Prefazione alla terza edizione
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Prefazione alla quarta edizione
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Prefazione alla sesta edizione
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autore, nonché per l’indagine della sua formazione intellettuale e del costante assiduo lavoro inteso alla ricerca dei dati, alla loro accurata analisi e
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Queste circostanze m’inducono a ritenere che questo volumetto possa ancora riuscire utile per l’orientamento di chi intenda accostarsi alla più
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Ecco quindi l’evoluzione preordinata, che conduce necessariamente alla formazione dell’uomo, teoria sulla quale abbiamo già espresso il giudizio
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(fig. 2) alla struttura
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mille possibili variazioni, dallo zufolo alla zampogna, alla tromba, al flauto, all’armonium e all’organo. I quali, anziché singoli strumenti
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Discuteremo qui esclusivamente l’aspetto paleontologico, cioè il riconoscimento di tracce che testimonino la presenza di organismi viventi. Alla
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Non si può dire che tutti i problemi relativi alla scarsità dei fossili precambriani e alla apparente esplosione di forme viventi nel Cambrico siano
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Attraverso vicende geologiche che sono abbastanza facilmente ricostruibili per i periodi più recenti, si giunge così alla soglia del periodo Attuale.
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Ittiosauri e Saurotterigi (questi ultimi meno profondamente adattati alla vita acquatica) hanno una vita relativamente breve, in termini di età
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Evidentemente le condizioni di vita dovettero mutare radicalmente alla fine dell’era Mesozoica, sì da determinare l’estinzione di queste, e di tutte
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adatte alla vita acquatica (Pinnipedi, Cetacei) e al volo (Pipistrelli).
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Si assiste dunque, nell’evoluzione degli Equidi, alla trasformazione del piede da una forma a quattro dita, attraverso forme a tre, fino alla forma
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con piselli a seme verde e grinzoso (il risultato è lo stesso se si incrocia giallo-grinzoso con verde-liscio) il Mendel ottenne alla F1 tutte piante
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E l’Introitus dell’opera stessa è tutto un inno alla divina
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relative - o altre qualsivoglia - rimangono immutate, se si verificano quelle date condizioni. Evidentemente ciò corrisponde alla stabilità della
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La maggior parte dei genetisti riconosce quindi oggi un grande valore alla selezione (cioè alla riproduzione differenziale) come agente d’evoluzione
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Fu invece proprio l’indagine di queste piccole differenze individuali, che condusse alla concezione evoluzionistica.
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Figura 32. Schema della struttura della molecola di DNA secondo il modello di Watson e Crick (da Montalenti, Introduzione alla genetica, Utet, Torino
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Non è a credere che con lo schema su riportato si sia dato fondo alla conoscenza del funzionamento della informazione genetica negli organismi. Oltre
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contributo alla soluzione di alcuni dei problemi per ora insoluti.
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quali hanno il valore potenziale di nuove specie; questo stadio è raggiunto con le variazioni delle frequenze geniche, dovute essenzialmente alla
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Fra le obiezioni che furono rivolte alla teoria della selezione, fin da quando Darwin la formulò è quella che non si vede come alcuni caratteri allo
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I dati paleontologici relativi alla vita nelle ere precambriche sono stati discussi alle pp. 126 e sgg.
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Non v’ha dubbio che vi è stata un’evoluzione, e che questa, è dovuta essenzialmente alla intelligenza e alla capacità di comunicare le proprie
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Nel 1963, ad un livello superiore, vennero alla luce altri resti, insieme a manufatti di un’industria più evoluta, che si avvicina al tipo acheuleano
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Come si attacca, a sua volta, l’Australopiteco al tronco scimmiesco? Cioè come e quando si è distaccato il ramo che ha condotto alla formazione della
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adattati alla vita arboricola e alla locomozione per mezzo delle braccia fra i rami degli alberi (arti anteriori assai lunghi, alluce opponibile
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L’avventura di questo bipede singolare, alla cui specie noi apparteniamo, è stata finora brevissima, relativamente alla scala geologica: cento
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G. Barsanti, Dalla storia naturale alla storia della natura. Saggio su Lamarck, Feltrinelli, Milano 1979.
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polemiche, appare ai biologi moderni troppo semplicistica, ma se applicata «cum grano salis» alla sola parte posteriore del cranio è tuttavia
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posto libero per un botanico: Lamarck fu nominato alla cattedra di zoologia degli animali invertebrati.
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L’uccello, che il bisogno attira sull’acqua per trovarvi la preda necessaria alla sua vita, scarta le dita dei piedi quando vuol battere l’acqua per
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dovuti alla sforzo di brucare sempre più in alto le foglie degli alberi, eccetera.
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un tempo molto più lungo nella fase di scienza puramente descrittiva. Soltanto in epoca relativamente recente ha potuto elevarsi alla interpretazione
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Nel 1794 l’abate Teissier, agronomo, che s’era trasferito a Fécamp per sfuggire alla Rivoluzione, conobbe il giovane precettore e rimase ammirato
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Queste dichiarazioni sono molto importanti per comprendere l’atteggiamento del Cuvier di fronte alla teoria lamarckiana.
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Ma il giovane non sapeva ancora esattamente quello che gl’interessava. Il padre, abbandonata l’idea di farne un medico, pensò di avviarlo alla
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Nel «Journal of the Proceedings of the Linnean Society» (1858, p. 45), ho spiegato i motivi che mi spinsero ad associarmi alla richiesta di Lyell e
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Egli si rifà allora alla teoria geologica di Charles Lyell, la teoria dell’attualismo, che si contrappone alle catastrofi del Cuvier, e spiega le
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Se si considera la struttura di un pesce, ben adatta alla vita e alla navigazione subacquea, quella di un uccello, idonea invece al volo e alla
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dapprincipio non si rese conto esattamente. Comunque, per limitarci alla biologia, si
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, espresse in gergo metafisico, con linguaggio pretensioso e vuoto. E concludeva con un inno alla chiarezza e alla solidità dello spirito francese. Le altre
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Dove, invece, la polemica si accese violenta fu sulla estensione da dare alla teoria, e soprattutto sulle cause dell’evoluzione. Il numero degli
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interna» al perfezionamento, o alla evoluzione.
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Un primo ordine di cause è inerente alla difficoltà stessa del problema, alla impossibilità pratica di raccogliere prove assolutamente esaurienti e
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Nonostante gli sviluppi che alla teoria evoluzionistica ha impresso la genetica, che hanno condotto a risultati molto soddisfacenti circa la
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dell’evoluzione nelle scuole. Soltanto nel 1968 la legge antievoluzionistica dell’Arkansas, il cosiddetto «Rotenberry Act» giunse alla corte suprema
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