E ho potuto accertarmi che, nel rapporto letto all'istituto scientifico dal professore Zolla, molte esagerazioni erano incorse, perfino in questioni di fatto. Ad esempio il professore Zolla parlava di ottanta pacchi di erbe secche, di steli di piante; e invece dai registri risulta che questi pacchi nel 1875 e 1876 erano appena venti. Ho potuto accertare altresì che il professore Robecchi, il quale insegnò egregiamente scienze naturali a Cosenza dal 1876 al 1895, varie volte era stato in lotta aperta con l'amministrazione provinciale per reclamare degno corredo ai gabinetti scientifici dell'istituto massimo classico che abbiamo in Cosenza, e quegli amministratori erano stati sempre sordi alle richieste insistenti e premurose del professore. Di guisa che, fino al 1895, questa raccolta, del cui valore scientifico non voglio discutere così come non voglio discutere del valore scientifico del professore Vitelli, si era trascinata per venti anni di aula in aula in condizioni deplorevoli; onde io non so in quale stato il professore Zolla abbia potuto trovare il residuo dei pacchi nel 1895. Aggiungo che, dal 1895 al 1904, la cattedra di scienze naturali nell'istituto di Cosenza è stata affidata ad egregi e valorosi giovani venuti dall'Università, come il professore Berti, e poi il professore Melli.
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Accademia della crusca
