rampicante, io, i miei fratelli e mia cugina Isa che veniva da Casale, piú un paio di altri cugini sotto Ferragosto. Nonna ci faceva dei gran minestroni con
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gli altri. Forse la cella era da un'altra parte (nei sotterranei?) con Ippolita chiusa dentro. Difatti lí nell'ufficio non c'era. Il maresciallo era un
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educati gli uni con gli altri. Io mi barcamenavo a furia di gran sorrisi, un po' con tutti, anche con Remigio perché avevo rimorso di averlo creduto un
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poi era successo tanto tempo prima, ma per Ippolita poteva essere una consolazione sapere che nemmeno gli altri genitori erano perfetti. Parlavamo
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fosse qualcuno in giro: - E allora? L'hai letta? Tant'è, la curiosità. Io non lo avrei fatto, di leggere di nascosto una lettera d'altri, ma se lei
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più speciale era di scoprire che se era meraviglioso andare a Parigi, in qualche modo anche la solita, solitissima, normalissima vita degli altri era
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