Ah! Venezia!... Una chiesa... una sala di museo... un quadro prediletto davanti al quale dimenticarsi, ogni giorno, ogni ora... e al tramonto
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Non pensate mai all'al di là mangiando le ostriche?
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Mi par di assistere al mio funerale!....
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Al ritmo del quale, se non erro, nasceste!
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Ma la verità, è là, in fondo al vino! E la verità è una sola: tutte alla stessa stregua: Tutte allo stesso livello!... Ma guarda la piccola
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(Armando e Grazia sono rimasti fermi, senza più parole. Grazia, in piedi, appoggiata al tavolo, immobile spaurita, non osa di sollevare lo sguardo).
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Apprezzo la gentile intenzione, ma preferisco che ne parliamo al presente... se non le spiace.
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E qui, vicino al divano, dove, certamente, riposerà...
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io stavo - come vede - per andarmene.... Ma lei, no!... Lei arriva qui all'improvviso... Lei, come al solito, ci si mette di mezzo! Lei, com'è sua
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Andate al diavolo!
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Perchè l'ha messo al mondo?
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No: perchè mi ha lasciato al mondo con troppi quattrini. Credi a me: se m'avesse lasciato meno quattrini e più possibilità di lavoro... ma io non so
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E c'è ancora della gente che non crede al destino!... All'incredibile bellezza dell'imprevisto. Al caso che vede e provvede!... Grazia!... La
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Ma no... là... Dove sei?... In fondo al precipizio, sei! E allora guardi in su... Eh! sì! Ci vuol altro! Ci vuol altro prima che tu possa risalire
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Ma no... farebbe bene a te... là... a me, qui! Viaggiare... credi a me... lasciar fare al tempo... Perchè se l'amore fa passare il tempo, è il tempo
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O Dio... interessanti non direi... Sono allegre, ecco!... Ed è con la loro scomposta allegrezza che prendono al laccio tutti quei giovani merli in
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Strette strette al loro amico nel taxì...
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Fino in fondo al folle gorgo del piacer!
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È una vittima! La solita vittima! Il solito sistema! L'obbligo al sacrificio! La donna celata agli amici! Il bocconcino prelibato in casa, e lui
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E vi par poco? Vi par poco? Piombargli là al braccio vostro! dirgli: Mancava la quarta donna... ti avevo promesso di portarla la quarta donna
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Quanto al menu...
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C'è più fresco e si domina il giardino. Tiarko questa sera lancerà la sua ultima creazione. Pare che la moda ci riconduca al vecchio tango argentino....
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I miei trentanni, amica mia! Tutti i giorni della mia settimana al completo! Non sono il vecchio Garan, io!...
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In fondo, al basso, la rada, il porto, la città di Nagasaki.
(Suzuki si inginocchia innanzi al simulacro di Budda, poi va ad aprire lo shosi).
(Pinkerton, strette le mani al Console, esce rapidamente, mentre Kate e Suzuki vengono dal giardino)
(La madre s’interpone per difendere Butterfly, ma il Bonzo la respinge brutalmente. – Pinkerton infastidito, si alza e grida al Bonzo:)
(Butterfly, furente, corre al reliquiario e prende il coltello che servì per l’hara-kiri (suicidio per condanna) di suo padre, gridando:)
(Suzuki accompagna Kate che esce dalla porta di destra, poi sale al piano superiore: Sharpless si avvicina a Butterfly, dandole i danari di Pinkerton)
(Su dal sentiero si avvicina un confuso e gaio gridìo. Pinkerton e Sharpless si recano in fondo al giardino osservando verso il sentiero della
alba: Butterfly spia sempre al di fuori.
(aiutata da Suzuki, Butterfly si reca in un angolo al fondo e fa cautelosamente la sua toeletta da notte, levandosi poi la veste nuziale ed
innanzi al foro più alto e spia da quello. Dopo qualche tempo Suzuki ed il bambino si addormentano. Intanto si è fatta notte ed i raggi lunari
Asteria s’avanza come persona esausta e dolorosa. Giunta sul limite dell’uliveto s’appoggia al tronco d’un albero, guardando il casolare. Le sue
Al pilastri degli archi è affisso l’editto dei giuochi.
Giunge sull’Appia da Roma un’allegra comitiva al lume d’una torcia.
Nerone e Tigellino ritornano da un sentiero dei campi e s’arrestano al tumulo. La foga di Nerone, tutta scomposta, lascia vedere una mirabile tunica
Gobrias tracanna, poi corre al desco e s’incorona comicamente brillo con una ghirlanda di fiori gialli.
Nerone s’incammina, arriva sino al limite del sacrario e fa per entrare, ma Simon Mago lo arresta.
Nerone entra nel campo coll’urna fra le braccia. Tigellino al suo fianco lo guiderà fra le tenebre, lentamente. Giunti alla fossa si arrestano.
Presso all’arco che sbocca nel Circo si vede internarsi nel muro, di prospetto, il primo ramo d’una scala che sale al podio.
mette a danzare in mezzo al crocchio, sotto il criptoportico, una sua danzetta mite e lieve, al suono di un corno, del timpano e di crotali, mentre un
chino, toccando amuleti appesi al petto e applicandoli alla fronte.
. Frattanto si avanza un carro, tirato a mano da quattro schiavi, dove sono accatastati degli attrezzi teatrali. Dietro al carro e d’intorno camminano gli
al di là della cortina, sul limitare della cella.
alzate al disopra del capo, due urne d’oro da cui vaporano degli aromati fumanti. Un altro innalza un vaso di bronzo su cui arde una fiammella
ed un venditore di tavole votive spacciano la loro merce. Un tempiere sta presso al vassojo delle offerte.
sfuggire al pensiero che qualcuno possa ricordare al presidente del gruppo parlamentare popolare e a chi da tre anni oramai è membro della direzione del
dovute alla nostra propaganda; cosicché sedendo nel settore di minoranza, potremmo spesso ripetere come Thiers: «al banco dei ministri siedono le idee
Quest’atteggiamento realistico però, che vale per i tempi e i luoghi nei quali i risultati dei movimenti, svoltisi al di fuori di noi, sono già