preoccupazione manifestata fra l’altro nel 1907, quando «L’Alto Adige» consigliava di tenere le polveri asciutte, perché non toccasse la disgrazia che penetrasse
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contro l’avanzata di opposti concetti. Così sonava il testo ufficiale dell’Alto Adige. Ma sappiamo che il dr. Bertolini in realtà disse su per giù
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collaboratori, è firmato dal conte Manci, e firmato dal dr. Stefenelli Giuseppe, direttore dell’Alto Adige, il quale volle questa volta lo scioglimento e
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raccolta dei giornali e vedere come stampavano, quando non erano ancora in vista le prossime elezioni? Troviamo, per esempio, l’Alto Adige che nell’epoca
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marciano a braccetto contro di noi? Ce la prenderemo forse col dr. Bertolini, capo di quella Lega democratica che secondo la frase dell’Alto Adige, non
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capolinea. Credo anzi — dice a questo punto l’oratore — che la razza fiemmese s’imporrà al miscuglio italotedesco dei paesi dell’Alto Adige e che del resto
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Oss-Mazzurana sia col baron Sternbach per la Egna Predazzo. Al primo allarme dell’Alto Adige, noi avvertimmo allora che il comitato era composto in
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nel recente comizio i patti gebardini del 1110, perché essi sono una prova delle antichissime relazioni fra Fiemme e l’alto Adige. Allora Fiemme si
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condivide tali timori, e basti fra tutti il direttore dell’«archivio per l’Alto Adige», non sospetto certo di tedescofilia o di clericalismo, il quale
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considerazione oggettiva era stato per lo meno un errore grave di tattica quello d’inviare in regioni come il Trentino e l’Alto Adige persona della fama e del
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, ma accennare ad alcuni punti, su cui potrà essere meno pronunciato il dissenso. Non intende occuparsi ex professo della questione dell’Alto Adige né
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, che ci dà diritto di deplorare il contegno di certa stampa. Certo che noi non potremo mai permettere che agl’italiani dell’Alto Adige venga
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città della provincia si assegnassero otto mandati e ai 673.362 abitanti dei comuni rurali, soltanto 13 mandati, dall’altro l’Alto Adige, aderendo a
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la maggioranza degli amici hanno sempre ritenuto come inevitabile che all’Alto Adige venga concessa una forma di amministrazione separata, ma hanno
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società dei pubblici funzionari, inoltre due rappresentanti delle minoranze italiche dell’Alto Adige. La commissione è così composta di 55 persone
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programma teorico alla «città degli uccelli» di Aristofane. (Vedi gli articoli di un vecchio liberale nell’Alto Adige 1898). Perché allora conservate la
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incontrollati il loro giacobinismo alla Camera com’è accaduto altra volta. Però, a lungo andare, la botte lascia trapelare di quel vino che ha. L’Alto Adige
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bonifica della Val d’Adige, bonifica che ha un alto valore sociale e politico e che sarà una delle mete che la nostra deputazione si proporrà di
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presentazione della interpellanza da parte dei conservatori, perché non aveva levata la voce contro simili attacchi? In protesta l’«Alto Adige» annunziava la
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Accademia della crusca
