VITTORIO METZ Giovanna la nonna del Corsaro Nero romanzo Copertina a colori, raffigurante una donna attempata, armata e vestita alla moschettiera, in
VITTORIO METZ Giovanna la nonna del Corsaro Nero romanzo Copertina a colori, raffigurante una donna attempata, armata e vestita alla moschettiera, in
di salsedine. "E là, alla fonda, c'è un vascello..." "Mi sia consentito il dire che si tratta effettivamente di un bel vascello!" esclamò Battista
, stava scrutando l'orizzonte con un cannocchiale da marina. Venne raggiunto, accanto alla murata della nave presso la quale si trovava, da un uomo sui
Verde ad un crocicchio della città ma, sfruttando il colore dei loro abiti, ne ha lasciato per un anno i corpi appesi alla forca, utilizzandoli come
e si conosce un terribile capitano ambrosiano-spagnolo 20 III In cui si rimane stupiti di fronte alla formidabile cultura del maggiordomo Battista 38
. Intanto, nella strada il Pirata Col Coperchio stava discutendo con una vecchia signora dall'aspetto volitivo, vestita alla moschettiera, con la spada al
filibustieri in tutto il Mar delle Antille!" "Se non è che questo," disse il capitano "il problema è risolto!" "In che modo?" "Basta che diate ordine alla
coraggio di staccarvi da vostra nonna?" "Alla vostra età! Vergogna!" esclamarono in coro il capitano Kid, Francesco l'Olonese e il Pirata Che Non Sapeva
Mentre Raul e il capitano Squacqueras si avvicinano alla buia sagoma del tempio incas che si stagliava contro il cielo illuminato da una mezza luna
piantagioni di caffè, di cacao e di canna da zucchero, si fermarono alla vista di un contadino che non sembrava molto preoccupato per la battaglia
sue catene e si avvicinò alla porta. "Che razza di gente!" seguitò. "Adesso li chiamo e gliene dico quattro!" "Guarda che schifo!" esclamò indignato
un bel po'di tempo per spiegare alla battagliera signora Giovanna che nulla si poteva fare contro le forze riunite dei venti Alisei e della corrente
quattro non si avvidero che il gran sacerdote, la sacerdotessa e gli altri incas stavano approfittando della loro disattenzione per avvicinarsi alla porta
, visto che trovate la nostra situazione così simile alla loro" rispose Raul. E declamò: "'Ho superato le mura con ali d'amor leggere. Oh, limiti di
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Parigi o a Campo di Fiori, a Roma, o anche, alla più brutta, a Campotosto, in provincia dell'Aquila, è molto meglio... Perciò, dopo aver detto al
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sbadigliò portandosi educatamente una mano davanti alla bocca. "Bene," disse "vi ringrazio in nome di Sua Maestà il Re Cristianissimo per tutto ciò
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passato davanti alla villa del governatore in quel momento, non avrebbe veduto altro che la sentinella che passeggiava avanti e indietro perché Giovanna con
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entrava nel fascio di luce della sua lanterna per mettersi in coda alla fila delle guardie, mentre la prima prendeva il posto della sentinella in suo
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Davanti alla porta della lussuosa camera da letto destinata al Viceré, il conte di Trencabar si stava congedando dal suo illustre ospite. "Ecco
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alla moschettiera infilati alla cintura ne tolse uno che cominciò a calzare declamando:
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Parò un altro colpo, e tornò alla carica, terribile, impegnando la sua lama fino alla guardia.
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... Avevate sognato!" "Macché sognato!" esclamò il Viceré. "Per poco non mi inchiodava alla parete come una farfalla!" "Se fosse uscita," gli fece
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Trencabar si avvicinò alla vecchia e le domandò: "Avete un ultimo desiderio da esprimere?" "Sì," rispose Giovanna "vorrei l'onore delle armi e comandare io
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malanno" disse Nicolino. "No, no, io me ne vado..." E avvicinatosi alla murata alzò una gamba per scavalcarla. Giovanna lo avvertì severamente
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maggiordomo si avvicinò alla porta e guardò fuori. "E un colpo di vento piuttosto forte," aggiunse "perché il lenzuolo qui fuori non c'è... Deve essere volato
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..." "Perché ero alla retroguardia... Vi stavo guardando le spalle..." "Come capitano comandante il drappello, il vostro posto veramente sarebbe in testa
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. "Smettetela di svenire! E prepariamoci alla fuga!" Il maggiordomo, che nel frattempo aveva raggiunto la porta, la schiuse. "La porta è aperta" disse. "Ma
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testa verso la coffa e si rivolse alla vedetta facendo portavoce con le mani. "Ehi, tu... Scendi immediatamente di lì! Finirai con il cadere e farti male
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boccone, emise un grugnito di soddisfazione. "Augh!" brontolò. "Buono questo maiale arrosto alla moda. Credi, vecchia pallida, che anche il nostromo
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esposizione riuscirà più chiara incominciando dal parlare dei corpi piccoli per passare poco alla volta alla considerazione di quelli più grandi
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In questa conferenza cercherò di passare in rassegna rapidamente le vedute attuali sopra la struttura dei corpi; sia di quelli che si nascondono alla
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l'effetto come di una pressione continua. I moti delle molecole sono intimamente legati alla temperatura del corpo; si trovò infatti che la temperatura
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molecola o da un gruppo di poche molecole. Lo studio di questi fenomeni permette di arrivare alla determinazione del numero di molecole contenute in
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obbediscono. La ricerca di queste leggi incominciò circa 20 anni (a e forse soltanto oggi si avvicina alla sua conclusione. Nei primi tempi si cercò di
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Abbiamo così passata in rapida rassegna la struttura dei corpi quali essi si presentano in condizioni ordinarie alla nostra osservazione; e per
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spettro, opportunamente interpretato, può dirci infatti molte cose; esso ci rivela intanto quali sono gli elementi chimici presenti alla superficie della
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riflettere che l'energia cinetica dei moti di agitazione termica, essendo proporzionale alla temperatura, risulta centomila volte maggiore che non lo sia a
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Il risultato a cui accenniamo è la scoperta della relazione che lega la massa di un corpo alla sua energia. La massa di un corpo, dice la teoria
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i mezzi più energici a nostra disposizione, si sia riusciti ad ottenere questa trasformazione; in quantità del resto tanto minime da sfuggire alla più
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, dalle quali si differenziano solo per la grande lunghezza. d'onda; e la terra, grazie alla sua conducibilità. elettrica, si comporta per esse come un
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provato sperimentalmente che le onde possono propagarsi fino a limiti bene al di là dell'orizzonte, Kennelly ed Heaviside pensarono indipendentemente alla
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la terra. È appunto questa la proprietà fondamentale che si deve attribuire alla ionosfera per spiegare la sua influenza sulla propagazione delle onde
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liberi, una volta formatisi, vi possano rimanere per un tempo relativamente lungo. Per questo, e più ancora per la verificazione diretta fatta in base alla
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delle spirali attorno alle linee di forza magnetiche girando attorno ad esse con una frequenza che risulta proporzionale alla intensità del campo
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che subiscono gli elettroni e cioè quanto più elevata è la densità della atmosfera attraverso alla quale l’onda si propaga. Per conseguenza l
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dal giorno alla notte ed è tanto più intensa di regola quanto più alto è il Sole sull'orizzonte. Ciò indica l’origine solare dell'agente ionizzante
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elettromagnetiche nell'alta atmosfera, originato dalle prove di Marconi sulle radiocomunicazioni a grandi, distanze, ha aperto alla investigazione. L'interesse
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