–permanente. Da informazioni attendibili risulta anche che stanno giungendo all’avversario nuovi contingenti di truppe e grosse artiglierie.
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Nell’Alto Cordevole il nemico spiegò un grande numero di artiglierie pesanti colle quali iniziò il tiro contro le nostre da Col Toront a Col di Lana.
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Anche questo tentativo andò a vuoto per la Vigilanza dei nostri e per il rapido intervento delle artiglierie.
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In Carnia il nemico, spingendo avanti al coperto le proprie artiglierie, riuscì a lanciare alcuni proiettili incendiari e granate asfissianti sul
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Sul Carso, il fuoco aggiustato delle nostre artiglierie snidò truppe austriache dal bosco di Monte Cosich, che furono poi inseguite con efficaci tiri
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Le sue artiglierie tirarono su Cormons, Valisella e Gorizia, ove fu di nuovo colpito l’ospedale: alcuni militari di sanità restarono feriti.
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Sulla rimanente fronte azioni delle artiglierie.
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In Valle di Fiemme (Avisio) il nemico, ricevuti i rinforzi dopo intensa preparazione delle artiglierie, lanciò ieri due successivi violenti attacchi
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Sulla fronte Tridentina, consueta attività delle artiglierie.
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Furono presi al nemico 34 prigionieri, tutti regolari austriaci, e numerose casse di munizioni per artiglierie, di cartucce e di viveri.
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Sul medio Isonzo e sul Carso attività intermittente delle artiglierie. La nostra provocò lo scoppio di un Draken nemico nelle vicinanze di Sella
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Lungo la rimanente fronte consuete azioni delle artiglierie.
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L’attività del nemico si limitò nella giornata di ieri ad alcune azioni delle artiglierie cui risposero energicamente le nostre.
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Albania: Nella giornata del 6 le nostre artiglierie dispersero nuclei che, adunati presso Hambari (destra della Vojussa), molestavano col fuoco le
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Sul Basso Isonzo azioni delle opposte artiglierie e bombarde. Alcune granate caddero su Gorizia, Romans e Monfalcone senza farvi danni.
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Sulla fronte Tridentina, maggior attività delle artiglierie nemiche e piccoli vani attacchi contro le nostre posizioni di Malga Zugna (Vallarsa
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Sulla rimanente fronte consuete azioni delle artiglierie, disturbate dalle intemperie. La nostra bombardò la stazione di Santa Lucia di Tolmino, ove
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Furono osservati vasti incendi. Fatti segno al fuoco di artiglierie antiaeree e ad assalti di idrovolanti nemici, i nostri velivoli ritornarono tutti
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Sulla fronte Giulia intensa azione delle artiglierie nella zona di Plava e ad est di Gorizia.
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Sulla fronte Giulia intense ed efficaci azioni delle nostre artiglierie e bombarde contro le linee nemiche ad est di Gorizia sul Carso.
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Nell’Alto Degano (Tagliamento) eccezionale attività delle artiglierie avversarie. Nelle vicinanze del Passo di Volaia caddero più di duemila colpi di
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Sulla fronte Giulia continuò ieri il duello delle artiglierie con particolare intensità nella Conca di Plezzo, ove le nostre fanterie eseguirono
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Le nostre artiglierie bombardarono le posizioni nemiche a nord est del Cauriol (Valle di Fiemme) nel Vallone di Travenanzes (Boite) e colpirono più
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delle artiglierie.
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Sul Garda nostri battelli armati furono fatti segno al tiro delle artiglierie nemiche, senza alcun nostro danno.
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artiglierie e piccoli attacchi e contrattacchi, nei quali prendemmo una cinquantina di prigionieri.
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Lungo la fronte Giulia la pioggia dirotta ed incessante limitò ieri l’azione delle artiglierie.
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Lungo tutta la fronte attività intermittente delle artiglierie, più intensa in Valle dell’Astico.
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Sulla fronte Giulia azioni limitate delle artiglierie. Quella nemica tirò su Gorizia senza nostro danno.
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Lungo la rimanente fronte azioni delle artiglierie.
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Sulla fronte tridentina maggiore attività delle artiglierie nemiche, energicamente controbattute dalle nostre; qualche colpo cadde su Ala (Valle
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Continuano i tiri delle opposte artiglierie su Cortina d’Ampezzo e Misurina da parte del nemico, sulle stazioni di Toblacco e di Sillian da parte
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In Valle Astico l’efficace incessante tiro di interdizione delle nostre artiglierie sulla vetta del Cimone mandò a vuoto ogni tentativo nemico per
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Sulla rimanente fronte azioni delle artiglierie: quella nemica si dimostrò particolarmente attiva contro i capisaldi da noi conquistati di Quota 208
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Nella Valle dell’Astico, la notte sul 26, intensa azione delle artiglierie nemiche contro le nostre linee, fatta cessare dall’efficace intervento
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Lungo la rimanente fronte azioni varie delle artiglierie. La nostra provocò esplosioni e incendi in Poscosta (Valle Corvaratorrente Gader); quella
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Sulla rimanente fronte azioni intermittenti delle artiglierie, ostacolate dal mal tempo.
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Lungo tutta la fronte azioni prevalentemente delle artiglierie, ostacolate dalle persistenti intemperie.
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Insistenti azioni delle artiglierie nemiche contro Limone sul Garda e nella zona tra Avisio e Vanoi–Cismon.
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In Valle Adige è segnalata maggiore attività del nemico con pattuglie e con tiri delle artiglierie che le nostre efficacemente controbattono.
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A nord–est di Gorizia la lotta delle artiglierie prosegue incessante.
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Nella zona meridionale dell’altopiano Carsico L’attività delle artiglierie fu ieri molto grande.
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Nella giornata di ieri, lungo tutta la fronte, attività d’artiglierie.
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Nei pressi di Raccogliano e di Selo rettificammo favorevolmente in avanti la nostra linea di osservazione. Ieri sul Carso le opposte artiglierie
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A sud di Rovereto, in conca Asiago e in Val Brentale nostre artiglierie furono particolarmente attive contro le retrovie nemiche.
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Sulla fronte montana efficaci concentramenti di fuoco delle nostre artiglierie sulle prime linee e sulle retrovie nemiche.
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Efficace attività delle nostre artiglierie in Val Camonica e lungo il Piave e frequenti duelli di fuoco in Vallarsa e sull’Altipiano d’Asiago.
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Macedonia: Riparti avversari, che con largo appoggio di artiglierie tentavano irrompere nelle nostre posizioni ad Oriente di Quota 1050, vennero
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Lungo il Piave azioni intense di molestia delle opposte artiglierie nella regione del Montello e tra Fagarè e Sant’Andrea.
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Sensibile attività delle opposte artiglierie in Val Lagarina sul Pasubio, in Conca Posina e in Val d’Astico ed in qualche settore della linea del
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