si ha bisogno di | avere | del collodio denso, ed il caso può occorrere quando si ha |
Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia -
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del collodio troppo liquido da rendere consistente, è bene | avere | una piccola provvista di questo collodio denso, di cui si |
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vi fosse contrazione invece di | avere | dopo il miscuglio il volume V + V’ si avrebbe p. e. 1/2(V + |
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e dei liquidi sviluppatori, perchè sia dopo di | avere | collodionato, sia dopo di avere esposto alla luce, bisogna |
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perchè sia dopo di avere collodionato, sia dopo di | avere | esposto alla luce, bisogna non por tempo in mezzo nel |
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egli è affatto indispensabile di | avere | una così detta pressa a copiare (a) o macchina a copiare |
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e +128°, distilla concentratissimo, e si dilunga sino ad | avere | la composizione di 9HO.NO5, ed il calore di +128°. |
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sciolto in poca acqua, filtra e dilunga con acqua sino ad | avere | 1000 grammi di liquido che sarà una soluzione di acetato di |
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di acido pirogallico, e la versano così, subito dopo | avere | fatto il miscuglio, sull’immagine che riceverà egualmente |
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riparare la prova principalmente dalla umidità che potesse | avere | la carta positiva. |
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portante al fondo una pallottola di piombo, in modo da | avere | un pendolo da poter far oscillare a volontà (a). |
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| avere | la massima sensibilità conviene esporre umido; se si espone |
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— Suppongo di | avere | tre corpi O, P, Q rispettivamente colorati in blù, giallo, |
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il mantener sempre la soluzione entro i limiti che dee | avere | per la buona riuscita. |
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le prove fissate con una luce troppo intensa, non potranno | avere | tutta la voluta freschezza nei bianchi. |
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indicato è cosa tediosa, ma è necessaria quando si vuole | avere | una grande precisione nel foco. Il metodo seguente è più |
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da un dato punto, che corrisponde alla distanza data, onde | avere | una immagine nitida chimicamente. |
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nell’acqua la lastra prima dell’esposizione, se si desidera | avere | molta celerità di azione fotogenica. Ciò succede, perchè la |
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coi due occhi che si può ben giudicare delle distanze ed | avere | una chiara percezione del rilievo dei corpi, cioè delle |
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cui la luce si propaga. La più grande distanza che si possa | avere | tra due punti presi sulla superficie della terra è ancor |
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camera oscura la base del cono che formano i raggi dopo di | avere | attraversato la lente, la qual base trovasi nel piano del |
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conservare la necessaria trasparenza, onde il disegno possa | avere | un sufficiente contrasto di chiari e di oscuri. |
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a coprire la prova, e deve essere nuova, ossia non | avere | mai servito a fissare altre prove. Così la immagine avrà la |
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differente, di crown glass e di flint glass, in modo da | avere | una lente sola composta di due lenti, che chiamasi lente |
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luce o di un bagliore sulla immagine, per causa di dover | avere | avanti alla camera oggetti estremamente illuminati, egli |
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può consistere in un sol vetro: ma bisogna necessariamente | avere | due vetri quando la distanza è ridotta a cinque o sei volte |
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falsa luce può | avere | accesso nello strato sensibile non solamente per causa di |
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si prende una veduta bisogna fare in modo di | avere | la minor quantità di cielo che sia possibile, perchè il |
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foco visuale, l’operatore ha molto minor pena a darsi per | avere | immagini nitide, e per ottenere uniformemente buoni |
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da centro a centro. In questo caso le lenti dovrebbero | avere | la forma di un menisco convergente colla parte concava |
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p. e. se un tempio, una torre, ecc., può di rado | avere | tutto intiero il monumento nel suo quadro. |
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e foco visuale. — Le lenti di un oggettivo sono soggette ad | avere | un foco chimico diverso dal foco visuale, vale a dire: |
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concentratissimo, al 98 per 100, affinchè il collodio possa | avere | la fluidità conveniente e produrre una pellicola abbastanza |
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del signor Sutton si può, come coll’oggettivo Porro, | avere | un campo angolare di 425°, ossia un’immagine di più di un |
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il quale se ha per suo equivalente il n° 8, il solfo deve | avere | un equivalente eguale a 16. |
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della lastra sensibilizzata. — Non è che dopo di | avere | sensibilizzato che si possa giudicare della eguaglianza |
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ottiene immagini diversamente colorate; se infine dopo di | avere | passato la prova nel bagno ferrico, la si mette in una |
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quantità della alcoolica soluzione con molta acqua per | avere | la soluzione di acido gallico atta a servire allo |
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in giallo, rosso, blù. Si vedrebbe che la luce, dopo di | avere | attraversato questi tre vetri, è tutta assorbita, che si ha |
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carta incerata come si deve, veduto per trasmissione, dovrà | avere | l’aspetto di un foglio di gelatina senza macchie, e veduto |
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che è più importante è l’oggettivo. In questo la lente deve | avere | una apertura del diametro almeno eguale al decimo della |
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da capo coll’acido gallico, e così di seguito sino ad | avere | l’effetto desiderato. |
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fare una semplice oscillazione in un minuto secondo deve | avere | la lunghezza di circa 0m 99. Perciò il pendolo di 0m 40 |
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un pendolo che debba fare 60 oscillazioni doppie non dovrà | avere | che la lunghezza di la lamina sopra dell’iodio, e, senza |
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è conveniente pel fotografo viaggiatore, che ha bisogno di | avere | una camera oscura che sia capace di essere ridotta ad |
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molto piccoli, mentre partendo dall’ossigeno si viene ad | avere | numeri troppo grandi, ed i calcoli diventano troppo lunghi, |
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focale dell’oggettivo sia costante; epperciò, onde non | avere | a modificare il foco ogni volta che si prende una veduta, è |
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camera di questo genere, che sembra | avere | ottenuta l’approvazione degli ottici e dei fotografi a |
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sensibile della sua materia sensibilizzatrice, il che può | avere | luogo facilmente quando il collodio venne preparato con una |
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cui con un oggettivo a foco molto lungo è assai difficile | avere | una immagine di una nitidezza uniforme. |
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