Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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In un ambiente sereno

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

Ci accontenteremo di dire che nella stessa America i prezzi della carne sono cresciuti del 32%; e l’aumento è parallelo negli stessi paesi ove non esistono dazi d’importazione, come in Inghilterra. Le cause del rincaro — La scuola classica le riferisce all’aumento della produzione aurifera e al conseguente rinvilimento del prezzo del denaro. Questa teoria si basa su due fatti storici. Nel periodo dal 1520 al 1600 si ebbe pure un grande rincaro, e fu quella un’epoca di grande produzione aurea. Il secondo fatto: l’epoca di Cavour. Essa fu celebre per il rialzo spaventoso dei prezzi dei viveri e dei prodotti. Ebbene, quell’epoca coincideva appunto con il maggiore sfruttamento delle miniere dell’Australia e della California, come il rincaro odierno coincide colla stragrande produzione delle miniere aurifere dell’Alasca. Ma sta invece il fatto che il denaro non dev’essere di tanto rinvilito: tutte le banche rialzano in fatti il tasso. La scuola rivoluzionaria vorrebbe vedere il rincaro nel protezionismo, nell’esistenza dei dazi di protezione per i prodotti del suolo o dell’industria, e si ragiona così: il venditore è indotto ad aumentare il prezzo del prodotto di quel tanto che equivale al dazio. Si deve però osservare che anche nei paesi liberisti, ove manca questo ipotetico coefficiente del rincaro, il rincaro si verifica egualmente. Altro argomento: l’aumento dei salari. Esso fa crescere il prezzo dei prodotti industriali. L’argomento è molto popolare, ma si nota però un fatto singolare: che parallelamente all’aumento dei salari si ha un forte aumento di rendibiità del capitale industriale; sicché invece d’una depressione industriale ed economica, si ha un aumento della ricchezza mobile che si vede nell’aumento delle emissioni. E questo aumento di rendibilità si verifica in tutte le industrie i cui prodotti sono rincariti: si è spesso triplicata la produzione e dividendi. La questione dei salari costituisce un circolo vizioso. Una causa ammessa da molti, una causa generale è il cambiamento della coltura del suolo da estensiva a intensiva. Fino a pochi anni fa, cioè, la produzione agraria era basata sulla coltivazione di grandi estensioni di suolo: ora invece si basa sulla coltivazione intensiva. Questo richiede maggiori spese, che si riflettono poi sul prezzo dei prodotti. Accenna in questo nesso al socialismo agrario: ed alla tassazione del plusvalore del suolo. Altra causa: il rincaro delle abitazioni e l’aumento del valore delle aree di costruzione. C’è dell’ingiustizia in questo rincaro in quanto che le case nuove, fornite di tutti i comodi, d’aria e di luce, fanno base per il prezzo dei quartieri vecchi. Ma una delle cause che dobbiamo accettare tutti è quella che si riferisce agli aumentati bisogni. Il conferenziere la rende evidente con un esempio praticissimo: «Entrate in un’osteria di montagna buttata lì alla vecchia: con poco vi sazierete. Entrate invece in un hotel, e qui dovrete spendere il doppio per sfamarvi: ma qui però avrete tutto quel comfort che corrisponde all’igiene, al progresso. Il progresso dunque è per se stesso una causa del rincaro. Altra causa è nell’essenza del sistema capitalista liberale. Esso s’ispira alla teoria della libera concorrenza. La base è errata. Non meno errato è il sistema socialista. Questo combatte, è vero, il sistema liberale; ma in nome di principii materiali. Invece la base di tutto dovrebbe essere il principio morale. E qui si riaffaccia più imponente che mai la questione sociale. Nel sistema economico si dibattono le grandi questioni morali». L’oratore fa qui un appello ai giovani per lo studio della questione sociale e per la rinascita dei nostri studi. Il conferenziere passa quindi a parlare della questione del rincaro nei rapporti del parlamento, riassumendo il dibattito e spiegando l’ultima votazione.

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