Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: amor

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Penombre

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Praga, Emilio 22 occorrenze

Penombre

amistà perenne e eterna guerra. Son mille secoli che si innalzan le braccia al Nume ignoto, né mai si svincola l'amor del cielo dall'amor del loto.

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Giovinettina bruna come una bruna notte, e malinconica come la luna! Io mi chiamo l'amore, l'amor mi chiamo, e sono il raggio e il gaudio del primo

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Oh se l'ava non fosse sepellita, l'ava, l'antico amor della mia vita, s'ella vivesse ancor... pensate il gaudio di appenderle al seno della mia vita

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Quando il sol cadde e tacquero le squille, la quiete e l'amor cantano un coro alla tribù dell'anime tranquille. L'uomo è stanco di passi e di lavoro

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nido, per celebrare come meglio ponno gli antichi amor del nonno.

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, - di squallidi amor. L'astronomo, insetto dell'atomo errante, giungeva anelante - sull'ermo manier; e i bracchi annebbiavano, davanti ai camini, gli

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sincer, quando a braccio di donne fugaci correvamo i perduti sentier!. . . Poichè porvi non vale alla mostra, come due palinsesti d'amor; e pur leggervi

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non sono cattivo; ti amai nei dì del pianto e nei felici, e ti amerò ancor tanto di un amor puro e santo... Ma vi son giorni che il mio cor vien meno, e

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dritti gli augelli alle piramidi; è amor di luce! Vola allo scoglio ove l'Eterno innonda di tempeste, di azzurri, e di visioni l'uom dell'esiglio ; e

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Ed ora pulisciti, mia povera creta! Sian puri, sian limpidi gli amor del poeta ; sul dolce miracolo la musa non dica che note di spica, che effluvi

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pianura, benedetta da Dio; avrai le rime e i fior della natura, e l'amor mio. Io so trovarli i mesti sentieruoli pieni di caprifoglio, e in un bosco ben

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, verme putrido d'amor!- Nelle eterne solitudini ride il sole come un pazzo, e le fervide risate son di raggi immense ondate: per le selve e i precipizi

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del mare, in mezzo ai fior, nel convento lontano e solitario. E sulla porta sarà scritto: Amor.

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ancor!...Fantastico mio cor di pellegrino, né avran cessato i cantici il bardo e il canerino: giacché siam quattro in gabbia, ed all'amor si beve, il

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per te meditavo un paradiso; tu inghirlandavi d'alloro il mio nome, io d'amor sempiterno il tuo sorriso... tu prevedevi un serto alle mie chiome! O

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a lei? Perché prigione è l'anima, prigione eternamente, dell'orror tuo ridente, del tuo feroce amor? Cantate, o antiche vittime, cantate, o

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fremente nella mia testa; l'amor, l'orgoglio oblìa del tuo poeta, le sue lotte, i suoi sogni, e le sue pene, là nelle braccia della prima creta che

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saggi iconaclasti, senza un amor che basti a darti un altro altar! Ma il non lontano postero ripercorrendo il sito da tuoi pittori ipocriti già di

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, tu mormori il nome della meta; tu di Corani e Bibbie sdegni la inutil scola, tu parli la parola del bello e dell'amor. Ma vedi? è solitaria, vana la

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sospirano d'amor come i poeti dell'Arcadia; le orchestre nei teatri fremono melodie, travolgon balli, e delle donne, come cigni bianche, dai palchetti

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insieme al gaudio di chiamarsi fratelli; guarda: un orrendo bacio nell'almo sen li strinse, e colla morte avvinse gli sventurati amor... Madri che

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arcana voluttà rorido il viso, le aprìa le braccia, e sospirava: - É giunta un'altra bella! vieni, o fortunata, o giovinetta nell'amor defunta, è tua la

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