Dopo queste premesse si può scendere con più speditezza ai precetti metodici.
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1. Il dominio delle scienze sociali e di quella economica in ispecie, si aggira intorno ai rapporti di colleganza fra l'uomo,la società e il mondo
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il concetto generalissimo di un ordine,che deve esistere anche nella attività economica dei popoli, per una necessità razionale, conforme ai disegni
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3. Questa duplice visione opposta, altra esclusiva altra integrale dei metodi in genere, rifluì sul cammino del sapere fino ai giorni nostri, con due
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2. Questa dottrina scientifico-metodologica, la quale restringeva il vero ai fatti sensibili,e che i fatti e veri trascendenti (ossia soprasensibili
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come normalmente si origini e si dispieghi l'attività dei popoli nell'effettuare il benessere materiale, servente ai fini superiori dell'incivilimento.
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Il cristianesimo così, insieme ai germi potenti di una rinascente civiltà, aveva collocato sui veri suoi cardini la stessa scienza della costituzione
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e leggi romano-bizantine (specie da Costantino in poi) e delle consuetudini germaniche ai nuovi concetti del dovere cristiano,in ordine alla dignità
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materiale ai fini essenzialmente morali e spirituali della civiltà.
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al bene essenzialmente morale, coordinato a quello supremo ultramondano, in cui è perfezione e felicità, nonché ai beni subordinati che lo preparano ed
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delle dottrine affini; e assume il nome di sistema industriale (di A. Smith nel 1776), protraendosi con varie scuole fino ai dì nostri, attraverso
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spirito di universalizzazione astratta dalle leggi sociali attinto ai fisiocrati, sebbene contemperato colle tradizioni positive della patria di
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dell'umano consorzio è inerente alla società e non punto ai singoli individui; — che tutto nell'ordine del vero come del fatto è necessariamente mutevole
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Osservazioni critiche. ‒ 1. Il sistema dell'economia sociologica nelle tre sue fasi successive, avuto riguardo ai suoi intendimenti finali (come
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2. Ma pari ai meriti sono i difetti, ed hanno radice nel falso concetto di legge morale,a cui è soggetta la vita economica, e quindi nell'erronea
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Per differente via, quella della psicologia empirica non tanto individuale quanto sociale,intorno ai sentimenti morali superiori delle nazioni
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Tutte convengono che l'ordine sociale e quello stesso economico devono conferire ai fini essenzialmente spirituali della civiltà e coordinarsi alla
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legge morale domina tutta la attività umana, rivolta sia ai fini superiori essenzialmente etici della esistenza, sia ai fini inferiori anco materiali
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ultimo nel disordine del costume non solo la scarsa operosità economica, ma le immense ricchezze usurpate ai popoli dell'universo.
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della legge etica cristiana. Grande lezione agli economisti e ai popoli.
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di provvedimenti idraulici, lasciando ai privati di difendere la fronte dei propri terreni, ciascuno da sé?
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consorzio, così ai rapporti individuali privati, come ai rapporti sociali-collettivi distinti dallo Stato, non meno che ai rapporti politici fra i
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immediata osservazione, di mezzo ai quali si genera e svolge la ricchezza individuale e sociale, cioè l'uomo,il cosmo (il mondo fisico) e la società (il
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2. Ciò premesso per l'economista: utilità è l'attitudine delle cose materiali a servire ai fini umani e quindi a soddisfare ai bisogni
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la ricchezza ha carattere di mezzo utile ai fini e quindi alle soddisfazioni umane, e in quanto è un mezzo essa partecipa (come dicemmo) alla natura
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ordine all'attività ed ai fini di tutti e quindi come mezzi utili all'universale. Così l'oggetto che può essere utile a chi sente un bisogno
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correlazione fra loro; e precisamente di una stima — fra l'utilità delle cose in relazione ai bisogni e quindi alle soddisfazioni umane da un canto, — e
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beni serventi ai bisogni; o altrimenti dalla progressiva diminuzione relativa dei sacrifizi medesimi che lascia un margine di godimenti sempre
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La sociologia considera la genesi e la funzione dei bisogni nella civiltà: nella quale — ai bisogni individuali, che mirano al bene personale-privato
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riesce a soddisfare ai propri bisogni. Esse sono fisiche e psichiche, fra loro intrecciate e proporzionate a tutti i bisogni stessi; e in esse le facoltà
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scienze sociali, cioè la società cooperante ai propri fini complessivi. Però fra le molteplici forme di attività che la società stessa dispiega ai suoi fini
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, servendo ai fini immediati di quello, non nuoccia ma piuttosto avvantaggi la ricchezza nazionale (ordinamenti finanziari).
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L'economia pertanto è scienza in tutta la sua ampiezza, e la denominazione di teoretica (pura) e pratica (applicata) non accenna che ai due uffici di
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È scienza edonistica.Infine essa appartiene alla categoria delle scienze edonistiche o dell'utile,che versano intorno ai mezzi confacenti a
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gerarchicamente coordinate ad unità; e ciò attribuisce ai canoni della economia privata una forma più complessa, trasformandola in dottrina sociale per
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la legittimità delle leggi economiche, le quali tanto più restano giustificate, quanto più perfettamente convergono ai fini doverosi ed obbligatori
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esigenze della vita pratica. Cessa invero ogni ricerca razionale dell'utile, quando i beni materiali tornano nocivi ai fini superiori da conseguirsi
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2. Le scienze sociali positive studiano la società umana nella sua costituzione di fatto, e nei suoi procedimenti corrispondenti ai fini razionali di
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d'Europa, divenne ai dì nostri un pegno del possibile avvento al governo delle più elette classi lavoratrici.
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Basti ciò a rilevare il freno che derivava (almeno per principio) al potere regio anche dinanzi alla ricchezza ed ai diritti economici privati; per
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più poderosa, lo sforzo prolungato e tenace (fra la comune stanchezza) da parte delle monarchie, dai Tudor in Inghilterra ai principi tedeschi, fino
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di Diocleziano di uno stato di semi-schiavitù imposto anche ai lavoratori liberi, estesissimo e perdurante per secoli, che consisteva nell'adibire gli
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forze isolate; e quindi rimane preferibile e legittima la proprietà collettiva, in ordine ai fini umano- sociali. Ma quando siasi maturata la virilità
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Non più con teologie esoteriche o chiuse ma col suo Vangelo aperto ad ogni nazione e ad ogni classe, predicato ai poveri prima che ai ricchi
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gli umili; — intimare castighi e guai a quanti sono in delizie; e vendetta in cielo a chi defrauda la mercede dell'operaio; maledizione eterna ai
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alla moglie, ai figli, alla loro attività e guadagni, oltre che ai servi. «Dovunque trovasi sviluppata (dice Summer Maine) la patria potestà, sorge ad
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rurale che risale ai greci di Omero ed ai romani di Cincinnato; nella quale, a rassodare e perpetuare la numerosa famiglia, si aggiunge alla stabilità
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abitabile per i singoli si fa angusto e dispendioso; ed ivi più famiglie unite sono impossibili o vivono accumulate in modo incivile. Soltanto ai
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La famiglia patriarcale fu la depositaria e la trasmettitrice (insieme ai libri sacri ed alle classi ieratiche) delle tradizioni religiose, etiche
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Per l'autorità complessa e venerata del patriarca la famiglia divenne la palestra o il gimnasium ove l'umanità si esercitò ai principi di ordine
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