Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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coi testi storici e letterari del «barocco» (dal Boglione,  al  Bellori, al Pascoli, al Bartoli, al Della Valle, al
e letterari del «barocco» (dal Boglione, al Bellori,  al  Pascoli, al Bartoli, al Della Valle, al Mascardi, al Lupi,
del «barocco» (dal Boglione, al Bellori, al Pascoli,  al  Bartoli, al Della Valle, al Mascardi, al Lupi, al Malvasia,
(dal Boglione, al Bellori, al Pascoli, al Bartoli,  al  Della Valle, al Mascardi, al Lupi, al Malvasia, al Verci,
al Bellori, al Pascoli, al Bartoli, al Della Valle,  al  Mascardi, al Lupi, al Malvasia, al Verci, al Roberti, al
al Pascoli, al Bartoli, al Della Valle, al Mascardi,  al  Lupi, al Malvasia, al Verci, al Roberti, al Bianconi, al
Pascoli, al Bartoli, al Della Valle, al Mascardi, al Lupi,  al  Malvasia, al Verci, al Roberti, al Bianconi, al Rubbi e
Bartoli, al Della Valle, al Mascardi, al Lupi, al Malvasia,  al  Verci, al Roberti, al Bianconi, al Rubbi e tanti altri) e
Della Valle, al Mascardi, al Lupi, al Malvasia, al Verci,  al  Roberti, al Bianconi, al Rubbi e tanti altri) e
al Mascardi, al Lupi, al Malvasia, al Verci, al Roberti,  al  Bianconi, al Rubbi e tanti altri) e nell'occasione di una
al Lupi, al Malvasia, al Verci, al Roberti, al Bianconi,  al  Rubbi e tanti altri) e nell'occasione di una visita a una
corrispondente del Lanzi, e che su quegli scrittori fino  al  Lanzi si rimodella liberamente, pur senza tralignare mai
gioventù nell' eloquio barocco, si provi, anche in omaggio  al  destinatario, a drappeggiarsi nel gusto ormai neoclassico.
buone correzioni compie il Voss riferendo  al  Turchi una Strage degli Innocenti attribuita al
riferendo al Turchi una Strage degli Innocenti attribuita  al  Rottenhammer, a G. Carlo Loth alcune opere a Vienna e ad
a G. Carlo Loth alcune opere a Vienna e ad Amsterdam,  al  Panfilo l'Adultera (n. 1549) attribuita fin qui a I P.
l'Adultera (n. 1549) attribuita fin qui a I P. Brandel,  al  Romanelli la Lucrezia e la Storia di Iefte, entrambi sotto
grande. La curva è pericolosa, lo sappiamo. Conduce  al  serpentino, al floreale, al persiano, al senese. (Io non ho
La curva è pericolosa, lo sappiamo. Conduce al serpentino,  al  floreale, al persiano, al senese. (Io non ho nulla in
lo sappiamo. Conduce al serpentino, al floreale,  al  persiano, al senese. (Io non ho nulla in contrario ai
sappiamo. Conduce al serpentino, al floreale, al persiano,  al  senese. (Io non ho nulla in contrario ai capolavori di
di San Pietro; ha come attributi la spada, che si riferisce  al  martirio ma anche al fatto che prima della conversione era
attributi la spada, che si riferisce al martirio ma anche  al  fatto che prima della conversione era un soldato romano, e
era un soldato romano, e un libro, che si riferisce  al  fatto che è l’autore delle Epistole.
Il rilievo che dadaisti e surrealisti iniziarono a dare  al  processo del fare, più che al risultato finito, e quindi
surrealisti iniziarono a dare al processo del fare, più che  al  risultato finito, e quindi anche al non-finito;
del fare, più che al risultato finito, e quindi anche  al  non-finito; aH’inserirsi nelle opere della variabile
Questo tema ha un’iconografia che si fa risalire  al  VI secolo, in ambito orientale. L’episodio, descritto dagli
dagli Evangelisti Luca, Marco e Matteo, si riferisce  al  momento in cui Gesù manifestò la sua natura divina ai
Pietro, Giacomo e Giovanni. Dopo averli condotti in cima  al  monte Tabor egli si trasfigurò: il suo volto cominciò a
abbagliante, mentre i profeti Mosè ed Elia apparvero  al  suo fianco.
foresta sia più quella dei tronchi scabri o non piuttosto,  al  mezzogiorno, dei cilindri che prillano dalla volta frondosa
mezzogiorno, dei cilindri che prillano dalla volta frondosa  al  suolo numerosissimi soli?
