Il sistema di fabbrica, in virtù della unità della mente e del volere di una sola persona, che concepisce, ordina, dirige l'impresa in tutte le funzioni industriali e mercantili, immediatamente sotto i propri occhi in un punto solo, al paragone del regime di manifattura colle sue officine autonome e disperse, consente — di adottare congegni e metodi tecnici e professionali nel più alto grado razionali, rigorosi, uniformi, nei riguardi della divisione del lavoro e della suppellettile stromentale (macchine) e del coordinamento fra varie serie di operazioni (p. e. fra filatura, tessitura, tintoria); — di risparmiare spese ed avarie per le dislocazioni di materie e forze fra le officine disperse e insieme, in grazia dell'intenso controllo, di evitare frodi, dissipazione ed irregolarità nella esecuzione delle merci (grave inconveniente della manifattura) — e infine di introdurre una amministrazione commerciale semplice, esatta, sintetica, sì da commisurare meglio il costo di produzione alle eventualità dei prezzi in un commercio aleatorio per anticipazione e speculazione — tutto ciò combinato (ciò è decisivo) con una maggiore plasticità, ossia attitudine ad un più pronto adattamento della fabbrica ad ogni progresso qualitativo e quantitativo dell'impresa, tutte conseguenze queste del governo più accentrato e responsabile dell'imprenditore e delle sue iniziative.
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