| amici | il nettare divino! Bruna è la notte, e la face scintilla: |
TAVOLOZZA -
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la face, amiamoci, e beviamo; è dolce sussurrar fra nappi e | amici | : fanciulla, io t'amo! Fra gli spruzzi del vin, come, a |
TAVOLOZZA -
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una folla di signori di vario sesso, di diversa vesta, | amici | che vi aspettano di fuori. Son tanti i tipi, son tanti i |
TAVOLOZZA -
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quella che entrar non volle, persuasa di trovar pochi | amici | in mezzo a voi. |
TAVOLOZZA -
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al mar rapita! Poi come è dolce raccontar gli eventi agli | amici | del tuo viaggio lontano, e innamorarli dei lidi ridenti! E |
TAVOLOZZA -
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del bello, l'invidia per la nuvola e l'augello, mentre gli | amici | qui, fra i bicchieri, se ne stan felici! Miserere di me che |
Penombre -
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in questo suolo; e gli stenti, e glí sconforti, e gli | amici | che son morti! E direte: Auretta tiepida, il Signor t'ha |
TAVOLOZZA -
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Oh! la ameresti ancor! Ti sovverresti unicamente degli | amici | buoni; dei nostri viaggi pe' sentieri agresti, delle |
Trasparenze -
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la croce nera, e i santi scarni appesi alla parete, taciti | amici | del solingo prete. O settantenne fante - zoppicante nella |
Penombre -
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- in polvere i droghieri. Oh tre ne voglio de' miei vecchi | amici | dal pazzo umore! Di quelli che son lieti od infelici |
Penombre -
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Dio; coi raggi, coi fiori, coi versi e gli amori! Oblìa gli | amici | che han lo scherno in viso; non è un mar di amicizia il mio |
Penombre -
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Per gli occhi tristi della donna mia, per l'amicizia degli | amici | buoni, per l'allegrezza e la malinconia, e per l'affetto |
Trasparenze -
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di pelle in cui la faccia scioccamente prava ch'hanno gli | amici | delle donne belle si specchiava. Gli scandagli sognai degli |
Penombre -
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risvegliaro. - Ebbero padre ed ebbero madre e fratelli ed | amici | e parenti e conobbero i dolci sentimenti la pietà e gli |
POESIE -
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