novanta opere esposte  al  Museo civico di arte moderna di Torino possono dividersi in
anni non dipinse — dopo i primi avvii originali dal 1930  al  1949; quello di mezzo, dal 1950 al 1957; e l’ultimo, che va
avvii originali dal 1930 al 1949; quello di mezzo, dal 1950  al  1957; e l’ultimo, che va dal 1957 ad oggi.
una volta la storia del passaggio dall'impressionismo  al  cubismo, e dal cubismo al futurismo, o addirittura, come
del passaggio dall'impressionismo al cubismo, e dal cubismo  al  futurismo, o addirittura, come più diretto e organico,
come più diretto e organico, dall'impressionismo  al  futurismo, devo supporre nel lettore una conoscenza, fosse
essa è palese il richiamo  al  canone greco; la figura che ha gli attributi del
greco; la figura che ha gli attributi del condottiero e  al  tempo stesso dell’oratore, è in un atteggiamento di calmo e
 Al  ritorno a Roma, il Cortona è ormai celebrato, e anziano
maestro: negli affreschi della Chiesa Nuova, rivolgendosi  al  gran pubblico dei fedeli, risale, attraverso il Lanfranco,
gran pubblico dei fedeli, risale, attraverso il Lanfranco,  al  Correggio e alle cupole parmensi; nella decorazione della
Conte di Canossa e della cosiddetta Marchesa di Pescara  al  British Museum assegnati giustamente al Bachiacca.
Marchesa di Pescara al British Museum assegnati giustamente  al  Bachiacca. Giustamente ad ogni modo gli restituisce il
col Bambino in casa Buonarroti ch'era stato assegnato  al  Bugiardini.
 al  lavoro Mattia Preti.
come unico maestro la natura, senza fare alcuna concessione  al  “decoro” e al “bello”.
la natura, senza fare alcuna concessione al “decoro” e  al  “bello”.
occorrerebbe - e sarà tra breve - presentare  al  pubblico cose insospettate ove si vedrebbe come Feti sia
ove si vedrebbe come Feti sia giunto almeno fino  al  tocco infernale di Hals in Hille Bobbe, la strega di
genere di arte dell’istantaneo (questa però non legata  al  materiale ma al «segno» e al «gesto») è quella d’un Mathieu
dell’istantaneo (questa però non legata al materiale ma  al  «segno» e al «gesto») è quella d’un Mathieu (non presente
(questa però non legata al materiale ma al «segno» e  al  «gesto») è quella d’un Mathieu (non presente alla Biennale
dal padiglione francese assieme a Bryen e a Michaux e  al  mediocre Deyrolle), come pure quella del nostro Vedova.
grafito  al  colore - dai paleolitici al grattacielo, dal colore al
grafito al colore - dai paleolitici  al  grattacielo, dal colore al neon, alla televisione al radar
al colore - dai paleolitici al grattacielo, dal colore  al  neon, alla televisione al radar e da qui sempre via via
al grattacielo, dal colore al neon, alla televisione  al  radar e da qui sempre via via seguendo anche in arte il
ed Eumolpione, che cosi aveva nome il poeta, vennero  al  discorso di quei dipinti, e il giovine chiese all’altro
chiese all’altro perchè le bellissime arti fossero tanto  al  basso cadute.
(land art e earth art): operazioni artistiche rivolte  al  terreno, al suolo, con interventi diretti su campi, prati,
art e earth art): operazioni artistiche rivolte al terreno,  al  suolo, con interventi diretti su campi, prati, fiumi, laghi
prati, fiumi, laghi ghiacciati. È strettamente legata  al  concettualismo e si vale spesso di riprese fotografiche o
di Luca Giordano che «fa Preti» il Martirio di Sant'Andrea  al  Louvre, il Mosè che fa zampillare la roccia al Prado.
Sant'Andrea al Louvre, il Mosè che fa zampillare la roccia  al  Prado. Infine, non pare al Frangipane, così buon
Mosè che fa zampillare la roccia al Prado. Infine, non pare  al  Frangipane, così buon conoscitore almeno dell'iconografia
per annegamento, dopo che gli era stata legata una pietra  al  collo; per questo motivo viene rappresentato con una macina
rappresentato con una macina di mulino accanto o legata  al  collo.
