Nella notte del 31 accennò anche ad un attacco efficace contro le nostre posizioni sulle pendici del Rombon, limitandosi però a dirigere su di esse
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Una nostra batteria riuscì con tiri aggiustati ad incendiare le armature che il nemico stava erigendo per riparare le cupole del forte di Doss di
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Un nostro velivolo bombardò ieri mattina la stazione ferroviaria di Klause, ad est di Santa Lucia, colpendola ripetutamente e danneggiando anche il
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Nel settore di Tolmino un nostro reparto era riuscito con attacco di viva forza ad impadronirsi d’un tratto di trinceramenti nemici sulla collina di
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Nella conca di Plezzo, la sera del 10, truppe nemiche col favore delle tenebre tentarono un improvviso attacco contro le nostre posizioni ad oriente
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L’esame chimico delle bombe ad alto esplosivo che da qualche giorno l’avversario lancia contro i nostri approcci sul Carso, ha rilevato la presenza
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fanterie, con l’assiduo ed efficace appoggio delle artiglierie, riuscirono ad avvicinare le fortissime linee nemiche protette da profondi ordini di
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È segnalata la slealtà di truppe nemiche, che simulando la resa, riuscirono a trarre in agguato un nostro piccolo reparto e ad infliggergli forti
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nostri erano riusciti ad isolarla.
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Lungo la fronte dell’Isonzo ieri durante un violento temporale, il nemico tentò un attacco contro le nostre posizioni ad est di Gorizia e a nord di
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L’attività del nemico si limitò nella giornata di ieri ad alcune azioni delle artiglierie cui risposero energicamente le nostre.
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di Fiemme), nella zona ad est di Gorizia e sul Carso.
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In Vallarsa e nell’Alto Posina continuano nostre parziali azioni aggressive. La sera dell’11 respingemmo attacchi nemici ad est di Griso e nella
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Con ardite scalate nostri nuclei riuscirono ad impadronirsi di importanti posizioni nella valletta di Zara (torrente Posina) e sul Lagazuoi (Vallone
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Furono osservati vasti incendi. Fatti segno al fuoco di artiglierie antiaeree e ad assalti di idrovolanti nemici, i nostri velivoli ritornarono tutti
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Alla testata del Rio Felizon (Boite) il nemico attaccò in forze un nostro posto avanzato su Punta del Forame, obbligandolo ad arretrare di un
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Sul Carso le nostre fanterie proseguirono gli attacchi contro le linee nemiche ad oriente del Vallone.
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Sulla fronte Giulia intensa azione delle artiglierie nella zona di Plava e ad est di Gorizia.
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Sulla fronte Giulia intense ed efficaci azioni delle nostre artiglierie e bombarde contro le linee nemiche ad est di Gorizia sul Carso.
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Nella giornata le truppe attesero a rafforzare e ad ampliare le linee raggiunte. Lungo tutta la fronte dal Vippacco al mare continuò vivo il duello
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Nella zona collinosa ad est di Gorizia con improvviso sbalzo un nostro reparto occupò una nuova posizione nei pressi di Santa Caterina.
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Su tutta la fronte azioni prevalentemente di artiglieria, più intense ad est di Gorizia e sull’altipiano Carsico.
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Nel Vallone Brestovizza, dopo asprissima lotta, riuscimmo ieri ad avanzare ancora verso oriente, strappando al nemico alcune «doline».
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Nella Valle di Bazza (Tolmino) ad oriente del Vallone di Chiapovano, nella regione di Voiscizza e sui rovesci dell’Hermada, batterie e truppe nemiche
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In Val di Concei, ad occidente del Garda, puntate nemiche contro due nostri posti avanzati, vennero respinte.
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Ammassamenti nemici nella zona di Ravnica (ad oriente del San Gabriele) furono battuti con circa due tonnellate e mezza di bombe da due nostre
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regione di Kal e ad occidente di Volnik, non raggiunsero alcun risultato.
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Due apparecchi nemici, colpiti in duello aereo, precipitarono nei pressi di Monfalcone e ad est di Terranova.
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Nel pomeriggio del primo settembre fu abbattuto un velivolo nemico ed un altro venne costretto ad atterrare.
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Più a nord, favorito dalla nebbia, il nemico riuscì ad occupare due posti di osservazione sulla cresta Monte Mantello ‒ Punta San Matteo.
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Una poderosa squadriglia nazionale, portatasi ad oriente della Livenza, bombardò, con visibili risultati un campo d’aviazione nemico. Numerosi
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Ad occidente di Mori ardite pattuglie, superati parecchi ordini di reticolati, sopraffecero un posto avanzato nemico, riportando 12 prigionieri, armi
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Riparti che tentavano avvicinarsi alle nostre posizioni ad oriente del Lago di Ledro e a nord dell’Altissimo, vennero prontamente annientati e
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Macedonia: Riparti avversari, che con largo appoggio di artiglierie tentavano irrompere nelle nostre posizioni ad Oriente di Quota 1050, vennero
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Tre Velivoli nemici vennero abbattuti ed un quarto costretto ad atterrare.
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Ad oriente del Garda in Vallarsa, nella zona di Col Caprile e dell’Asolone, e nella regione del Montello, neutralizzammo con vigorosa reazione delle
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Nella regione del Monte Grappa, la notte sul 18, l’avversario tentò attacchi preparati da violento tiro d’artiglieria contro le nostre posizioni ad
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Due Velivoli nemici vennero abbattuti, 3 altri costretti ad atterrare privi di controllo.
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Albania: Ad ovest di Fjeri e nella Valle della Janica scontri di pattuglie con la cattura di qualche prigioniero.
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Tentativi di riparti di assalto avversari fallirono dinanzi alle nostre linee a sud di Mori, a Monte Corno (Vallarsa) a nord del Grappa e ad oriente
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22 ad incalzare con grande slancio il nemico in ritirata.
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Macedonia: Nella giornata del 23 le nostre truppe, continuando ad avanzare in stretto collegamento con le forze alleate, hanno vigorosamente
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A nord di Quota 703 di Dosso Alto respingemmo un riparto nemico che tentava avvicinarsi ad un nostro posto avanzato.
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Numerosi voli di crociera, di ricognizione e di bombardamento: tre velivoli avversari furono costretti ad atterrare nelle loro linee.
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Macedonia: Le nostre truppe continuano ad inseguire il nemico che si ritira nella direzione di Uskub lungo la strada di Tetovo (Kalkandelen).
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I giocatori si pongono ciascuno ad uno spigolo di muro, o ad un cantone o altro. Quello cui è andata la conta si pianta nel mezzo. I giocatori di
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Passamano è uno scherzo che si fa ad alcuno per trafugargli momentaneamente un oggetto, passandolo ad altra persona, la quale, a sua volta, lo passa
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ad un asse trasversale, o ad un bastone sul quale si siede una o più persone; e mentre quello seduto oscilla, un altro spinge la canoffièna
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Scherzo che si fa ad altri prendendogli il mento fra il pollice e il medio, e premendogli intanto le labbra con l’indice.
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Lacero, con il sacco sulle spalle, si fermava ad ogni tratto di strada, poneva la mano all’orecchio, e con voce gutturale, gridava: — Aèoo! Grida che
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