Al vecchio amico Umberto Pacilio che, ricordandosi di questo romanzo pubblicato a puntate sul "Marc'Aurelio" nel purtroppo lontano 1935, mi ha
sfilò una delle sue pistole dalla sua fusciacca e sparò in aria un colpo. Morgan afferrò al volo lo scudo che era ricaduto giù e lo mostrò ai pirati. Nel
?" "Che cosa?" gli domandò Giovanna. "Il lupo..." "Lo avete nominato voi, imbecille!" "Ah, già!" esclamò Nicolino, rassicurato. Giovanna si rivolse al
si allontanò per dare ordini, mentre il vecchio Trencabar si rivolgeva al capitano: "Questi naufraghi" disse "ci potrebbero dire in che punto sono
cinquant'anni, dai lunghi capelli brizzolati e l'aspetto di chi sia abituato al comando. Lo seguiva un giovane molto bello dall'aspetto fiero, che in
Facendosi largo a colpi di spada fra le fitte liane che gli sbarravano la strada, il giovane Raul di Trencabar insieme al capitano Squacqueras e a un
Pirata. Si trattava di un folto gruppo di filibustieri, schiumatori di tutti i mari del Sud, da quello delle Antille al Mar dei Caraibi, che festeggiavano
Pochi minuti dopo erano nel tempio davanti al favoloso tesoro che era rimasto lì poiché gli incas superstiti erano stati portati via dagli spagnoli e
Quel viandante che spintovi dal caso o da vaghezza di solitarie meditazioni si fosse trovato qualche mese dopo a passare davanti al castello di
mentre faceva gli onori di casa al Viceré testé arrivato dal vicereame di Napoli e destinato a sostituire l'attuale Viceré di queste colonie di Sua
per ritemprare le forze e per decidere sul da farsi. Per questo avevano convocato il Gran Consiglio al completo della Confraternita. "Fratelli della
continuazione della stirpe. Il gran sacerdote, tagliato il collo al tacchino nonostante le vive proteste del povero gallinaceo, aveva appena
delle cibarie. "Buongiorno" disse Raul, timidamente. Poiché nessuno rispondeva al suo saluto, fu Jolanda a farlo. "Buongiorno, Raul" rispose dolcemente
carnivora la quale per sua fortuna era l'unico esemplo al mondo di drosofilla vegetariana; dopo essere rimasto impigliato nella rete appiccicosa di un
può ripetersi anche in piena foresta vergine e nell'interno di un tempio incas 102 VII In cui si assiste al Gran Consiglio dei Fratelli della Costa e
ammirata "quante cose sapete! Come fate ad essere così colto?" "Notti e notti curvo sui libri al fioco lume di una candela" rispose Battista. "E fai il
al capitano Squacqueras: "E sono proprio tutte piene d'oro?" "Fino all'orlo!" rispose il capitano Squacqueras. "C'è più oro in quelle botti che nelle
non sarò più Capuleti..." Cercò di ricordare ancora. "Ah... Rinuncia al tuo nome e al posto suo (che di me non fa parte), abbimi tutta..." esclamò. "Io
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Davanti al cancello della villa del governatore di Maracaibo, il giovane Raul, che era appena arrivato con il drappello dei soldati spagnoli
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ballando. In fondo al salone, su una specie di tronetto, era seduto don Miguel duca di Saragozza, y Beltramar, y Sevija Sevija Olé, y Guadalupa, Grande di
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esattamente di fronte al cancello della villa. Il che dimostra che non è sufficiente il fatto di essere viandanti per vedere tutto. Basta che uno si
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quarto di guardia, è l'ora del cambio" gli aveva detto. "Dai il posto al tuo compagno." "Ma io" disse Nicolino preoccupato dal fatto che se si fosse
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Davanti alla porta della lussuosa camera da letto destinata al Viceré, il conte di Trencabar si stava congedando dal suo illustre ospite. "Ecco
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Diventò pungente e cominciò a dare del tu al Viceré incalzandolo. Eseguì un rapido passaggio di guardia, s'inquartò, parò una risposta d'intagliata
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il conte di Trencabar. "Avrete sognato." "Sognato, eh?" proruppe il Viceré al colmo della stizza. "Ebbene, andiamo a vedere se ho sognato o no!" E si
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stessa il fuoco al plotone di esecuzione." "Veramente," disse Trencabar "questo si concede solamente ai militari, ma poiché in fondo siete una
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ho detto che siete padrone di fare quello che volete" disse Giovanna. Si avvicinò al quadrato e aprì delle porte guardando dentro. "Qui vi sono delle
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gonfiare come se qualcuno vi fosse entrato dentro, si alzò in piedi e si avviò verso la porta aperta, uscendo. Nicolino, che aveva assistito al
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, indignato. "Il vostro contegno è inqualificabile! Dovete sapere che un ammiraglio spagnolo che ardì salire a bordo del mio vascello, al solo vedermi ha
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rivolse al Pirata Meno Un Quarto. "Voi, signore, montate lassù, per favore" gli disse indicandogli una sorta di alta piramide la cui cima sovrastava
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senapata. "Ah," disse consegnandola al sergente "eccola!" "Ve la siete messa sul petto per evitare che ve la rubino?" domandò il sergente Manuel
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colonnello per questa bella impresa!" ruggì Trencabar, furioso, rivolgendosi "A me, signori uomini del mare!" gridò con voce terribile. al capitano
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per scivolare con grazia su due pattini di stoffa, ma non riusciva che ad arrancare faticosamente. Anche perché, al posto della gamba di legno che
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spingete, smettetela di punzecchiarmi con le vostre zagaglie, non sono un bue, non ho bisogno di essere pungolato!" Uno degli indiani si rivolse al
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atomico Z = J e da un elettrone che è costretto a restare nelle vicinanze del nucleo dalla attrazione elettrostatica dovuta al fatto che nucleo ed
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, applicata al vero sistema planetario, dà risultati di così mirabile precisione, si trovano invece risultati in completo disaccordo, qualitativo e
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condizioni ordinarie intendo qui quelle che si possono realizzare nei nostri laboratori. Ma al di fuori dei nostri laboratori, ed in luoghi inaccessibili
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con la velocità, abbastanza rispettabile, di 30 km al minuto secondo (eguale press'a poco alla velocità del moto della terra attraverso gli spazii
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corpo opaco. Le radiazioni emesse da una stazione, propagandosi in linea retta debbono lasciare in ombra tutte le stazioni situate al di sotto
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risultato in seguito di importanza fondamentale: e cioè l'influenza che gli altissimi strati dell’atmosfera grazie al loro· stato di ionizzazione
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Così per esempio se in determinate condizioni la massima concentrazione degli elettroni nella verticale al di sopra di una stazione fosse di 110.000
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indicati con le lettere dell’alfabeto. I più notevoli sono lo strato E ad una altezza di circa 100 km. al di sopra del suolo e lo strato F, spesso
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alcuna diretta dipendenza tra la ionizzazione e il passaggio di determinati gruppi di macchie solari al meridiano solare rivolto versò la Terra.
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Accenneremo infine al notevole effetto esercitato dal campo magnetico terreste sulla rifrazione delle onde elettromagnetiche. Gli elettroni liberi
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