L’imprimitura a gesso presenta, nel modo consueto col quale si prepara, una levigatezza ed una proprietà assorbente favorevoli all’aderenza dei
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ridipingere, si vede, all’atto di applicare il nuovo colore, che esso non fa presa su quello secco che a grande stento, anche se il colore nuovo è reso
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Ma questa incurvatura non avviene mai, e la caratteristica di tutte le disquamazioni, e di tutte le screpolature dei dipinti è la ripiegatura all
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Solo le vesciche più o meno ampie, che si producono pur sempre per la mancata aderenza del colore all’imprimitura, si mostrano per una curva opposta
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, ciò che parrebbe contraddire all’asserto fatto; ma la verità ritorna evidente considerando l’un l’altro colle rispettive tecniche nella schiera dei
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Scomparsa la tempera all’uovo, toma inutile investigarne interiormente le proprietà di durata, tanto più quando è saputo che nei nuovi tentativi di
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I danni che sovrastano all’acquerello, essendo scongiurati quelli dell’aderenza, sono: le muffe, provenienti da un eccesso di glicerina nei colori e
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traccie colorate che sui ruderi degli antichi edifici sfuggirono all’azione del tempo.
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L’azzurro intenso in piccoli pezzetti di eguale forma, ma di colore più pallido all’esterno che nell'interno, all’azione degli acidi idroclorico
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appresta all’arte un numero considerevole di colori minerali artificiali.
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I colori minerali sono composti formati in seno alla natura da sostanze metalliche generalmente unite all’ossigeno ed allo zolfo e fissate sulla
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Sono queste le condizioni che delimitano d’un tratto il numero delle sostanze sparse in natura idonee all’uso pittorico; e dipende dalla difficoltà
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possono modificarne l’aggregato molecolare, oppure sarà quella situata in maniera da essere sottratta a qualsiasi azione esterna — all’infuori della
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Se non si fosse persuasi che tutte queste difficoltà del giallo bastino per rinunziare all’idea dei tre colori fondamentali, si provi pel rosso.
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accette all’artista senza suo torto e danno. Ma il risultato delle ricerche non corrisponde sempre all’aspettazione, di maniera che fra la quantità grande
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tempera, all’acquerello od a pastello. Tutte le lacche, oltre la materia colorante e i solventi e i glutini, si complicano per la sostanza su cui
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per quanto impercettibile deve prevalentemente informarsi ad uno dei detti sette colori, all’infuori di questi, pel nostro occhio, non essendovi che
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studio della luce e dei colori si inizia, si perfeziona, si completa quasi all’infuori dei pittori, all’insaputa dell’arte che della luce e dei colori è
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cadmio. Si forma così un precipitato di un bel colore giallo tendente all’aranciato che si deposita in fondo al vaso. Lavato e raccolto su tele si espone
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Le colorazioni d’anilina si scoprono mescolando il colore coll’alcool, che sciogliendo l’anilina si tingerà subito proporzionatamente all’anilina
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Il nuovo assunto della luce dell’aperto ha dato la più formidabile scossa all’ingente bagaglio tecnico che per tanti secoli rispose, e giova dirlo
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In natura il cobalto è mescolato all’arsenico, al nikel, al ferro. Si trova nel paese di Gotha, nell’Hasse ed in Norvegia.
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Il processo Guimet non fu mai pubblicato, ma altri, partendo dagli stessi criteri che servirono di guida all’inventore, combinando la silice
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. Lasciate riposare le acque, si decanta, si lava l’oltremare, e quindi raccolto, si fa seccare all’ombra.
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Mentre la combustione completa, all’aria libera, delle stesse sostanze, dà luogo all’incenerimento, il primo grado di combustione, cioè quello
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appositi stampi si formano le matite, che si lasciano seccare all’aria.
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all’aperto, annientino il senso di vibrazione luminosa che pure nell’ombra avviva ogni più minuta parte delle scene della natura.
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singolarissime di quei popoli, fu anzi il germe di una delle più caratteristiche debolezze del settecento — la moda di verniciare — costata all’arte
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L’industria prepara vernici ad alcool, vernici ad oli seccativi di lino e di noce, dette vernici grasse, e vernici all’essenza, ossia cogli oli
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Comunemente, per brevità d’operazioni, e perchè il calore assicura la limpidità del prodotto, le vernici all’essenza si fanno a bagno-maria. Non
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Bisogna bene guardarsi dal verniciare un quadro con vernice a spirito di vino od altre all’infuori di quella che sto per indicare e che si compone di
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addensa, e le resine particolari che ne risultano, si mantengono in uno stato perennemente vischioso improprio all’uso pittorico.
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perchè tutte le essenze si alterano all’azione
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di allumina o l’acido cromico possono servire all’uopo, ma con tali sostanze le colle alterano i colori e non sono più servibili per l’uso pittorico.
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Lasciata seccare la tavola all’aria — il Cennini raccomanda di approfittare, per questa operazione, di una giornata ben secca e ventosa — e tolta con
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Seccato il gesso all’aria, riparandolo dal sole, ciò che richiedeva alcuni giorni, la tavola veniva passata con un raschiatoio piano, non più largo
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Colla giustezza del colore cospira all’effetto d’imitazione delle cose naturali la direzione impressa col pennello alla pennellata medesima verso il
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Tutti quegli eccessi di rilievo dovuti all’incomposto succedersi di colori ed oli e vernici verranno rivelando il difetto d’ogni criterio del tecnico
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bisogni reali a cui provvedere, la falsità del concetto di affidare all’intuito ed all’arbitrio individuale la soluzione dei problemi tècnici che l
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campo facilmente aperto all’occasione di sfogare la cattiva tendenza dell’inveterato ritoccatore.
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si vedono più conservate che quelle all’esterno: se accadeva il contrario anche l’opposto succedette per l’aspetto delle pitture, trovandosi allora
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rispetto dovuto all’integrità dell’opera altrui, il lavoro d’arte da conservare, ogni tentativo, per quanto circospetto che approdi o meno al risultato
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favorevole, non può prevalere allorchè la regola conduce all’insuccesso, altrimenti sostituendosi un concetto empirico dove è necessario imperi sempre
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fuso dallo stesso strumento convenientemente riscaldato all’una o all’altra delle sue estremità.
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colori; e tecnica in che potrebbe importare all’artista se non fosse che un vano maneggio di tinte e solventi.
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L’Armenini che nella sua vita nomade da l’un estremo all’altro d’Italia ebbe campo di raccogliere i suoi precetti vedendo operare tutti i più grandi
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nel cui strato superficiale trasparente come un vetro, all’atto dell’essiccazione, può restare imprigionato il colore e rimanervi consolidato e
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che trattiene saldamente i colori sull’intonaco di calce proteggendoli colla sua insolubilità all’acqua.
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Secondochè dunque il ritocco sia concesso all’artista o egli sia libero di farlo, il suo miglior esito sarà sempre dipendente dal rifuggire dalle
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contrariare non poco all’abitudine di ripassare all’infinito il lavoro della tempera, privilegio inapprezzabile di questo processo di dipingere: onde attenuasi
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