Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: amavo

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 amavo  Armando...
casa mia,  amavo  mio padre più di tutti. Il mio gran divertimento però era
con me, ti senti stregato. Come neanch'io con te. Quando  amavo  Manolo, io non ridevo, non ridevo mai. Non ridevo, non
non  amavo  quell'uomo. Anzi non amavo nessuno in quel tempo. La mia
non amavo quell'uomo. Anzi non  amavo  nessuno in quel tempo. La mia indifferenza in fatto di
Torturati dallo stesso tormento! Egli sapeva che non  amavo  che lui! sapeva che, sfuggendogli, scappavo alla miseria!
ricetta della vera felicità. Con quei denari in tasca  amavo  tutti, anche Tobia, anche il padre di Fiora, anche la zia.
o libertà e ricchezza!... Mi atterriva la miseria!  Amavo  il piacere! Me l'avevi promesso!... Credevo d' aver
quella vera napoletana della canonichessa di Recale; ma io  amavo  mio marito come una pazza; e me ne incaricavo sempre e
mi destava un senso di soggezione: ma null'altro. Non  amavo  più nessuno, non potevo più amare, più confidarmi con
se fossi morta con lui – dice -. Il ricordo dell'uomo che  amavo  e che non ha nemmeno avuto il tempo di prendere in braccio
gli occhi mi diventàvan lucenti, màdido il viso, e allora  amavo  i luoghi a tè cari, dove, meditando il tuo aspetto,
enigmi, senza volubilità. - Non hai mai pensato che ti  amavo  tanto quanto è possibile a un uomo amare una donna? Che ti
di essere arrestato, per tornare indietro e trovarti. Ti  amavo  tanto che credo che avrei finito con l'uccidere Franco
realmente... dura, avida, senza scrupoli, come me. Ti  amavo  e tentai la ventura. Pensai che Ashley sarebbe svanito
spalle - tutti i miei tentativi non valsero a nulla. E ti  amavo  tanto, Rossella. Se tu me lo avessi consentito, ti avrei
una grande industria; avevo bisogno di lavorare, ma non  amavo  le grandi industrie, provavo sentimenti ambivalenti, e
non valeva la pena di andar girando per il mondo. Io non  amavo  quella vita instabile, pensavo alla tranquillità delle mie
triste istante, in quella sera, - No! No! - Inutile! "Ti  amavo  da due anni!" E lei non se n'era mai accorta! ... Quanto
l'oggetto insignificante che mi ricordo aver veduto quando  amavo  Narcisa di quel terribile amore senza speranza. «lo ho
stupida soddisfazione di sapere in che modo e fino a quanto  amavo  ed ero amato; ma non ho piú goduto dell'amore, mai piú! Il
loro complici ... A che pro? Ci eravamo sposati per amore;  amavo  Lucia con tenerezza paterna - ho dieci anni piú di lei! - E
loro complici ... A che pro? Ci eravamo sposati per amore;  amavo  Lucia con tenerezza paterna - ho dieci anni più di lei! - E
diventa madre è una creatura sbagliata. In mio marito io  amavo  anticipatamente i miei figli. - A venticinque anni si può
del cuore. Mummia ero io che non credevo piú a nulla, non  amavo  piú nulla, né ero capace di provare nessuna gentile
in casa portando cinque o sei bellissime rose thea. Allora  amavo  di avere qualche fiore sul mio tavolino di studio, in un
in casa portando cinque o sei bellissime rose thea. Allora  amavo  di avere qualche fiore sul mio tavolino di studio, in un
piazza Quadrata: zona che mio marito detestava. Io invece  amavo  i dintorni di piazza Quadrata, perché vi avevo vissuto
sue collere; soffrivo dop- piamente, ma non importava! Vi  amavo  tutte due, lei come madre, te come moglie. Quasi un anno di
divisa, per quanto di garibaldino emanava dalla sua figura;  amavo  in lui - che m'era sconosciuto e indifferente - l'Eroe dei
nessun altro. Da quel momento non ebbi piú pace. Che cosa  amavo  maggiormente in voi? Non avrei saputo spiegarlo. Amavo voi,
cosa amavo maggiormente in voi? Non avrei saputo spiegarlo.  Amavo  voi, tutta voi ... che intanto non potevate neppure
preistorico; 1866@, 1866, data approssimativa. Allora  amavo  il rustico, l'ideale dell'ideale, la figlia del mio
avevo udito parlare con insistenza dalla persona che più  amavo  in quei giorni, il mio viso non espresse alcuna curiosità.
una cosa. Avremmo potuto esser felici, perché io ti  amavo  e perché ti conosco, Rossella, cosí perfettamente come