Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

400093
Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
  • Politica
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Innanzi tutto esso, con una grande singolare inversione, trasse ad essere misura d'un dritto più liberale ed umano quello stesso principio di egoismo che si era venuto svolgendo, come abbiamo visto, in un dritto rigidamente individualistico ed esclusivo; 1'uomo nella sua comune ed universale natura, al di fuori di tutte le contingenze della storia, è fatto misura del dritto: e in fondo all'uomo, e sopra all'uomo, e a fianco di ogni uomo, senza accezione di persone, ispiratore, sostegno e vindice, Dio. Stabilito, con l'origine comune degli uomini da un Padre comune, l'eguale ed insopprimibile dritto di ogni e ciascuna anima umana, e quindi, insieme con il dovere per questa di raggiungere gli scopi etici e spirituali della propria esistenza, il dritto fondamentale ed insopprimibile a quei mezzi di esistenza e di sviluppo senza dei quali quegli scopi divengono irraggiungibili, il principio del dritto si trovò retrocesso e spostato; e dall'occupazione e dal possesso rigidamente esclusivi, quanto alle cose, e dall'affermazione individualistica della propria persona fu fatto risalire, originariamente, al diritto universalmente umano alla vita, pel compimento dei doveri di questa; dritto il quale per ciò stesso afferma il valore dell'individuo in un principio che è insieme la consacrazione di ogni individualità, e giustifica il possesso delle cose solo in quanto esso è necessario ad una destinazione di queste che ha anche essa valore universalmente umano. Così nel nuovo principio il dritto trova insieme la sua affermazione ed il suo limite; perché ogni dritto individuale cade e svanisce appena esso includa la violazione del dritto egualmente sacro di un'altra persona umana; e il possesso delle cose, giustificato dall'uso di queste pel raggiungimento dei fini spirituati dell'esistenza, diventa ingiusto e riprovevole appena esse, o per la eccessiva accumulazione o per l'abuso, cessano di avere quella giustificazione, ed appaiono così sottratte abusivamente, al dritto di altri uomini, pei quali la ricchezza di alcuni è privazione e miseria.

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