Nello zodiaco della frase si affollano animali sfuggiti al recinto della zoologia fantastica. L'infinito abita la lingua, l'assilla con la sua infigurabile passione del vuoto. Nel silenzio, che è armatura della parola, la poesia sente talvolta il ronzio insistente e perduto della radiazione cosmica. Con questo spasimo la lingua cammina nella pianura del giorno.