Il “bello”, infine, è sensibilità, apertura dell’essere al rapporto di simpatia col mondo naturale e sociale. Cessa di esistere come categoria
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una direzione unica, dall’alto al basso. Francesco di Sales vede nella devozione, più ancora che un legame, una scala che va dalla terra al cielo
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imitare l’esempio dei santi. Al centro del dibattito è la questione, sollevata malignamente dall'Aretino, dei nudi michelangioleschi del Giudizio; ma ben
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la profonda “naturalità” dell'essere umano e dei suoi affetti, e solo al di là di essa si accede a quella prospettiva del possibile, che il finalismo
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oltre la cortina ingannevole della natura, e al di là della morte fisica non c’è la gloria dei cieli ma il buio, il freddo, la solitudine della tomba
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Se Rembrandt aveva dietro di sé l’amara commedia di Bruegel, Velázquez ha dietro di se l’ascetismo tormentato, il disperato anelito al trascendente
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pittore nello studio è, com'è stato suggerito, una dichiarazione di poetica, qui il pittore volge le spalle al mondo, è dentro il quadro. In quasi tutti i
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decorativo intorno al tema-base della composizione, la porta. Le colonne suggeriscono un portico e un pronao, ma rientrati nella superficie: il vuoto
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essere alzata o abbassata, allargata o ristretta in rapporto al gioco delle masse dell'edificio e, perfino, al paesaggio urbano. Non corrisponde neppur più
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Controriforma, la soluzione cattolica al problema concreto del fare umano. Se si afferma il principio della salvezza mediante le opere, cioè il carattere
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sul piano spirituale. Bernini è un gran signore, che inventa e dirige; il Borromini è un operaio al livello del sublime. Sale sui ponti, toglie di mano
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Tanto si bada al fare artistico, che i disegni cessano di essere, come nel passato, progetti dell'opera: sono fasi d'ispirazione, momenti che
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Contro questa grandiosa tecnica dell’immagine e questa relazione ciclica dall'immaginare al fare si instaurerà, nel secolo successivo, la tesi del
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, nella società, dall'individuo che vive la propria vita al sovrano che vive la vita di tutti, dello Stato. L’universale non è più un valore trascendente
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” mira all’ideale, l’arte “ di genere” al caratteristico, e la prima è imitazione del meglio, la seconda del simile o del peggio.
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pensiero stesso della storia e trasponendolo dal passato al presente, raffigura il fatto come storico accadimento immediato e dà alla figurazione di
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fatto particolare s'inserisce in uno spazio universale e la storia diventa elogio e monumento. Richiamandosi ai veneti e specialmente al Tintoretto
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solo per l’arte ma per la storia del pensiero umano, è questo: l’immagine non si pone più al di sopra né al di sotto dell’esperienza umana, non
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all'infinito il nucleo plastico-spaziale delle figure. Altre volte, le figure sono nello spazio, esposte all'incidenza della luce, al variare delle circostanze
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proprio questa esperienza, e non più un immaginario al di là, che si vuole mettere in valore. Risaliremo bensì, attraverso quel momentaneo intensificarsi
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pieghe dei velluti sgualciti. Hals, infine, è l'inventore di una caricatura fatta col colore invece che al trattò; ma il trattò descriveva
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non rimanda a nulla al di la di sé, è mera forma, attrae i sentimenti umani e se ne satura, ma li arresta al limite della propria forma, non li
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sugli occhi bada al vomere e al solco, non vede nulla; anch'esso è soltanto una cosa della natura, che colpita dal raggio fa ombra. Il mondo è pieno di
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Il ventennio dal 164o al 1660 è il periodo trionfale del paesaggio classico, con le due figure dominanti di Poussin e Claude Lorrain: di fatto
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aveva applicato il metodo del classicismo, come Descartes i principi formali della logica. Ma il fatto importante era d'aver sostituito il metodo al
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nasce come polemica contro la pittura di storia. Al fondo, c’è il motivo della decadenza: la stessa degradazione storica che ha ridotto i monumenti in
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lo spazio universale cioè rappresentano in termini di universale un fatto o una situazione particolare. Non rinunciano al tono locale per la tonalità
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conferma proprio il fatto che la natura morta cerchi, al principio, giustificazioni religiose e allegoriche. Le tesi proposte in questo senso dallo Sterling
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dell'elezione predestinata. Dunque la borghesia è la classe eletta, la sua visione del mondo, lucida, precisa, obbiettiva proprio perché non ha fini al di la
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critica. Al limite, al punto di massima tensione tra le due posizioni ideologiche e religiose, Pascal ha intuito quanto complessa fosse la
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Raffaello tenta, al principio del Cinquecento, una sintesi delle posizioni distinte in una forma unitaria, sincretistica, universale. Per lui, puro
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Benché, dunque, il Manierismo si professi scolasticamente fedele al classicismo, è di fatto anticlassico perché classica è la forma che conserva
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della nuova scienza fisica, né l'arte, che si vuole al servizio della Chiesa, può seguitare a rappresentare come fissa e costante una realtà che la
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: evidentemente queste saranno tanto più efficaci quanto meglio commisurate alle attitudini, agli interessi, al costume dei vari ceti sociali. C’è bensì una
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chiusa. Ma questa tesi avrebbe portato acqua al mulino protestante; allora si afferma che la rivelazione è chiusa, ma che spetta ai cristiani portarla a
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lascia credere che la distinzione tradizionale tra un’arte aulica legata al potere e un’arte dei ceti medi sia molto più apparente che reale. è più
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Sul piano delle grandi idee il Barocco rappresenta indubbiamente una reazione alla filosofia dell’idea e al neoplatonismo manieristico, e una ripresa
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La Rettorica, dice Aristotele, ha tre generi: deliberativo, giudiziale, dimostrativo. “A ciascuno di questi s’attribuisce il suo tempo. Al
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essere ricondotta al presente e proposta come attuale (Carracci); o può allontanarsi fino a valere soltanto come richiamo o esempio in un discorso
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determina ovviamente la regressione delle altre città dello Stato al rango subalterno di capoluoghi di provincia: d’ora in poi avremo una cultura e un
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massimo prestigio nel tessuto urbano ed è generalmente al centro di una vasta zona organizzata in funzione dei suoi valori formali. L'idea del
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ideologico del Bernini risulta inapplicabile al tema ormai soltanto politico. L’insuccesso del progetto berniniano non e dovuto né al re, che apprezza
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città, non più giustificate come aperture in una cerchia di mura, diventano forme simboliche, allusive al carattere illustre, storico della città, e non
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Il tema del monumento passa ben presto al costume, influendo sulla concezione dell’ornato e dell'arredamento degli edifici religiosi e civili. Nei
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illusorio dell’architettura della chiesa: il soffitto è sfondato, al di la di un gigantesco impluvium si spalanca il cielo popolato di angeli e santi
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Indubbiamente il processo della “immaginativa” dal vero al verosimile o possibile ha i suoi primi atti nell’illusionismo spaziale in senso visivo
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L’illusione è anche nelle cose. Zurbarán rappresenta una santa come una gentildonna spagnola vestita con un'eleganza corrispondente al suo rango
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morale è l’esperienza diretta del reale che dà argomento a sperare in cose al di là del reale; e spesso per contrasto, nel senso che proprio l'affanno
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diverse, alla ricerca della “sorpresa" visiva, al passaggio dalla prospettiva ristretta della strada all’ampiezza della piazza, all’apparizione
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immaginazione è importante perché la tecnica, realizzando il possibile, ne estende illimitatamente il campo; la tecnica, sollecitata dall'immaginazione, al
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