giovani babbi, soddisfatti, scendono a desinare alla loro volta. Grazie alle loro cure Nicoletta è guarita.
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alle industrie che forniscono le cose indispensabili alla vita. Questi prodotti non vengono spontanei dalla terra: sono il frutto del lavoro. È il
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avvertire alla profondità dello strato coltivabile, e alla natura del sottosuolo. Varia la forma, e anche la frequenza, e il tempo dei lavori, secondo la
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6. Sovesci. 1. Se la stalla non basta alla concimazione delle terre, si può ricorrere con molto vantaggio alla pratica del sovescio. Essa consiste
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terreno possiede sostanze nutritizie sue proprie, e quelle aggiunte dai concimi. L'acqua le discioglie, le prepara alla nutrizione della pianta; e
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sostanze che debbono servire alla loro nutrizione. Di qui intendi perchè le piante cercano sì avidamente l'acqua; perchè spingono le loro radici a
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; dà luogo alla brina, o la impedisce. Quindi giova, o fa danno. Il vento porta anche semi di piante cattive, e talvolta ne infetta i campi. Un vento
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11.Non fermarti alla scorza. 1. Il giudizio che puoi fare d'un terreno non è sicuro, finchè non ne avrai osservata la giacitura, o il posto, la
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l'esperienza. 2. I terreni argillosi, non troppo compatti, convengono al frumento, al trifoglio, alle fave, alle veccie, ai cavoli, in una parola alla
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guardare alla profondità del suolo arabile, e specialmente alla natura del sottosuolo. 2. Se il terreno coltivabile è buono e profondo, smòvilo pure
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e di carezze! Era da poco arrivata alla scuola. Non conosceva nessuna delle compagne. Ma quando la maestra disse che Ersilia era sola, senza genitori
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. Il fanciullo lo mostrò alla sorellina, che ne avrebbe voluto un pezzetto. - No, - rispose il birichino - te lo lascio succhiare soltanto un poco.- La
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Lucio e la Maria non stavano piú nella pelle. Il babbo li aveva condotti proprio vicino alla porta d'uscita della stazione. Così erano riusciti a
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alla signorina! - disse l'Emilia. Le due fanciulle fecero un bel mazzolino dei fiori profumati; e la signora maestra fu ben contenta del pensiero
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La mamma dell'Emilia era caduta ammalata. La piccina non andò alla scuola per tre giorni, e non toccò mai la sua bambola. Rimase sempre presso il
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. . . . . » 39 Alla mamma (poesia). . . » 40 Un pensiero gentile . . . » 41 Il vento . . . . . » ivi Esso vola. . . . . . » 42 Il compleanno del babbo. I
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tradizione dell' Alpi! E il mio pensiero, raffigurando la sembianza dell'Assunta, ricordò ancora la fine della povera Angiola Maria, alla quale parevami
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33.L'orto. Ogni famiglia campagnuola ha vicino alla casa un piccolo orto: ed è una necessità lo averlo. Il granaio non dà che la farina, e il pane
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, fanciulle e ragazzi, ognuno è obbligato a lavorare secondo la propria forza. Il tuo dovere, o giovinetta, è ora quello di attendere alla scuola, di aiutare in
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3.Luce viva. Ama la luce; lascia che entri a pieno sbocco nella tua casa, e nella stalla: essa, non meno che l'aria, è indispensabile alla vita, e
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ragazze che somigliano a Filomena; che hanno paura, come lei, dell'acqua fredda. Ne conosco di quelle che si lavano solamente alla domenica. Ne conosco
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27.La ginnastica degli animali. Gli animali abbisognano di esercizio, di moto, e di riposo, come l'uomo. Tenuti continuamente alla stalla diventano
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sola — la nettezza— applicata al corpo, agli abiti, alla casa, alla cucina, alla stalla, ecc. Ma se vuoi, ragazza mia, che questa virtù ti dia sempre
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non costa nè privazioni, nè sacrifizi. Ma quest'abitudine va presa fin da giovane. È alla tua età che si deve imparare a spendere con giudizio, e a
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OTTOBRE Comincia l'ottobre: dopo domani Mario ritornerà alla scuola. Egli è ormai uno scolarino di seconda. E bel libro di lettura è pronto; pronto
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MAGGIO FINISCE È passato anche questo bel mese e presto cominceranno i forti calori che faranno maturare le messi. Ci avviamo alla stagione più
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buona lavata alla mattina, conta più che la farina. Per Santa Maddalena, la nocciola è tutta piena. D'agosto, l'uva fa il mosto. Al primo di agosto le
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al mulino, unirti alla candida polvere dei tuoi compagni e diventare il buon pane che mai non si rifiuta o la pasta che farà più lieto il desco
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tante cose belle. Fra poco vedrà le care amiche con le quali giocherà alle signore, alla scuola, alla cucina! Vedrà i bei grappoli d'uva quasi matura
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LA CIVETTA Ieri Mario ha visto passare un cacciatore che andava alla caccia nel capanno. Egli portava con sè una civetta ammaestrata. Quando Mario
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sono irrequieti e vorrebbero giocare anche nel breve spazio; ma i giochi sono pericolosi accanto alla fiamma e la mamma non li permette.
