volere dell'amico e continuò a volergli bene e a non vedere se non per gli occhi di lui. Dove andava il Reuccio andava Gaetano; quel che faceva uno
e i cortigiani non facevano che ridere, applaudire e cantare. Il Principino solo pareva un cadavere tanto tremava notte e giorno per l'amico. S'era
stato una volta e dove i falchi avevano fatto prigioniére le due colombe. Propone quella gita all'amico, che non sapeva contraddirlo, e partono. Quando
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sapeva quel che doveva accadere, non lasciava l'amico neppure per un minuto. Anzi, per isviare da lui il pericolo, gli disse: - Altezza reale, permettete
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strappava i capelli, si percuoteva, abbracciava la statua dell'amico, lo chiamava coi nomi più teneri e ripeteva sempre: - Infelice! Aveva fatto tanto
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TUTTO LISCIO COME L’OLIO, AMICO MIO!
CORRI PURE, AMICO!... NON TI LASCERÒ ANDAR LONTANO!
L’AMICO STA RUSSANDO COME UNA VECCHIA VAPORIERA!
LIETO DI RITROVARVI SANO E SALVO, REMICK! E VEDO CON PIACERE CHE C’È ANCHE L’AMICO BULDER CON VOI!...
NON È IL NOSTRO AMICO DANNY MORGAN.