gomitolo di lana è finito. - Leonia guarda Maria e si domanda ansiosamente se non sia divenuta pazza. - Via, via, - dice - non vi ricordate più che l'avete
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- Miei cari! - Calmate le prime effusioni, la signora d'Aufran domanda: - Come avete saputo che ero qui? - È stata Leonia, - risponde Francesco. - Ha
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dispiacere - che non avete molta fiducia in me. - Tu avresti detto tutto allo zio Fil, ed egli l'avrebbe mandata via, forse. Non si poteva arrischiar
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volta soltanto a stare con le bambine e a giocare con loro, non parlereste così... Per aver avuto a che fare con una cuginetta poco amabile, le avete
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da pranzo e alla credenza. - Ma insomma, - dice Maria - non potreste andare in giardino ad aspettare l'ora del pranzo? - Avete tanta fame? - domanda
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? - Mangiate, signor Maurizio, - dice Maria sottovoce, dietro il suo padroncino. - Non avete più fame? - Oh, si! - esclama Maurizio. - Anzi, ho molta
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un sapiente. - Va bene, va bene, - dice Maria. - Non avete bisogno di andare a ridirlo a lui. Orsù, abbiamo chiacchierato abbastanza, e m' impedite di
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! - La vecchia sale i tre scalini e vede i tre fanciulli. - Oh, mi avete sentito salire? - dice ingenuamente. - Perbacco! - Ti avevo raccomandato di
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qualcuno di voi? - Maurizio alza il suo nasetto impertinente e mentisce con sfrontatezza. - Sì, - risponde - io. - Voi? Che ne avete fatto? - Buttata dalla
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collera. - È troppo! - dice. - Ho sopportato fin qui, ma ora non ne posso più e voglio punirvi severamente: non andrete alla passeggiata di giovedì. Avete
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- Che avete, signor Alano? - domanda precipitandosi verso di lui. - È malato, - dice Maurizio senza arrossire. - Credo che bisognerà andare a cercare
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Alano, avete fatto molto male, - comincia essa. Ma Alano non la, lascia finire. - Come, ti dispiace che io non sia ammalato? Ci tenevi molto che io
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, lo fa passare e gli domanda con alterigia: - Avete qualche cosa di bello da mostrarmi? - No, Maestà, non ho nulla; ma in patria ho lasciato una figlia
bene? - Sì, sì, sì - rispose Ruggiero. - Siete bellissime, mi avete dimostrato molto affetto che vi contraccambio, mi avete fatto del bene di cui vi
Anche quella volta passò l'ambasciata, fu ammesso alla presenza del Re, che lo squadrò con alterigia e gli chiese: - Buon uomo, avete merce preziosa
che siete stata proprio voi che avete richiesto da me questo pessimo servigio. - Ve ne firmo cento dei fogli, non uno e se poteste sapere come
all'Escurial a far gli esercizi religiosi e che non voglio esser disturbato, avete capito? - Maestà, sì. - Procuratemi un vestito da abate, ma vecchio e
mal garbo: - Che cosa volete? - La ragazza, senza lasciarsi intimidire da quell'accoglienza, rispose: - Vogliamo tutto quello che avete di più bello nel
fanciulla. - Io sono felice e non mi dispiace punto di non trovar marito. Sto bene così. Non vi pentite di quel che avete fatto per il Principino; io
L’AVETE DETTO.
COME AVETE FATTO A...
AVETE INCONTRATO GLI APACHES?
AVETE PIÙ CHE RAGIONE, WILLER, PERDONATECI!
E... E NON AVETE FATTO... BRUTTI INCONTRI!
MISTER BELLAMY, VOI QUANDO LO AVETE RICEVUTO IL TELEGRAMMA?...
E SONO DAVVERO ANSIOSO DI SAPER COME AVETE FATTO A CAVARVELA!...
NON TENETECI SULLE SPINE, WILLER... COME AVETE FATTO A USCIRE DA QUEL DANNATO POZZO?
SBRIGATEVI, MISTER BELLAMY, ACCIDENTI A VOI! CI AVETE GIÀ FATTO PERDERE ANCHE TROPPO TEMPO... SALTATE SU, DANNAZIONE!