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pure una sola Luna, o almeno fino ad oggi non si riusci a vederne intorno ad esso più che una.
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125. Mercurio, il pianeta più vicino al Sole, gira intorno ad esso ad una distanza media di circa 58 milioni di chilometri. Il suo anno è meno che un
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I diversi gradi di visibilità per i quali le macchie in questione passano incessantemente non si sanno attribuire ad altra causa più ovvia che ad una
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già dissi, difficili ad osservarsi, e non meno difficili ad essere ben studiate. Ne segue che altrettanto difficile diventa, per momento almeno
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definite. Sull'emisfero boreale predominano le macchie lucenti (continenti), e, attraverso ad esse, striscie
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Gli elementi dell'orbita di Eros accennano ad un astro il quale si muove nello spazio a grande distanza dallo sciame dei piccoli pianeti, e il quale
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parallelamente ad esso tutto il pianeta Più oltre verso nord e verso sud, su ciascuno degli emisferi, altre e molte striscie si osservano
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Esso si aggira attorno al Sole ad una distanza da esso grandissima, ed in media uguale a 2851 milioni di chilometri; a percorrere la sua vasta orbita
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Sono fra gli oggetti del cielo più difficili ad essere veduti; furono denominati, Ariel, Umbriel, Titania, Oberon.
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Le dimensioni di molte comete sono veramente enormi; in compenso le densità delle loro masse sono relativamente piccolissime; la cometa di Donati ad
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Le più grandi comete osservate mostrarono ad una ad una, apparenze speciali, pur tutte avendo una fisionomia stessa, quasi di famiglia; le une
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Nel secolo presente già ebbimo due comete notevoli: la prima del 1910 scoperta in gennaio nell'emisfero australe, e vista ad. occhio nudo anche
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, finchè, dopo aver persistito per alcuni giorni od anche per alcune settimane, scompaiono, cedendo il posto ad altre macchie e ad altre facole che van
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ad es. dei pianeti Giove, Terra, Venere, bastano ad eccitare i fenomeni grandiosi della sua superficie.
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210. Le stelle visibili ad occhio nudo soglionsi classificare in sei ordini di grandezza; le stelle di prima grandezza sono circa 20, e sono anche le
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Ad esempio Sirio, la stella più brillante della costellazione del Cane maggiore, la stella storica che annunziava col suo sorgere eliaco agli Egizii
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descritto abbiamo inconscii in verso opposto, da occidente ad oriente.
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I corpi semplici ad altissime temperature danno uno spettro a righe strette, distinte, sottili; se ad altissime temperature, ed inoltre sottoposti a
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249. Un'altra specie di moto proprio stellare, assai degno di considerazione, è quello di una stella, che descrive un'orbita intorno ad un'altra
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Dessa è visibile ad occhio nudo, e la sua forma è regolarissima, quasi perfettamente ovale.
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celeste si ricorra ad una disposizione ottica tale, che porti sulla lastra fotografica un'immagine dell'astro di sufficienti dimensioni.
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267. La fotografia poco o nulla contribuì ad accrescere
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Lo splendore di Giove, ad esempio, in alcune circostanze fu stimato un terzo dello splendore generale della Luna, ed il potere attinico della sua
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Si trattava di due stelle visibili ad occhio nudo; avevano richiesto una posa lunga ed uguale a 18 minuti; si era costretti ad ammettere che per
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In breve volgere d'anni seppero vincere ad una ad una le difficoltà minori e di dettaglio che ancor restavano a superare; seppero nell'una e
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In una di queste fotografie poterono ad esempio
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Per tal modo ogni stella riesce ad essere sull'ammirabile fotografia celeste rappresentata tre volte, e a formare colle sue immagini un piccolo
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289. Ad ottenere con questo strumento e sulla lastra sensibile di esso l’immagine delle piccole stelle di quindicesima grandezza è necessaria la posa
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È questo un fatto che ha portata maggiore di quella che a prima giunta non paia. Già i cannocchiali avevano condotto ad ammettere che la porzione di
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Ad ottenere la fotografia di queste ultime, astrazion fatta dal loro grande numero, occorre la posa di
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Numerosissimi furono i piccoli pianeti nuovi ed ignoti, Eros ad esempio, per tal via rintracciati
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297. Gli spettri delle stelle, della cui importanza si trattò in diversi paragrafi del capitolo quinto, sono assai difficili ad essere studiati
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298. Il primo ad occuparsi con successo di fotografia stellare spettroscopica fu l’astronomo H. Draper americano.
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vicino ad Elettra; già allora si era riusciti ad ottenere una bellissima fotografia della nota nebulosa esistente nelle Pleiadi vicino alla stella
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Ritornando nel 1889, con procedimenti perfezionati, con lastre sensibilissime, sulle stesse Pleiadi, si riuscì con una posa di 4 ore ad ottenere una
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305. La fotografia applicata alle nebule del cielo ha permesso di ottenere intorno ad esse risultati importanti per sè medesimi e pieni di promesse
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In esse, ad esempio, la nebulosa annulare della costellazione della Lira rivela nel centro dell'anello l’esistenza di una piccola stella
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da ogni parte, sicchè quella che con linguaggio famigliare chiamiamo la vòlta del cielo assomiglia ad una grande cupola, ad una porzione di una
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32. Ricordiamo ancora un altro fatto: se osserviamo ad un'ora determinata, a mezzanotte per es., una costellazione, od anche solamente una stella
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fra il levante e il ponente; continuando ad osservarla, dopo altri tre mesi, a quella istessa ora, la vedremo invece sul lembo dell'orizzonte ad
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L'equatore EE' è inclinato a questo piano e per conseguenza ad esso piano inclinato è pure l’asse PP' di rotazione della Terra.
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La rotazione reale della Terra si fa intorno ad un asse (asse polare o terrestre), e intorno ad un asse (asse celeste) deve farsi pure la rotazione
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parallelo a sè stesso, intanto che la Terra ruota intorno ad esso asse e ad un tempo gira lungo la sua orbita intorno al Sole.
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Portiamoci ancora in M e rivolgiamo la nostra attenzione ad una nave in arrivo; accade il rovescio
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discernere ad occhio nudo certune disuguaglianze della. sua superficie.
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presentarsi, ad un osservatore terrestre, quando la Luna si trova nel suddetto punto E della sua orbita, vicino alla direzione che congiunge il Sole
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In capo ad altri tre giorni o quattro la Luna, continuando il suo giro attorno alla Terra, viene a trovarsi in F: l’osservatore O nell'istante del
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: ponetevi dinanzi ad una lampada ad una distanza di circa un passo, e tenendo con una mano sospesa ad un filo una pallottola tinta in bianco, senza
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Non ha luogo eclisse solare ad ogni novilunio, nè eclisse lunare ad ogni plenilunio, per due ragioni: la prima è che il piano dell'orbita della Luna
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Analogamente se in ogni sua opposizione la Luna non solo venisse a trovarsi colla Terra e col Sole in un medesimo piano, ma venisse ad incontrare
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