Porta il bambino presso lo shosi, nel quale fa tre fori: uno alto per sé, uno più basso per Suzuki e il terzo ancor più basso pel bimbo, che fa sedere su di un cuscino, accennandogli di guardare attento fuori del foro preparatogli. Suzuki si accoscia e spia essa pure all’esterno. Butterfly si pone innanzi al foro più alto e spia da quello. Dopo qualche tempo Suzuki ed il bambino si addormentano. Intanto si è fatta notte ed i raggi lunari illuminano dall’esterno lo shosi. Butterfly rimane immobile, rigida come una statua.
Mettendo ancora la banderuola americana nelle mani del bambino, lo porta presso lo shosi, nel quale fa tre fori: uno alto per sé, uno più basso per Suzuki e il terzo ancor più basso pel bimbo, che fa sedere su di un cuscino, accennandogli di guardare attento fuori del foro preparatogli. Suzuki si accoscia e spia essa pure all’esterno. Butterfly si pone innanzi al foro più alto e spiando da esso rimane immobile, rigida come una statua. Si è fatta notte: allora Suzuki si guarda intorno e vedendo la camera buia va a prendere parecchie lampade in forma di fiori variopinti, le colloca qua e là sul pavimento, le accende, poi ritorna al suo posto. Il bambino si addormenta. – Notte lunare di fuori. – Passa lungo tempo.
Porta il bambino presso lo shosi, nel quale fa tre fori: uno alto per sé, uno più basso per Suzuki e il terzo ancor più basso pel bimbo, che fa sedere su di un cuscino, accennandogli di guardare attento fuori del foro preparatogli. Suzuki si accoscia e spia essa pure all’esterno. Butterfly si pone innanzi al foro più alto e spia da quello. Dopo qualche tempo Suzuki ed il bambino si addormentano. Intanto si è fatta notte ed i raggi lunari illuminano dall’esterno lo shosi. Butterfly rimane immobile, rigida come una statua.