Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: avevo

Numero di risultati: 94 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Malia. Commedia in tre atti in prosa

242791
Luigi Capuana 2 occorrenze
  • 1891
  • Stabilimento tipografico di E. Sinimberghi
  • Roma
  • verismo
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Cognata, la vera malia è la mia disgrazia... Dovevo sposar voi... Sarei stato felice... Destino infame! Cognata, ci avevo voi nel cuore! Ma eravate

verismo

Pagina 29

Avete fatto bene a venire, mastr'Antonio... Avevo una barba da cappuccino...

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Pagina 34

Cavalleria rusticana

243586
Giovanni Verga 1 occorrenze

donne! ma che donne! lo la testa l'avevo sempre qui, al mio paese.

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Pagina 49

Documenti umani

244553
Federico De Roberto 7 occorrenze
  • 1889
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • verismo
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carattere. Bambino, io covavo dentro di me le mie piccole amarezze ed i miei piccoli dolori. Avevo vergogna di farmi vedere piangente. Non so se questa

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. "Qualche giorno addietro, dunque, io ero ancora costà, avevo una sciabola al fianco, andavo a prendere gli ordini del mio colonnello, venivo a far visita a

verismo

m'impedivano di studiare, le poche volte che ne avevo voglia. L'arte mi pareva una finzione suprema. Avevo già pronto il libretto di un gran melodramma, Isaura

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Pagina 134

aveva regalato una copia della composizione ad una sua amica, che io non conoscevo. Non volevo veder nessuno, fuggivo le distrazioni, avevo la fama di

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Pagina 135

tutte le notti, erano per lei, per lei salute e morte mia! Le parole d'amore che non avevo detto a nessuna, i baci d'amore che non avevo dato, i tesori

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Pagina 137

piangere per me.... lo seppi più tardi, quando dissero che ero guarito.... Guarito? Io non avevo mai sofferto come allora. Io sonnecchiavo in una incapacità

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Pagina 140

10 settembre. Ancora?... Avevo sognato che tutto fosse finito. Io ero rigidamente composto nelle tenebre iperboree e il silenzio stagnava

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Pagina 212

Donna Paola

244922
Matilde Serao 2 occorrenze
  • 1897
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
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Io non amavo quell'uomo. Anzi non amavo nessuno in quel tempo. La mia indifferenza in fatto di sentimento era serena; non amavo, non avevo il

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Pagina 115

- susurrò l'ombra. Io, che avevo il terrore del sacrilegio, bestemmiai: - Lo giuro sulla Madonna.

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Pagina 121

Il marito dell'amica

245001
Neera 1 occorrenze
  • 1885
  • Giuseppe Galli, Libraio-Editore
  • Milano
  • Verismo
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collegio. Tornata con lui, la nostra vita ritiratissima veniva quasi interamente consacrata allo studio. Eravamo affatto soli; non avevo amiche; non

Verismo

Pagina 18

Il ritorno del figlio. La bambina rubata.

245478
Grazia Deledda 24 occorrenze
  • 1919
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Verismo
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foglietto piegato in quattro, che spiegò, e lesse. Riconobbi subito il biglietto che avevo buttato alla finestra di Fiora: mi sembrava di sentire le

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Pagina 100

come per vendere, e io davanti come per comprare: e mi interrogò coi piccoli occhi porcini, di solito sfuggenti allo sguardo che li cercava. Io avevo

Verismo

Pagina 111

lei: ma la vedevo più seria del solito, preoccupata, e avevo rimorso di darle dispiacere: mi faceva pena, ma non potevo confidarmi con lei. Avevo

Verismo

Pagina 115

dai mietitori, non osavo affermarlo neppure a me stesso. E se mi ingannavo? Avevo un rispetto della giustizia così forte, per la stessa ingiustizia che

Verismo

Pagina 126

. Ma io avevo dentro di me il mio segreto e questo di giorno in giorno si faceva più grave e mi tirava giù e mi atterrava. V'erano dei giorni in cui

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Pagina 128

scacciava, non mi rimproverava neppure: perchè? Mi venne in mente il dubbio che ella avesse paura di me: e infatti, sì, qualche volta avevo avuto impeti di

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Pagina 131

dell'altro: io mangiavo, ma sempre più avvilito; avevo vergogna di tutto, oramai, vergogna di non aver neppure saputo morire. E il mio rancore si riversava

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Pagina 138

foglio sul quale avevo versato le mie pene. Egli non l'aveva più. Gli domandai, sempre con cenni che rivelavano il mio dispetto, se l'aveva dato da leggere

Verismo

Pagina 141

che ella mi giudicasse male per il male che avevo fatto, e credesse che io le confidavo le mie pene per farmi rimettere il debito, mentre in fondo

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Pagina 155

. Eppure non mi disperavo se questo momento non veniva mai: perchè in fondo avevo paura, di questo momento: sentivo tanta poesia, tanta bellezza nella

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Pagina 166

amica. La zia preparava la colazione: nel vedere che io mi indugiavo a casa mi rivolse qualche sguardo inquieto. Io avevo il dubbio ch'ella sapesse

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Pagina 168

fatti miei? Perchè si opponeva alla vendita del terreno? E perchè non mi domandava neppure la ragione per la quale avevo preso i danari dall'usuraio e

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Pagina 175

donna: mi pareva avessero tutti fatto lega contro di me, la famiglia del nano con la famiglia del gigante, per togliermi quanto avevo, proprietà, onore

