Le innovazioni che si registrano nella disciplina dei procedimenti amministrativi intervenuta negli ultimi anni si presentano come dirette a semplificare ed accelerare gli adempimenti necessari affinché i privati possano legittimamente intraprendere attività che l'ordinamento assoggetta a regolazione amministrativa. Il processo riformatore ha preso avvio nel 1990 con la previsione di carattere generale che consente il compimento di certe attività con una semplice dichiarazione, e prosegue con leggi di settore che estendono tale possibilità a iniziative particolari. Dopo aver ricostruito in modo unitario l'istituto, l'A. pone la sua attenzione nell'esame di alcuni aspetti della procedura che seguono la presentazione della dichiarazione, così come sulla natura e reale esercizio del potere correttivo e di autorizzazione.
Quest'ultimo Protocollo prevede una completa revisione del meccanismo di protezione dei diritti umani, traferendo i poteri della Commissione a una Corte singola e permanente; in tal modo sarà possibile accelerare i procedimenti. L'ultimo paragrafo puntualizza il ruolo della Corte nell'assicurare il rispetto dell'art. 5 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, il quale richiede che gli individui arrestati e detenuti debbano avere "un processo entro un tempo ragionevole".