una Fuga in Egitto nel Museo di Padova, attribuito fin qui  al  Ricci, deve restituirsi al bellunese Gaspare Diziani, per
di Padova, attribuito fin qui al Ricci, deve restituirsi  al  bellunese Gaspare Diziani, per il confronto con il disegno
che reca ancora il nome del suo vero autore, legato anche  al  quadro grande dello stesso soggetto in Santo Stefano a
a Venezia. Sono del Diziani anche due cose attribuite  al  Ricci presso l'antiquario Bohler a Monaco: un'Adorazione
affatto i termini di rapporto. Ma un atto tale di riverenza  al  bolognese e di modestia propria diveniva più facile
dall’animo buono e convinto, potea parer più tollerabile  al  Costa, pensando che il Francia infine avea dieci anni più
ogni volta che lo chiamavano a dipingere insieme  al  Francia. Questi nel palazzo trionfa affrescando le sale
le stanze terrene e la loggia che dal terzo cortile metteva  al  giardino. Nella cappella in S. Giacomo al Costa sono
cortile metteva al giardino. Nella cappella in S. Giacomo  al  Costa sono lasciati i muri laterali; al Francia è ordinata
in S. Giacomo al Costa sono lasciati i muri laterali;  al  Francia è ordinata la tavola dell’altare. Anton Galeazzo
è ordinata la tavola dell’altare. Anton Galeazzo commette  al  Francia il Presepio pel coro della Misericordia; il Costa è
gli scompartimenti più prossimi all’altare, sono assegnati  al  pennello del Francia, a quello del Costa i due seguenti.
gentildonna spagnola vestita con un'eleganza corrispondente  al  suo rango sociale; evidentemente vuole alludere, con una
evidentemente vuole alludere, con una metafora sociale,  al  rango privilegiato dei santi nella gerarchia dei valori
dei santi nella gerarchia dei valori spirituali e, insieme,  al  valore spirituale dell’aristocrazia mondana. L'abito
uno sbalzo per riportarci  al  '400 andaluso dalle decorazioni del soffitto dell'Alhambra
del soffitto dell'Alhambra che il Mayer contrariamente  al  Bertaux vuol troppo isolare dai maestri sivigliani
Sartorio. Modena, Museo Civico. Uno dei revisori pensava  al  Ghezzi, un altro al Maggiotto; a me ricordava stranieri
Museo Civico. Uno dei revisori pensava al Ghezzi, un altro  al  Maggiotto; a me ricordava stranieri come lo Zoffany. In
mentre si tratta delle tele di S. Maria della Neve ora  al  Museo del Castello, e che il Nicodemi studia in altra parte
in altra parte del suo lavoro, rifiutandole, giustamente,  al  Crespi.
riferimento  al  classicismo greco permea in generale gran parte della
parte della ritrattistica del II secolo d.C., grazie anche  al  gusto dell’imperatore Adriano; questo si può vedere nei
maestro quasi si perde; una interessante Presentazione  al  tempio riconosciuta dal Glück per opera di Giovanni Scorel,
del '700 che il Pollak avvicina con qualche esitazione  al  Giordano o al Solimena, e con ragione dacché si tratta
che il Pollak avvicina con qualche esitazione al Giordano o  al  Solimena, e con ragione dacché si tratta immancabilmente di
schiera il Sacchi fattosi parte per se stesso, ma qui non  al  suo meglio in una Fuga in Egitto che potrà forse revocarsi
di solito. Non vidi una mezza figura di religioso ascritta  al  Cortona, né l’altra di un Imperatore Romano riferita al
al Cortona, né l’altra di un Imperatore Romano riferita  al  Feti. Del Brandi Giacinto parvemi ravvisare un busto di
un busto di santo altra volta creduto del Lanfranco che  al  Brandi per altro fu Guida; e qui cadrà anche il nome del
che quello del Risorgimento, rimontando tutt’al più sino  al  Bramantesco e scendendo tutt’al più sino al Berninesco;
più sino al Bramantesco e scendendo tutt’al più sino  al  Berninesco; seconda, di potere adoperare assai facilmente e
a proposito delle controverse attribuzioni  al  Preda, al De Conti, al Boltraffio, il M.-V. ha il merito di
a proposito delle controverse attribuzioni al Preda,  al  De Conti, al Boltraffio, il M.-V. ha il merito di
delle controverse attribuzioni al Preda, al De Conti,  al  Boltraffio, il M.-V. ha il merito di abbandonarsi di peso -
preoccupazione teoretica - giova ricordare  al  proposito che il Petraccone frequentò la conversazione del
alla trattazione speciale un esordio generico relativo  al  metodo della critica d'arte, così come gli pareva dovesse
 al  catalogo della mostra «Elf Italiener Heute», Dortmund 1971.
