Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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corrispondono, come si scorge facilmente,  agli  equinozii.
inservibili. Di più si può facilmente togliere un prisma  agli  angolari e diminuirne la dispersione il che non può farsi
il che non può farsi con i diretti, e così adattarli  agli  oggetti i più deboli.
culmina allo zenit degli abitanti del tropico del Cancro;  agli  equinozii passa allo zenit chi si trova sull'equatore.
all'anello, di cui ho fatto cenno precedentemente, o meglio  agli  anelli che sono la più bella particolarità la quale
qualunque delle due posizioni della Terra che corrispondono  agli  equinozii.
un'opera astronomica capitalissima, e tramanderebbero  agli  astronomi dell'avvenire, senza errori ed omissioni
loro relative, le posizioni cioè che gli uni hanno rispetto  agli  altri.
e sono perfino un simbolo dei più enfatici che applicasi  agli  oggetti non aventi computo che li definisca. E ciò è vero.
se ne possono numerare distintamente, e parve già miracolo  agli  antichi quello d’Ipparco di averne fatto un catalogo di
anche asiatiche (India, Cina) e americane, dai Maja  agli  Atzechi, si identifica in buona parte con la storia degli
l’illuminazione dei fili, ma allora diviene sfumata  agli  orli, e tradisce la sua globosità: con fortissimo
con fortissimo ingrandimento 1000 apparisce lacera  agli  orli.
visibili  agli  abitanti della Terra le configurazioni stellari sparse
 agli  astronomi in genere poco interessi questa materia, perchè
punte dei toppi la stringono in due punti opposti che sono  agli  estremi di un suo diametro; questi punti voi non li vedete
di sorta. Solo osservazioni lunghe e rigorose permetteranno  agli  astronomi avvenire di scrivere intorno ad esso uno dei
il corpo del satellite non potendo in tal caso nascondere  agli  occhi nostri l'ombra che esso getta dietro di sè, noi
Urano è il settimo dei nostri grandi pianeti, e fu  agli  antichi ignoto. All'occhio nudo esso appare come una stella
itinerario scientifico era compiuto, il testimone passava  agli  eredi: il figlio Jacques, il nipote Maraldi, il nipote
identici, per quel che riguarda idrogeno e il carbonio,  agli  spettri delle nebulose.
sembra uniforme, ma con la luce nel campo si scopre sfumata  agli  orli, e ciò la rende di misura difficile: essa ha due
lavoro delle sue mani, e fatti con quell’amore che è ignoto  agli  artisti puri di oggidì; esso fu il primo ed il più
per la minore 245° 6 da una sola. La coda secondaria è  agli  ultimi limiti del visibile. Al contrario la coda maggiore è
che il moto delle stelle intorno alla Terra è evidente  agli  occhi di chiunque, come pure lo stato di quiete della Terra
pure lo stato di quiete della Terra stessa. Io ribatto che  agli  occhi dei lunari risultano invece evidenti la rotazione
e numero l’intera orbita sua, non resta per il momento  agli  astronomi che vegliare attentamente al suo ritorno di ogni
gli valse la mitigazione della pena. Finì  agli  arresti domiciliari prima all’ambasciata di Toscana a Roma,
era originata in Cina, e fu da essi sformata per adattarla  agli  usi astrologici.
così piccolo che ogni misura diretta riuscì impossibile  agli  antichi, ed è molto difficile e poco sicura pei moderni,
oltre una lunghezza di mezzo grado. Il 6 di agosto essa era  agli  ultimi limiti della visibilità.
favore le notti di osservazione a Monte Palomar sottraendo  agli  oppositori i telescopi più potenti.
Si vede allora lo strato nevoso sfaldarsi successivamente  agli  orli; buchi neri e larghe fessure formarsi nel suo interno;
ma Tycho compilò una tabella di correzioni per rimediare  agli  errori sistematici.
e quelli che poterono risolversi furono detti gruppi,  agli  irresolubili si restrinse il nome di Nebulose. Di queste vi
della stella osservata in epoche diverse e in parte dovute  agli  strumenti, perchè gli spettroscopi con prismi a visione
fatica si prolungò per una decina di anni perché, oltre  agli  ostacoli tecnici, scalare montagne ed erigere torri di
affermare il moto di traslazione del Sole attraverso  agli  spazi cosmici, ma che l'ultima parola non può ancora
il suo momento più felice: “Improvvisamente mi balzò  agli  occhi un oggetto di quindicesima magnitudine. Eccolo, mi
non solo non può permettersi un servitore ma per mantenersi  agli  studi deve egli stesso fare da assistente a un compagno di
donna attraente e interessata alla scienza oltre che  agli  scienziati. Per trent’anni la donna lo aiutò nei calcoli
relative che partendo da quelle di prima grandezza va fino  agli  ordini più minuti. Questa scala è nel quadro che più sotto
buona parte delle ceneri va dispersa nello spazio, e oltre  agli  elementi con peso atomico inferiore a quello del ferro ne
angolari come quelli di chimica, adattandone le dimensioni  agli  oculari. Noi abbiamo usato di ambedue i sistemi senza
le sue dimensioni e la sua posizione nello spazio. Quanto  agli  elementi meccanici, essi sono il tempo periodico e quello
attraverso il colore prevalente delle stelle, aveva fornito  agli  astronomi anche un termometro cosmico. Le stelle rosse
fu un inglese, il celebre Halley, che insegnò  agli  astronomi la vera maniera di servirsi di questo pianeta per
nel 1979. Horia Roman Patapievici, fisico pentito passato  agli  studi umanistici e direttore dell’Istituto di Cultura
incastonati in sfere cristalline invisibili corrispondenti  agli  epicicli e ai loro deferenti, con in mezzo l’etere,
punto M della figura), nei quali il Sole si leva e tramonta  agli  equinozii.
di questo grande sistema non sarà sicuramente mai concesso  agli  abitatori di questo piccolo pianeta.
diventa cieco e trascorre i suoi ultimi anni dettando  agli  assistenti l’Astronomie populaire, un’opera di divulgazione
le misure vengono riferite a questa unità legale depositata  agli  archivi di Francia. Essa però non riuscì ad essere
la stella storica che annunziava col suo sorgere eliaco  agli  Egizii lo straripare del Nilo, fu da Tolomeo annoverata fra
dubbio alcuno. La scoperta di questi oggetti è tutta dovuta  agli  astronomi moderni, e gli antichi non ci hanno lasciato che

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