Non vedo poi la ragione per cui alcuni autori italiani preferiscono il femminile («la gene, le gene») al maschile: evitano la confusione di geni e
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Una distinzione proposta da alcuni autori americani tra i termini «fattore» e «gene» sarà più comprensibile in seguito. Essa consiglia di usare il
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proposta da alcuni autori americani tra i termini «fattore» e «gene» sarà più comprensibile in seguito. Essa consiglia di usare il primo termine per quelle
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insormontabili alla interpretazione mendeliana. Primo fra tutti la cosiddetta eredità intermedia, o mista (blending inheritance) ammessa da molti autori, e
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formule che sono state elaborate da varî autori per rivelare in quali casi e con quale approssimazione essa è applicabile ragionevolmente, sono sufficienti
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è ottenuto con un processo tanto caratteristico e universale quale la cariocinesi. Perciò le ipotesi proposte da varî autori, che l’uno o l’altro di
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Varî autori (Strasburger, 1900, Correns, 1901, De Vries, 1903) avevano indicato la possibilità di una correlazione fra i fenomeni citologici e il
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interpretata come un nucleolo. Altri autori trovarono poi che le cellule somatiche dei maschi di altri insetti hanno un numero dispari di cromosomi
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cromosoma X, o eterocromosoma come fu chiamato, fu ritrovato poi da Mc. Clung e da Sutton (1902) negli Ortotteri e il primo di questi autori pensò ch
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maschio e 48 nella femmina, secondo altri autori (Painter, 1924, Shiwago e Andres, 1932, Iriki, 1936) maschio e femmina ne avrebbero 48, l’uomo con X Y
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Le notazioni usate dai varî autori sono diverse. Alcuni usano X e Y anche in questi casi. È preferibile, per evitare confusioni con i casi di
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sia sempre facile dimostrarlo, che esista un cromosoma analogo a Y che si indica con W Le notazioni usate dai varî autori sono diverse. Alcuni usano X e
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in modo simile erano noti anche in altri animali e nell’uomo, come vedremo. Diversi autori osservarono che l’eredità legata al sesso diviene
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Ma anche più importante fu il controllo citologico, fatto dal Bridges stesso, e ripetuto poi da varî altri autori, che ha dimostrato che
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Alcuni autori hanno proposto di chiamare l’unità Morgan, in onore del genetista americano; poiché però le distanze calcolate con questo metodo non
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Alcuni autori hanno pensato che, invece di essere formazioni costituite sempre dallo stesso materiale, essi siano da interpretarsi come strutture le
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Nonostante questa e alcune altre critiche, la costanza del numero dei cromosomi è oggi ammessa dalla grande maggioranza degli autori. Nelle cellule
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dal punto di vista dell’eredità. Anche negli Anfibî, dove la ricerca istologica è irta di particolari difficoltà, gli studi di varî autori
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ortotteri. Questi autori hanno osservato che, ad un certo stadio della mitosi, quando i cromosomi sono rappresentati da gracili filamenti provvisti
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I nomi dati a questi stadi dai diversi autori variano alquanto, per la sinonimia cfr. W. Ludwig (1938).
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Comunque è certo che, nonostante che varî autori, e soprattutto il Darlington, abbiano cercato di costruire una completa
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in cui si conoscono ora pochi geni) e una parte di X (cfr. Fig. 63). Varî autori, ma specialmente E. Heitz (1932-33), hanno riconosciuto nei cromosomi
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’origine di specie nuove, com’è ammesso da alcuni autori.
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sua scuola (A. Vecchi, A. Taibel, ecc.). Quelli fra i Mammiferi da diversi autori stranieri e da F. Cavazza. Ambedue gli autori italiani hanno
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nelle ibridazioni interspecifiche. Una polemica s’è accesa, a questo riguardo, fra i vari autori: v’è chi
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(lepre X coniglio) che alcuni autori dello scorso secolo affermano esser rimasti costanti per parecchie generazioni; i chabins (pecora X capra), che
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autori hanno creduto di poter concludere che i gameti maschile e femminile contribuiscono in misura diversa all’eredità, sono tuttora piuttosto
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Alcuni autori, invece di lasciarsi sedurre dalle speculazioni teoriche, tentarono la soluzione del problema dell’eredità studiando gli ibridi fra
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(seguito poi da altri autori: Michaelis, Epilobium; Schwemmle, Oenothera), che tale predominante influenza materna è dovuta al citoplasma contenuto nel
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Perciò alcuni autori, fra cui anche il Brachet, riprendendo un concetto assai antico, distinguono l’eredità generale, che avrebbe sede esclusivamente
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trasmissione ereditaria di caratteri di questa fatta. Varî autori poi fanno osservare che i fattori letali potrebbero esser proprio fattori che
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detto, sono notevolissime; i risultati delle ricerche di varî autori (Muller, Timoféeff-Ressovsky, Demerec, Emerson, Stubbe, ecc.), si possono tuttavia
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polisomiche studiate da Blakeslee e Belling (Fig. 93-95). Questi autori hanno trovato Dature con 25 cromosomi (2 n + 1) e hanno riconosciuto, per i
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varietà, oltre le 12 fondamentali. Gli autori americani le considerano come sottotipi dei 12 principali.
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Il rapporto primario nell’uomo avrebbe un valore che varia — secondo diversi autori — da 116,4 a 108,2 maschi su 100 femmine.
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Ectocarpus siliculosus, in alcune specie di Spirogyra, ecc.) e poi anche da altri autori, in alcuni funghi (Mucor, ecc.).
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la diagnosi del sesso dal sangue e da altri tessuti, applicata con successo da alcuni autori anche nelle piante (cfr. Ph. Joyet-Lavergne, 1931). Il
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uova sono capaci d’esser fecondate. Varî autori (Guyénot, Harms, Ponse), hanno visto che queste uova, fecondate da spermî di maschio normale producono
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la più attendibile, ed è accettata anche dagli autori più recenti.
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avanzate da varî autori (specialmente da C. Naegeli) per spiegare l’evoluzione come dovuta esclusivamente a cause interne. Secondo questa teoria «data la
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E tuttavia il problema non può considerarsi completamente risolto in questo modo, come alcuni autori ritennero. Il Lotsy, per es. (1916 ecc.) ammette
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Recenti ricerche matematiche e sperimentali, dovute prevalentemente agli autori sopra citati, hanno messo in evidenza altri possibili meccanismi con
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ogni compromesso col lamarckismo. E tuttavia taluni autori moderni — fra quelli più degni di fede per competenza e serietà — ritengono che la
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sono giunti i varî autori, rimandando ai recenti lavori indicati nella bibliografia.
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Molti autori (L. Loeb, Maud Slye, Dobrovolskaia-Zavadzkaia, Lynch, Little, ecc.) hanno istituito ricerche in questo senso su varî vertebrati, e
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varie «costanti caratteristiche» chiamate anche dagli autori inglesi «statistiche», di cui la più importante è la media aritmetica, le quali ci danno
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INDICE ALFABETICO PER AUTORI
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Indice alfabetico per autori 431
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costanza dei valori trovati dai diversi autori.
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numerosi autori.
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