NELL'ORTO: Il tema cominciò ad essere rappresentato intorno  al  V secolo, come possiamo vedere nel mosaico della Chiesa di
Nuovo, a Ravenna (figura 28). Qui il Cristo è raffigurato  al  centro, in piedi, mentre gli apostoli, più in basso,
passiamo  al  Polittico di Messina, del 1473 [figura 40].
creatrice dell’uomo, finito l’uomo continua l’infinito.  Al  grafito paleolitico, al Giudizio di Michelangelo, allo
finito l’uomo continua l’infinito. Al grafito paleolitico,  al  Giudizio di Michelangelo, allo sviluppo luminoso nello
L’Assemblea crede che si debba resistere  al  nemico?
Un ritratto che ha una sua propria esistenza e che vive  al  di fuori di me. Appena si spengono i riflettori. Chi lo
Appena si spengono i riflettori. Chi lo osserva lo paragona  al  proprio fino a modificarsi, e sdoppiarsi...
 Al  Balzico toccò una rara fortuna. Ebbe a modello per il suo
serbò la sua eleganza cavalleresca, e lasciava trasparire  al  di fuori con ischiettissima semplicità un non so che di
di artista e insieme di diplomatico e di militare. Ma  al  Borro invece era dato per modello un uomo, che al di fuori
Ma al Borro invece era dato per modello un uomo, che  al  di fuori non mostrava niente di notevole: un poco tozzo e
uniformità del vestito l’occhio di chi guarda la figura  al  di dietro; e il Borro ve l’ha messa, ma sotto all’ampio
pastrano, che, sbottonato, la lascia vedere intorno  al  soprabito solamente sul petto. Forse è sembrato al Borro
intorno al soprabito solamente sul petto. Forse è sembrato  al  Borro che il porre la fascia troppo in evidenza scemasse
della realtà sulla lastra, dall’integrazione sonora  al  colore, al cinema stereoscopico e al cinerama.
realtà sulla lastra, dall’integrazione sonora al colore,  al  cinema stereoscopico e al cinerama.
sonora al colore, al cinema stereoscopico e  al  cinerama.
un solo bel quadro impressionista: ci si proclama convitati  al  banchetto della classicità, senza aver smaltito neppure
neppure l'antipasto dell'agape romantica? si trascorre  al  secondo Faust senza aver mai scritto riga del primo?
della Francesca, anche lui ha parecchie cose  al  Museo Campana.
 al  binomio, inteso secondo la nostra materiale definizione:
compare un fiore, oppure dei fiori in un vaso; ciò è dovuto  al  fatto che molte autorevoli figure religiose dettero risalto
fatto che molte autorevoli figure religiose dettero risalto  al  fatto che l’evento ebbe luogo in primavera. In seguito i
Emanuele II; ma è l’urbanistica dell’Alfieri che la innesta  al  centro politico e la mette in valore. Sarà questa, com’è
la grande direttrice dello sviluppo urbanistico di Torino  al  tempo dell’amministrazione francese e, subito dopo, della
bastioni in rovina, si porterà la città ad affacciarsi  al  fiume e, ben presto, a varcarlo verso l’imminente collina.
della Vergine, riferita alla sua incredulità riguardo  al  fatto che la Vergine era stata assunta in cielo con tutto
cielo con tutto il corpo; la lancia e il pugnale, riferiti  al  suo martirio.
non era avanguardia, perché chiaramente rivolto  al  passato, al primo astrattismo, e non al futuro, e quindi
non era avanguardia, perché chiaramente rivolto al passato,  al  primo astrattismo, e non al futuro, e quindi segnava il
chiaramente rivolto al passato, al primo astrattismo, e non  al  futuro, e quindi segnava il passo, il movimento che è
non è stato avanguardia proprio perché, se non si rifaceva  al  passato, insisteva sull’hic et nunc e solo nell’hic et nunc
bene, ove se ne tolgano La grazia  al  condannato (620) che non si riuscì a trapassare al Fetti
grazia al condannato (620) che non si riuscì a trapassare  al  Fetti (v., [figura 239], contentandosi di un «attribuito»
239], contentandosi di un «attribuito» per non dispiacere  al  Hermanin che l'aveva da poco acquistato; i Musicanti (624)
Civico [figura 238]. Tendevo ad accettare l'attribuzione  al  tempo giovanile dell'artista; ma già notavo rapporti con il
il Ritratto della Coll. Podio esposto come Luca Giordano  al  n. 485 [che oggi mi pare chiaramente della stessa mano: del