E qui cade acconcio accennare a quel tentativo di unione doganale, che nell'agosto scorso parve per un momento possibile con l'Austria. Tale unione, se concepita come una soluzione del problema austriaco, che tanto interessa l'Italia, era certo un errore; però, se prospettata come un elemento di un piano politico futuro, sarebbe di grande importanza, anche perché risolverebbe il problema di Trieste e di Fiume. Quando le condizioni monetarie lo potranno consentire, una unione economica e possibilmente doganale dell'Italia con la Jugoslavia, l'Austria, la Cecoslovacchia e l'Ungheria potrà inaugurare un regime di liberi scambi. Potrebbe soffrirne qualche industria, ma i commerci aumenterebbero, e una nuova vita si infonderebbe nel vecchio corpo della nostra economia.
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