(Johnson si siede di peso sulla sedia, appoggia i gomiti sul tavolo, vi abbandona sopra il capo. È svenuto)
melodramma
(Wally, colpita, impallidisce, le forze a un tratto le mancano e si appoggia barcollando ad una tavola).
melodramma
(tutti circondano Walter; chi siede, chi si appoggia alle tavole; alcuni a gruppi; altri in disparte soli; Stromminger seduto nella sua poltrona
melodramma
Manon e Des Grieux s’avanzano lentamente dal fondo; sono poveramente vestiti; hanno aspetto di persone affrante; Manon pallida, estenuata, s’appoggia
melodramma
Manon e Des Grieux s’avanzano lentamente dal fondo; sono poveramente vestiti; hanno aspetto di persone affrante; Manon pallida, estenuata, s’appoggia
melodramma
Asteria s’avanza come persona esausta e dolorosa. Giunta sul limite dell’uliveto s’appoggia al tronco d’un albero, guardando il casolare. Le sue
melodramma
(Simone entra in chiesa, Paolo s’appoggia al palazzo dei Fieschi in modo da essere illuminato dal lanternino. È notte.)
melodramma
(Jacopo parte fra i Custodi preceduto da Loredano, e seguìto lentamente dal Doge, che si appoggia a Lucrezia)
melodramma
(Jacopo parte fra i Custodi preceduto da Loredano, e seguìto lentamente dal Doge, che si appoggia a Lucrezia)
melodramma
(Jacopo parte fra i Custodi preceduto da Loredano, e seguìto lentamente dal Doge, che si appoggia a Lucrezia.)
melodramma
Adriana si appoggia alla scrivania per non cadere.
melodramma
Signore e signori si affollano intorno a Maurizio; Adriana in disparte si appoggia alla spalliera di una poltroncina per non cadere, la Principessa
melodramma
Gherardo lascia cadere il pezzo di legno, si appoggia al tavolo, si passa le mani sul capo.
melodramma
Spossato dal violento sfogo, Gherardo si appoggia ancora al tavolo. Il Podestà lo fissa silenzioso, e ride di un riso sprezzante che lo disanima e
melodramma
Assorto nella divina visione rievocata con voce languente di commozione, Gherardo ora tace. Mariòla, che gli è seduta vicina, appoggia il capo contro
melodramma
e raggiunge, quasi strisciando, il tavolo, e vi si appoggia, e sostenendovisi s'avvicina inavvertito ai due che parlano.
melodramma
esce. Esce e si appoggia al muro, come ebro, quasi impotente a camminare. Lentamente le due ante girano sui loro cardini e si ricongiungono. Al
melodramma