(il Re furente afferra la spada del Comandante delle Guardie, che gli sta presso)
(il Re furente afferra la spada del Comandante delle Guardie, che gli sta presso)
(il Re furente afferra la spada del Comandante delle Guardie, che gli sta presso)
. – Qui, vedendosi perduta, con un movimento di disperazione afferra il battente e bussa.)
. – Fedora lo afferra vivamente, e ne rompe i legacci: poi si lascia cader sulla seggiola.)
Rance afferra per la briglia il cavallo e lo ferma. Sonora scende da cavallo)
Ashby balza in piedi di scatto, scioglie il cavallo, lo afferra alla briglia, si fa in mezzo allo spiazzo, nel fondo, verso il sentiero; anche Rance e Nick si alzano)
(Laura s’avvicina alla Cieca e prende il rosario, la Cieca stende le mani come per benedirla, Laura fa per inginocchiarsi, Alvise vede e afferra il braccio di Laura, sforzandola a rialzarsi)
Gioconda va per soccorrere la madre, ma vedendo Enzo trascinato dalle guardie rimane per un momento sospesa in una terribile perplessità; intanto Barnaba afferra per mano la Cieca, e giovandosi del tumulto, senz’essere visto spinge la vecchia dietro la porta segreta).
(Laura s’avvicina alla Cieca e prende il rosario, la Cieca stende le mani come per benedirla, Laura fa per inginocchiarsi, Alvise vede e afferra il braccio di Laura, sforzandola a rialzarsi).
Barnaba afferra per la mano la Cieca e, giovandosi della confusione, la spinge entro una porta segreta. Alvise resta immobile presso la cella funeraria, additando il cadavere di Laura. Gli invitati si atteggiano ad espressioni di raccapriccio, di sdegno e di pietà. – Quadro. – Cala la tela).
(Laura s’avvicina alla Cieca e prende il rosario, la Cieca stende le mani come per benedirla, Laura fa per inginocchiarsi, Alvise vede e afferra il braccio di Laura, sforzandola a rialzarsi).
Barnaba afferra per la mano la Cieca e, giovandosi della confusione, la spinge entro una porta segreta. Alvise resta immobile presso la cella funeraria, additando il cadavere di Laura. Gli invitati si atteggiano ad espressioni di raccapriccio, di sdegno e di pietà. – Quadro. – Cala la tela).
Poi afferra il coltello, chiude la porta di sinistra e collo sguardo sempre fisso sul figlio, va dietro il paravento. Si ode cadere a terra il coltello, mentre il gran velo bianco sparisce come tirato da una mano invisibile. Butterfly scivola a terra, mezza fuori del paravento: il velo le circonda il collo. Con un debole sorriso saluta colla mano il bambino e si trascina presso di lui, avendo ancora forza sufficiente per abbracciarlo, poi gli cade vicino. In questo momento si ode fuori, a destra, la voce affannosa di Pinkerton che chiama ripetutamente:
Poi afferra il coltello e, collo sguardo sempre fisso sul bambino, va dietro il paravento. Si ode cadere a terra il coltello, mentre il gran velo bianco sparisce dietro il paravento. Butterfly scivola a terra, mezza fuori del paravento: il velo le circonda il collo. Con un debole sorriso saluta colla mano il bambino e si trascina presso di lui, avendo ancora forza sufficiente per abbracciarlo, poi gli cade vicino. In questo momento si ode fuori, a destra, la voce affannosa di Pinkerton che chiama ripetutamente:
Poi afferra il coltello, chiude la porta di sinistra e collo sguardo sempre fisso sul figlio, va dietro il paravento. Si ode cadere a terra il coltello, mentre il gran velo bianco sparisce come tirato da una mano invisibile. Butterfly scivola a terra, mezza fuori del paravento: il velo le circonda il collo. Con un debole sorriso saluta colla mano il bambino e si trascina presso di lui, avendo ancora forza sufficiente per abbracciarlo, poi gli cade vicino. In questo momento si ode fuori, a destra, la voce affannosa di Pinkerton che chiama ripetutamente:
(Jago afferra violentemente il braccio di Emilia)