. Strasburger e dallo zoologo O. Hertwig, che avevano osservato la cariogamia nelle piante e negli animali rispettivamente, e trovò un autorevole
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Varî autori (Strasburger, 1900, Correns, 1901, De Vries, 1903) avevano indicato la possibilità di una correlazione fra i fenomeni citologici e il
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(Chironomus, ad es.) avevano nuclei d’insolite dimensioni e costituiti da una curiosa impalcatura, che era stata considerata come un nastro, o un cilindretto
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antichi biologi, a dir vero, e primo fra tutti Aristotele, si erano posti il problema dell’eredità, avevano cercato di indagare come e in qual misura i
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sistematici avevano l’abitudine di considerare come molto facile e comune l’incrocio fra specie diverse, e consideravano facilmente come ibridi quegli
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degli altri muli. Accoppiata con stalloni equini, invece, diede prodotti equini puri, cioè cavalli che non avevano nessun carattere mulino o asinino
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, oltre al De Vries, varî altri studiosi, e specialmente il Bateson, avevano richiamato l’attenzione sulla variabilità discontinua, e su quelle che furon
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selvatico. Molti autori avevano creduto di poter concludere affermativamente, e molti hanno espresso l’opinione che la Drosofila rappresenti un caso
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Varî autori avevano tentato, a diverse riprese, di ottenere sperimentalmente delle mutazioni, ma fu ancora un collaboratore di Morgan, H. J. Muller
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poche piante sicuramente ibride, ma fertili. Si constatò (Clausen e Goodspeed, 1925) che esse avevano 72 cromosomi, erano cioè esaploidi, derivate
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antiche, avevano reso noto da molto tempo che l’ablazione delle gonadi nei Vertebrati porta di conseguenza profonde alterazioni morfologiche
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Per dirimere la questione dell’eredità delle mutilazioni, che alcuni avevano sostenuto esser vera almeno in certi casi, il Weismann si diede ad
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Molti naturalisti, prima di Mendel, avevano cercato di trovare una regola nella trasmissione dei caratteri ereditarî, e avevano perciò incrociato
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