Avete già compreso com'io accenni all'onorevole Filippo Cordova, che mancò ai vivi il 16 settembre, durante la proroga della Sessione. Lamentarne oggi la morte, sentirne sempre più amaro cordoglio, pensando all'opera cui la Camera si prepara, è tesserne il migliore elogio, è un porre in evidenza i rari meriti che erano in lui e che tutti potemmo pregiare.
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Sono dolente che mi si accenni di no; seppure non siano soddisfatti per altri riguardi, cioè circa agli impegni presi dal Ministero sui seminari e sulle confraternite. Certamente il ministro che ha preso quest' impegno ha l'obbligo di mantener la parola, ed io non mancherò di studiar questa questione e di presentare, quando occorra, alla Camera un disegno di legge per rendere a tal riguardo compiuta la legge del 15 agosto 1867.
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