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Pagina 179

un'ignominia, di mostrarmi vile davanti alla vita: vile come tutti gli altri, come la madre e i parenti della bambina, come la zia che pure avevo tanto

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Pagina 184

Ecco, dunque, che avevo dato via la mia bambina, senza neppure vederla, senza neppure toccarla. II nano era sparito fra la nebbia, il vecchio aveva

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Pagina 190

, nella penombra, fu la porta-finestra difesa da una semplice persiana che dava sulla strada. Tante volte passando di fuori avevo veduto quella persiana

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Pagina 191

e la sua pietà per me. La casa del dottore non era distante da noi più di un centinaio di metri, e già prima di arrivare alla porta io avevo fatto

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Pagina 194

sera, e questo mi dava da pensare. Cammino, cammino nella pineta: bisogna dire che io non ero molto pratico del luogo perchè avevo sempre preferito

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Pagina 199

svegliandosi da un sogno, sebbene non dormisse. Io avevo il lume in mano. Vidi la fiammella riflettersi in quei grandi occhi vitrei ed ebbi un senso

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Pagina 202

alla sorte. Poco prima avevo sfidato lo stesso Dio a togliermelo: adesso andavo verso quel chiarore di casa abitata, per guardar bene in viso la mia

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Pagina 211

segno di gioia. Avevo appena un anno quando caddi di braccio ad una servetta sventata: ferito gravemente alla testa, dopo una lunga infermità rimasi

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Pagina 62

brividi, sapori, visioni di cose e di luoghi fantastici. In quel giardino ebbi la prima rivelazione dell'amore. Avevo tredici anni; ero felice e

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Pagina 75

affaccia immobile, più scura della sua ombra. Dapprima non parve badare a me. Mai come in quel momento avevo sentito lo spasimo di non poter gridare. Mi

Verismo

Pagina 84

al tavolino rotondo posto davanti al divano, ed era rossa in viso come non l'avevo mai veduta. - Sa già tutto, - pensai; - ebbene, meglio così. E andai

Verismo

Pagina 94

Il romanzo della bambola

245665
Contessa Lara 1 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • Verismo
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Quanto a me, niente paura! persino la camicia avevo di ferro. È vero che il pubblico, davanti a cui si dava lo spettacolo, mi batteva le mani e mi

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Pagina 94

In Toscana e in Sicilia

245839
Giselda Fojanesi Rapisardi 1 occorrenze
  • 1914
  • Cav. Niccolò Giannotta, Editore
  • Catania
  • Verismo
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principiò a piangere, a strillare in modo, che non ci lasciò più sentire quello che dicevamo. Seguitai la mia passeggiata, triste e commossa. Avevo letto

Verismo

Pagina 89

L'indomani

246062
Neera 2 occorrenze
  • 1889
  • Libreria editrice Galli
  • Milano
  • Verismo
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dell'indomani si moltiplicavano senza fondersi. Avevo, è vero, Manzoni dalla mia, per il fatto che nei Promessi sposi si trova l'indomani, e con tale alleato mi

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; si sa, egli preferiva andare all'osteria. - Tu dunque rimanevi sola? Non ti annoiavi? - Non ne avevo il tempo. L'anno che la mia vicina cambiò casa

Verismo

Pagina 99

Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli

246721
Luigi Capuana 5 occorrenze
  • 1895
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
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, al mormorio delle fronde, tra il verde cupo degli alberi e il verde smeraldo delle erbe! Avevo colto molti fiori, ne avevo piene le mani e li recavo

Verismo

Mi avevano detto che la veglia canta stupendamente, e perciò avevo accettato il regalo di quel piccino ancora con la peluria gialla tra le piumine

Verismo

... Avevo dimenticato a casa il portamonete! Ma questa volta non risi; e tutta la giornata fui invasato dalla tristezza di non aver potuto fare, così a buon

Verismo

avanti, avevo dovuto percorrere in diligenza lo stradone provinciale da Catania a Messina, facendo sosta la notte a Giarre, a metà di strada; e il

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disse alla mamma mentre ella lo vestiva : — Vedi, mamma, il Signore ha sbagliato; gli avevo chiesto l'altro che muove testa e braccia e pare che suoni il

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Pane nero

249047
Giovanni Verga 1 occorrenze
  • 1882
  • Niccolò Giannotta editore
  • Catania
  • Verismo
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della sorella con tanto di pancia, ch' era una vergogna, si mise a piangere più di prima, e sclamava: - Io l'avevo detto! Io l' avevo detto! Almeno

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Pagina 105

Rosario. Dramma in un atto

249222
Federico de Roberto 1 occorrenze
  • 1899
  • Copisteria Presaghi
  • Roma
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Ed io? Io sogno, quante volte non provo le stesse precise impressioni di quando avevo vent'anni!... Quante volte sogno di mettere la prima veste

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Pagina 9

Dramm intimi

250088
Giovanni Verga 2 occorrenze
  • 1884
  • Casa Editrice A. Sommaruga e C.
  • Roma
  • Verismo
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forte. Ah! com' è bella la vita! Sì, vi avevo promesso. — Quando mi permetterete di venirvi a trovare, dovunque sarete... Poi fui in collera con voi che

Verismo

Pagina 123

Sorrento, 8 maggio. Ah, che siete proprio tale come vi avevo giudicata! senza cuore, senza spirito, senza altro che lo spumeggiare delle vostre trine

Verismo

Pagina 129