Nell’Alto Noce le nostre artiglierie aprirono il fuoco contro trinceramenti nemici costruiti di fronte alle posizioni da noi recentemente conquistate
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Nella zona di Paralba alto Piave il nemico occupava l’aspro massiccio di monte Chiadenis e di monte Avanza tra la valle di Sesis Piave e il Rio di
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Nell’Alto Cordevole il forte La Corte, che l’avversario era riuscito a riattare in parte, venne fatto bersaglio ai tiri d’una nostra batteria e
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Nella parte montana del teatro delle operazioni e specialmente nella zona del Tonale, nell’alto Cordevole e in Valle Cengia Ansiei l’azione delle
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In Valle Coritnica Alto Isonzo l’avversario era rimasto in possesso d’un bosco donde molestava col fuoco le nostre linee: un nostro reparto lo assalì
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ricognizione arditamente spinta fin presso le opere nemiche dell’Alto Cordevole ha potuto constatare i rilevanti danni prodotti dai nostri tiri sul forte
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Scontri a noi favorevoli si ebbero anche al Passo della Sentinella alto Sexten e in valle Visdende Piave.
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’Alto But. Infine a nord–est di Stua di Ramaz nell’Alto Chiarzo.
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Nell’Alto Isonzo le nostre truppe attaccarono le forti posizioni ancora in possesso del nemico nel versante orientale nella conca di Plezzo
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Nell’Alto Cordevole il nemico spiegò un grande numero di artiglierie pesanti colle quali iniziò il tiro contro le nostre da Col Toront a Col di Lana.
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Sul Carso nella notte sul 12 il nemico avventò sulle nostre linee un gran numero di bombe ad alto esplosivo. Il rapido intervento delle nostre
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delle nostre truppe. In virtù di tenacissimi sforzi generosamente compiuti, fu possibile strappare talune forti posizioni sull’alto contorno della conca
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Offensive nemiche siffatte sono state segnalate in valle Popena Ansiei e lungo la cresta delle Alpi Carniche, dall’alto Degano alla testata del
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L’esame chimico delle bombe ad alto esplosivo che da qualche giorno l’avversario lancia contro i nostri approcci sul Carso, ha rilevato la presenza
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Nell’alto Cordevole la nostra artiglieria disperse coi suoi tiri una colonna in marcia da Varda verso Corvara.
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Piccoli combattimenti con esito a noi favorevole hanno avuto luogo a Monte Lavanech, in Val di Daone, sul massiccio della Tofana, nel’Alto Cordevole
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di Volaja nell’Alto Degano e sul Monte Rombon nella conca di Plezzo, non si ebbero nella giornata di ieri avvenimenti di speciale importanza militare.
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Nell’Alto Cordevole si è da qualche giorno ravvivata l’azione delle opposte artiglierie: la nostra bersagliò ieri presso Sief una colonna nemica, che
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Nell’Alto Dogna insistenti tiri di grossi calibri nemici.
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Nell’Alto But la nostra artiglieria sconvolse le trincee del nemico e ne incendio i baraccamenti.
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La nostra eseguì tiri efficaci contro obbiettivi di Valle Drava. Quella nemica fu particolarmente attiva nell’Alto But e nella zona di Plava (Medio
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Alla testata del Rio Felizon (Alto Boite) la notte sul 3 nostri riparti di fanteria, alpini e volontari, con ardita operazione di sorpresa occuparono
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Nell’Alto Rio Felizon (Boite) le nostre truppe ampliarono la occupazione sul costone occidentale di Punta del Forame.
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Sono segnalati nuovi piccoli progressi delle nostre truppe in Vallarsa e nell’Alto Posina.
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Furono anche compiuti progressi sul terreno a nord della vetta, del Pasubio e nell’Alto Posina, sulle pendici meridionali di Corno del Coston.
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In Vallarsa e nell’Alto Posina continuano nostre parziali azioni aggressive. La sera dell’11 respingemmo attacchi nemici ad est di Griso e nella
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Nella notte sul 13 dopo violento fuoco di artiglieria l’avversario tentò attacchi contro le nostre posizioni sullo Slatenik (alto Isonzo) e fra
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di grosso calibro, pari a 5 tonnellate di alto esplosivo, colpendo anche gli impianti ferroviari e navi in costruzione nei bacini.
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Nell’Alto Degano (Tagliamento) eccezionale attività delle artiglierie avversarie. Nelle vicinanze del Passo di Volaia caddero più di duemila colpi di
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La nostra artiglieria reagì dovunque con efficacia e colpì anche la stazione di Toblacco, disperdendovi truppe, e la linea ferroviaria dell’Alto
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piccoli posti avanzati fra Poroi Alto e Matnica.
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Velivoli nemici lanciarono qualche bomba su Montecchio Maggiore (Vicenza) e nella zona di Misurina (Alto Ansiei). Nè vittime nè danni.
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progressi della nostra tenace avanzata alla testata del torrente Vanoi (Cismon), e verso la vetta del Sief (alto Cordevole).
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Nell’Alto Cordevole con ardita operazione di sorpresa un nostro reparto conquistò una posizione avanzata verso la Cima di Monte Sief, fugandone i
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Nell’Alto Cordevole i contrattacchi nemici, di crescente violenza contro la posizione da noi conquistata il giorno 23, verso la cima di Monte Sief
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Nell’Alto Cordevole l’avversario rinnovò l’attacco contro la posizione da noi conquistata verso la Cima di Monte Sief.
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In Carnia una maggiore attività dell’artiglieria avversaria provocò vivace reazione della nostra nell’Alto But e in Val Fella.
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Nell’alto Cordevole, ieri, un nostro riparto della brigata «Reggio» in un magnifico sbalzo, superò ed oltrepassò le difese avversarie di cima Sief
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Nella giornata di ieri, lungo tutta la fronte, vivaci duelli d’artiglieria, più intensi nell’Alto Cordevole in regione di Kal (Altipiano di Bainsizza
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con 4 tonnellate di bombe ad alto esplosivo.
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ferroviario e vi rovesciò 4 tonnellate di proiettili. Nella notte un’aeronave, con lancio di numerose bombe ad alto esplosivo, danneggiò fortemente gli
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Durante la giornata 4 tonnellate di bombe ad alto esplosivo lanciate dai nostri aviatori hanno provocato distruzioni ed incendi negli impianti
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efficacemente con oltre 3 tonnellate di bombe ad alto esplosivo l’arsenale e la base dei sommergibili allo scoglio Olivi.
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campi d’aviazione avversari nella regione del l’Alto Adige e gli impianti e le opere militari della piazzaforte di Pola, lanciandovi complessivamente
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saliente di Quota 703 di Dosso Alto, la prima puntandovi contro frontalmente da nord a sud, la seconda tendendo a scardinarlo alla base con un
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A nord di Quota 703 di Dosso Alto respingemmo un riparto nemico che tentava avvicinarsi ad un nostro posto avanzato.
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dell'Alto Comando.
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La canoffièna è formata da due funi che in alto sono raccomandate a una trave, o anche all’architrave d’una porta, od altrove, e in basso sono legate
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La moneta, di cui si è parlato nel precedente giuoco Maróncino, che non viene mossa, è lanciata in alto dal padrone di essa: nell’aria deve brillare
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altro al paradiso. Per esempio, riso all’inferno, e céci al paradiso. Quindi si pigliano per le mani, tenendole tese e alzandole in alto per lasciarvi
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