Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

UNIOR

Risultati per: accentrato

Numero di risultati: 5 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale

391469
Toniolo, Giuseppe 1 occorrenze
  • 1906
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, voll. I-II 1949
  • Economia
  • UNIOR
  • w
  • Scarica XML

Storicamente rispetto alle fonti del diritto positivo umano, in que' periodi e in quei paesi in cui prevalse fin dall'origine il concetto che la vera autorità imperante è in Dio, della quale il principe non è che il rappresentante nelle relazioni esterne sociali, e in cui pertanto le leggi giuridiche si trovano confuse o intimamente connesse con quelle etico-religiose, come nei libri sacri dell'oriente, — le leggi pigliano origine e forma di prescrizioni autorevoli più o meno sistematiche in raccolte provenienti dallo Stato ieratico ed accentrato; — e in esse predomina il punto di vista del diritto pubblico sul privato e quindi degli interessi generali, con tendenze panteistiche e non già individualistiche. È la caratteristica del giure nella cultura orientale; ed esso, se poté per l'autorità dall'alto, disciplinando vastamente e fortemente i rapporti umano-sociali, provocare e sostentare una economia anticipata e prosperosa, — a lungo andare per la compressione delle libere energie, insieme al decadere dell'ossequio della morale stretta alla religione per mezzo dello Stato, corruppe ed esaurì, insieme colla civiltà, la ricchezza di quelle popolazioni.

Pagina 1.329

Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza

397673
Toniolo, Giuseppe 1 occorrenze
  • 1909
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, vol. III 1951
  • Economia
  • UNIOR
  • w
  • Scarica XML

Il sistema di fabbrica, in virtù della unità della mente e del volere di una sola persona, che concepisce, ordina, dirige l'impresa in tutte le funzioni industriali e mercantili, immediatamente sotto i propri occhi in un punto solo, al paragone del regime di manifattura colle sue officine autonome e disperse, consente — di adottare congegni e metodi tecnici e professionali nel più alto grado razionali, rigorosi, uniformi, nei riguardi della divisione del lavoro e della suppellettile stromentale (macchine) e del coordinamento fra varie serie di operazioni (p. e. fra filatura, tessitura, tintoria); — di risparmiare spese ed avarie per le dislocazioni di materie e forze fra le officine disperse e insieme, in grazia dell'intenso controllo, di evitare frodi, dissipazione ed irregolarità nella esecuzione delle merci (grave inconveniente della manifattura) — e infine di introdurre una amministrazione commerciale semplice, esatta, sintetica, sì da commisurare meglio il costo di produzione alle eventualità dei prezzi in un commercio aleatorio per anticipazione e speculazione — tutto ciò combinato (ciò è decisivo) con una maggiore plasticità, ossia attitudine ad un più pronto adattamento della fabbrica ad ogni progresso qualitativo e quantitativo dell'impresa, tutte conseguenze queste del governo più accentrato e responsabile dell'imprenditore e delle sue iniziative.

Pagina 459

La regione

399639
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1921
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 194-231.
  • Politica
  • UNIOR
  • ws
  • Scarica XML

Lo stato italiano è unitario, non federale, e la sua struttura non solo non viene per nulla toccata, ma viene rafforzata dalla eliminazione di quello che lo stato ha di meno appropriato, di superfluo, di accentrato nel campo della pubblica amministrazione e della economia.

Pagina 207

Crisi e rinnovamento dello Stato

401843
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1922
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 232-263.
  • Politica
  • UNIOR
  • ws
  • Scarica XML

Grandi speculatori e grandi organizzazioni economiche e politiche si avvicinano al grande Moloch del dio stato, per partecipare al cumulo degli interessi che ha monopolizzato o accentrato. La lotta è fra l'elemento formalista, analitico, pedante dei ministeri e quello faccendiere, procacciante, parassitario dei trafficanti sul pubblico danaro; e non è detto che, in buona o in mala fede, vincano sempre i primi. Per questo il potere più o meno occultamente passa dagli uni agli altri, sempre irresponsabile e per giunta illegittimo, e determina sintesi occulte quali quelle della massoneria, specialmente nei ministeri della istruzione, della giustizia e della guerra; ovvero crea larghe sfere d'influenza, quali quelle del socialismo e dell'alta finanza sull'industria, commercio e lavoro.

Pagina 238

Introduzione alla sezione "Dall'idea al fatto (1919)"

404873
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1955
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 3-9.
  • Politica
  • UNIOR
  • w
  • Scarica XML

Oggi la lotta dei popolari contro lo stato panteista non dice quasi nulla ai democristiani di nuova formazione, ai democristiani impegnati nella politica statale da dovere tenere in pugno contro le insidie dei partiti avversi; non dice nulla agli altri, democratici o no, perché attraverso l'accentramento dei partiti è più facile tenere il dominio di uno stato accentrato, e perché sui comuni e le provincie oggi imperano i partiti centralizzati, forse più di quel che non imperava nel periodo prefascista il gabinetto del ministero dell'interno.

Pagina 9

Cerca

Modifica ricerca