Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi

400236
Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1907
  • Murri, La vita religiosa nel cristianesimo. Discorsi, Roma, Società Nazionale di Cultura, 1907, 1-297.
  • Politica
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Ogni certezza, vi dicono oggi i filosofi — che la vostra sicurezza intorno a ciò che del mondo o di voi stesso credete di sapere farebbe sorridere — è relativa: il vero per noi esiste, ma solo approssimativo, in una certa misura, e proporzionato sempre a quel momento della cultura e del pensiero umano nel quale appunto ci apparisce vero: relativo quindi a noi ed ai nostri stati psicologici o trasmessici dalla società o acquisiti da noi, relativo ad alcuni punti di partenza accettati senza dimostrazione ma per comodità, relativo a mille altri piccoli veri, correlativi ad esso, i quali si comunicano a vicenda la forza e la debolezza loro. Anche le matematiche, che parevano il tipo ideale della certezza, han mostrato recentemente alcuni sottili critici, son vere sì, ma posti certi assiomi accettati per opportunità e per una tal quale approssimazione, che permette di erigere su di essi delle dimostrazioni utili all'esperienza e quindi controprovate in qualche modo da questa. Ma quei punti di partenza sono supposti veri, non provati. E ponete anche superata questa crisi e stabilita alla conoscenza umana una qualche attitudine a discernere con sicurezza, nella rappresentazione del mondo sensibile, il reale in sé e l'assoluto: il campo cioè delle realtà spirituali e del divino. La critica, che la vostra indagine filosofica ha superato, torna a voi dal terreno della storia. Supponiamo che voi, avendo poco da lavorare per la vita, riusciate a farvi una filosofia. Quando il vostro sistema sarà fatto, od uno qualunque dei sistemi esistenti avrà avuto la vostra preferenza e sarà stato da voi accomodato al vostro proprio pensiero, guardate di non fidarvene molto: poiché la storia vi mostra che mille altri uomini hanno avuto la stessa certezza in sistemi tutti diversi, hanno confutato quelle che vi parevano ragioni, hanno ceduto innanzi a quelli che vi paiono sofismi. Avanti, avanti, tornate a studiare, ad esaminare, a confrontare. La verità non è certamente discesa dal cielo proprio per voi e voi portate in voi stessi, nella inconsapevole costituzione organica del vostro pensiero, le cause dell'errore che vi lusinga. Una tale filosofia, così incerta di sé, non ha certo delle difficoltà temibili da muovere contro la fede. Anche la fede, del resto, ha avuto ed ha la sua filosofia: né sarebbe difficile mostrarvi che essa riposa sui dati perenni, spontanei e tradizionali, della coscienza umana, e si rivela, luminosa e sicura di sé, a chi interroghi questa serenamente.

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