore, e che ottiene lo scopo con una  azione  minore? Tutti s' accordarono pertanto a queste ragioni, che
di quest' ultima Assemblea, ed hanno esercitata tutta l'  azione  che potevano esercitare. D' altro lato la non
della società e degli uomini che la compongono con una  azione  incessante avere sospinti verso della medesima i civili
viene in essa qualche cosa creata quand' essa intende: l'  azione  della prima verità sopra di lui è ciò che forma la sua
verità sopra di lui è ciò che forma la sua intelligenza: l'  azione  degli altri esseri è ciò che produce le sue cognizioni (1).
il toglie da ogni ozio, e lo stimola ad una operosa  azione  non solo in beneficio di se medesimo, ma in beneficio di
i governati come anteriori a' suoi propri, e che la sua  azione  non usurpi su di quelli cosa alcuna, ma li seguiti.
che in esso si trovi. Le facoltà sono certi principii d'  azione  che contengono virtualmente una specie astratta di atti , e
evitare colla previdenza, e tutto ciò manco sia fatto con  azione  diretta e faticosa, di quello che sia con indiretta e
cristiani a dover sapere, che il pregio vero di qualunque  azione  nostra è quello d' essere volta a Dio, e d' essere
il quale è nulla per la vita eterna. Mostrate, che un'  azione  fatta in nome di Gesù Cristo vuol dire fatta per dare
di essa viene, non avere già più per l' uomo cristiano  azione  veruna onesta in questo mondo, la quale sia veramente bassa
In primo luogo persuadetele, che il mangiare per sè è  azione  che non aggiunge dignità veruna all' uomo, poichè anche gli
negata. Se si suppone che dalla passione sofferta dall'  azione  della sostanza reale resti qualche cosa nell' intelletto, a
possa essere intelligibile. Dice che la forma, in quest'  azione  della sostanza reale sull' intelletto, si separa, e
Non c' è bisogno di cercare il termine passivo della sua  azione  fuori dell' anima. Oltre questo agire poi e patire dell'
che il moto, secondo l' uso di Platone, si prende per  azione  in genere, senza che involga di necessità il concetto di
ed efficiente nell' anima, ivi ripose Platone un' intima  azione  vitale o moto continuo, e l' origine del moto all' altre
che si fa senza strepito e suono, [...OMISSIS...] , ed è l'  azione  dell' interna sua vita di sentimento e d' intelligenza
dell' anima intellettiva coll' essenza involge un'  azione  reciproca, perchè dice che il conoscere , che appartiene
generi di cause relativamente all' ultimo termine della sua  azione  in basso, e viceversa relativamente al suo primo principio
se stessa non si dà al male, non si perde più per nessuna  azione  esterna. Convien sapere che quella potenza, la quale
tutte le cose proprie, e un campo vasto, anzi illimitato di  azione  quant' è illimitato l' amor di Dio per gli uomini e la sua
Intanto non conviene nulla ommettere per attemperare l'  azione  di queste, e dare luogo all' azione di que' motivi. La
per attemperare l' azione di queste, e dare luogo all'  azione  di que' motivi. La grazia viene in soccorso: ella fa
e senza che possiamo rimproverare a noi stessi nessuna  azione  particolare gravemente peccaminosa; e quindi diminuisce la
e la disutilità nelle azioni umane, non ci può essere  azione  alcuna che non sia essenzialmente licenziosa e