(alla Duchessa)
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(Alla Duchessa)
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, non più balli, non conversazioni, non teatri... Gli è per me un incubo perenne dalla mattina alla sera! E, ridotta come sono alla disperazione, esco
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- (sottovoce alla GIOIOSI)
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- (alla GIOIOSI)
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Marchesa, Duchessina, Signore... Ho visto alla porta di casa la vostra carrozza, Baronessa.
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- (alla Duchessa)
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- (va a prendere la pelliccia; poi, sorridendo, a Fabio, che vorrebbe risparmiargli l'incomodo di portarla alla Duchessa)
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Avete sentito? L'uomo è stato creato per stare accanto alla donna...
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settant'anni, ho dovuto tener viva la conversazione. L'uomo è stato creato per stare accanto alla donna, e tutto quello che lo divide da lei e lo allontana è
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misura hanno dato il tratto alla bilancia, ed eccolo quello che doveva essere. L'abbiamo ammogliato sperando che mettesse giudizio, ed abbiamo fatto
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- Ecco... per ordine di S. E. la Duchessa, il loro quartiere è stato dato alla signora Baronessa d'Isola, durante il suo soggiorno qui...
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- E poi qui c'è vostra madre; e io avevo promesso alla Baronessa d'Isola di ricondurla a Napoli...
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- Vi ringrazio tanto di quel condizionale. Ma ecco... debbo andare alla villa del povero Gioiosi, per farvi apporre i suggelli: sono dieci miglia di
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basta a lui e alla sua famiglia; invece Ernesto di Rogheredi non è povero, ma è miserabile, perchè il doppio di quel che possiede non basterebbe ai suoi
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- Alla Melia è piaciuta tanto...
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- Mi dispiace però di non sapere come recarmi alla villa Gioiosi... I nostri cavalli dovranno rifare la strada da qui a Napoli... Ah, qui dev'esservi
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- Alla fine dei conti poi tutte le noie che ti dà sono figlie d'amore...
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- Sì; ma è andato alla vila Gioiosi.
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Servitevi, se volete, della carrozza di Rita, che ella ha messo a mia disposizione... È bella e attaccata in corte... Povera mamma! alla sua età...
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- L'ufficiale di marina, Enrico di Riverbella. Ne vuoi la prova? Hai tu invitato Enrico di Riverbella alla gita che facciamo a Castelletto?
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Fin che la vostra condotta offendeva me solamente, io ho saputo tacere e disprezzarvi, finchè un uomo come voi discendeva fino alla mia cameriera, io
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; sento che rifluisce la vita nelle mie vene; torno felice, sorridente!... Alla mia memoria si affaccia qualche fisonomia che incontrai quando ero fanciulla
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(richiamata alla sua dignità, dopo una pausa)
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una lezione tale che ne piangerai per tutta la vita! Alla fin fine poi, un uomo è sempre un uomo... e, se c'intestiamo, finiamo per farci amare noi
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- Ecco, Duchessa: si cena, qui, stasera; domani, all'alba, gran cavalcata sino all'Eremitaggio; colazione alla Serra; ritorno e pranzo alla Fattoria
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(Si avvinghia alla Duchessa e non la lascia più).
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- Che abbiate dato ragione alla Duchessa, mezz'ora prima ch'ella avesse parlato.
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, per trafugarla, per sottrarla alla mia vendetta!
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"Stamane, all'alba, ebbe luogo un duello alla sciabola fra un gentiluomo della nostra aristocrazia e un ufficiale della nostra marina: le conseguenze
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e virtuose! Ma che forse debbo insegnare le norme più elementari della previdenza alla Duchessa mia moglie?
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- Per qualche minuto, fa tu compagnia alla Baronessa e manda Giulia qui... Scusa...
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- Una quistione d'onore ?... Alla vostra età?
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- Prima che Sofia di Riva entrasse nella mia famiglia, voi aspiravate alla sua mano... Non lo negherete, spero...
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- Pare a voi, Duca, che questa donna, che si lascia amar gratis, possa appartenere alla vostra famiglia?
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Sino alla porta... Pazienza... Così... Ecco...
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- Fra due, tre mesi al più, il vecchio duca ordinerà alla sua casa di prendere il lutto...
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- Ma sì, che mi farà bene l'alzarmi presto! Poi verrò col mio lavoro ad aspettarti al Poggio: la carrozza t'attende alla stazione; passando, mi pigli
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Riva che la riduce alla disperazione colle sue insoffribili gelosie; ed Emma, una fanciulla da marito bizzarra, fantastica, che sogna dietro l'uniforme
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Tutti i personaggi, dal duca al vecchio servitore di casa, dalla baronessa D'Isola alla sua cameriera, sono improntati d'una individualità così netta
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, tal'altre anche odio pel tiranno che ha voluto imporsi alla sua vita, e distruggerle tanti sogni così dolcemente cullati. Ma l'avvocato ha modi e
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smarrimento, di delirio penoso. Mentre i ricordi della sua giovinezza le si affollano alla memoria, i suoi occhi paiono sprofondarsi lontano lontano, nel
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Accademia della crusca