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, qualche volta, Mario va alla scuola com'è vestito in casa; egli mette la cartella ad armacollo, infila le mani in tasca e dice che così non sente
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gira rota? -Ho altro per il capo, bimbo mio- risponde la buona mamma che deve accudire alla cucina. Ma il bimbo insiste e la mamma che non sa dire di
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IL FIUME Il fiume corre placido in fondo alla valle. Esso porta ogni giorno al mare lontano dai campi, dai villaggi e dai paesi, le canzoni che
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LA LEGGENDA DEL BUCANEVE Una piccola montanara andava un giorno d'inverno alla ricerca di fiori da offrire alla sorellina ammalata. Girò dapprima
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castighi da nessuno. Anche Mario ha promesso alla mamma di essere sempre savio. Che bella cosa se sapesse mantenere i suoi proponimenti fino alla fine
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mucca vicina alla buona Morella, le aveva dato nella notte una cornata in un occhio. Ora la bestia perdeva sangue e tremava tutta. Il babbo ha chiamato
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A CASA Mario entra in casa contento; egli ha tante cose da raccontare alla mammaa; ma non sa trovare le parole e decide di parlare un altro giorno
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saltare e correre quando nessuno sgrida. D'ottobre vi si vedono le ceste, i mastelli, le conche che serviranno alla raccolta e alla pigiatura dell'uva
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con se i loro caprettini. Com' erano bizzarri! Talvolta qualcuno ad un tratto springava quattro salti, poi si portava belando accanto alla sua mamma
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LA NONNINA Quanto bene vogliono Nanni e Gigetto alla loro nonna! Non si allontanerebbero mai dalle sue gonne. E vecchia, tutta bianca, e la testa e
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IL SALUTO ALLA BANDIERA Per qualche giorno i bambini della scuola avranno vacanza, ed eccoli quindi allineati in cortile per il saluto alla bandiera
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colori vogliano unirsi alla festa della Natura. Sono appena sfioriti i grossi mazzi di lillà; ancora indugiano qua e là pergole di glicine e già le rose
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BIANCHINA Bianchina è tornata dalla scuola, e ha descritto alla mamma la sua nuova classe. C'è la cattedra bella, lucida per la signora maestra. C'è
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Al terzo piaceva giocare alla palla, ma quella mattina non giocò alla palla. Prestò i suoi servizi a un droghiere e rincasò con una boccetta d'olio e
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SE I COMPITI POTESSERO PARLARE... Quando i fanciulli vanno alla scuola, hanno i libri sotto il braccio, o la cartella a tracolla, (come il postino
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molto giocare alla trottola, ma quella mattina non giocò alla trottola. Andò da un ortolano a lavorare, e la sera tornò con un cestino d'erbe e dí patate
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fuoco, dinanzi alla fiamma che ha tante lingue rosse, che parlano, cantano, zufolano, schioccano.
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IGNORANTELLI Sempronio e Sempronella sono fratello e sorella. Essi volgono le spalle alla loro casetta e scendono dalla montagna. Hanno sette od otto
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stesso alle sue piante, e una gran parte della sua giornata trascorre in mezzo ad esse. Egli s'interessa alla loro vita, le osserva crescere
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