Come nella vita pubblica e negli ordinamenti politico—sociali si accentua, predomina la democrazia, la quale non è che diffusione di diritti e di doveri politici, così nella vita intellettuale s’impone sempre più la popolarizzazione, la decentralizzazione della cultura fino agli estremi punti della periferia.
Non solo il meccanismo delle classi non si semplifica, ma nello stesso proletariato si accentua una divisione di sotto-classi; non solo il dissidio non si acuisce, ma la ricchezza circola più largamente e i redditi medii e bassi aumentano; l'evidenza mostra che un miglioramento progressivo delle condizioni del proletariato può accompagnarsi ad un eguale miglioramento di altre classi e gruppi sociali, e che quindi questi e quello, in luogo di prepararsi all'urto finale, si preparano invece ad una più armonica cooperazione.
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