là, senza posa. Esse, che l'avevano combinata grossa, tacquero e ubbidirono e cosí cominciò la primavera. In primavera, si sa, il vento ha molto da
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passeri del tetto proseguirono la loro dura vita. Ma ora il sacrificio non pesava piú perché essi avevano il cuore felice e cantavano la loro letizia al
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vestito di bianco? I prati hanno ancora tanti occhi colorati? — E Cipí, pazientemente, le spiegava che tutte le piante avevano ormai smesso l'abito nuziale
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delle frustate, il brontolio di qualcuno molto arrabbiato che s'avvicinava a grandi passi facendo traballare il cielo. Le stelle, che avevano appena
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su e in giú: niente. Intanto le farfallette volteggiavano e cadevano sempre più fitte e i passeri avevano sempre piú fame.
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fame che stringeva lo stomaco, a guardarla sarebbe stato uno spettacolo meraviglioso: gli alberi avevano una bianca parrucca, i prati dormivano sotto
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l'ho piú visto. Era andato a conversare, sul far della sera, con due stelline che l'avevano invitato sopra i tetti, e non è piú tornato... «Sul far
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Due stelle calate in quel momento dal cielo si erano fermate di fronte a Cipí ed avevano cominciato a giocare fra loro, roteando e diffondendo
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. Col cuore spezzato si ritirò sul carabiniere di sinistra seguito dai pochi passeri che gli avevano creduto e da lí osservò quelli rimasti; alcuni lo
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spenta la festosa argentata agonia di una dozzina di pesci, lunghi una spanna e mezzo. Avevano abboccato, con frenetica fame, alle esche appena gettate
avevano dichiarato), ma per il compito stesso che gli si affidava. Se pure quella favorita non fosse stata stupefacente come si diceva, non doveva certo
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scimitarre al fianco, incrociavano le braccia e guardavano davanti a sé. Sul petto avevano larghe fasce di pelle incrociate, da cui pendeva una scelta di
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dell'arma. Il Palazzo, attorno al suo silenzio, taceva. La bella lo guardava: ma non come si guarda un uomo. I suoi occhi avevano la fissità opaca, dolente
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parole di Amilah lo avevano lasciato.
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resistendo ad ogni strattone del mare non avevano ceduto, stringendosi anzi e tirandosi, saldando quel groviglio di ossa al legno muschioso. I due
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lei a respingere il getto d'estasi meravigliata di lui, abbassando faccia e capo come avevano le ritrose sorelle. Fu un breve scroscio, ma un attimo
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avevano insegnato e la regola prevedeva. Più che pensare ad altro, seguire strade ed immagini della mente, sperimentava e si perdeva in un distacco
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Macario, visto il tono intenso con cui frate Filippo e suor Marta le avevano pronunciate. — Quanti altri giorni durerà il lavoro, frate Filippo
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che Sakumat l'aveva rifatta sulla parete. Ma dietro, sul piccolo cavallo pelo-di-pepe che trottava legato al carro, avevano aggiunto una bambina col
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bilico il moro Randui, che i pirati avevano liberato da una galera turca... — Niente mozzo, su questa nave? — chiese un giorno Sakumat. Madurer alzò la
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fiori avevano steli brevi e corolle appena schiuse. Le condizioni di Madurer miglioravano di giorno in giorno; presto il bambino poté seguire il lavoro
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pittore. Non aveva avuto altre crisi, ma le forze non erano tornate. Raggiunto un certo grado, anzi, avevano cominciato a diminuire. Lentamente il bambino
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erano uno ad uno contratti ed asciugati, e poi avevano cominciato a piegarsi. Come l'onda lenta del tempo, il pennello passava e ripassava sull'erba
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pregiate. Il pittore si inchinò. Aveva la barba ormai quasi del tutto bianca. Gli ultimi mesi passati nella stanza di Madurer gli avevano imbiancato
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mercante, all'estremità occidentale della piccola città. Era il tramonto, e da poco avevano salutato il capitano della Santo Paolo, che tornava al porto
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finemente con cuciture di perle, altri avevano ricami sulle tuniche, in fili d'oro e argento; certi portavano in testa turbanti schiacciati, con cupole
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bella di lei. Gli occhi di Maometto erano fermi, ma il suo petto si muoveva in un respiro sovrabbondante, e le mani posate sulle ginocchia avevano
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